
Guida importazione auto dall’estero nuova o usata
Sono numerosi gli aspetti a cui prestare attenzione quanto nelle fasi di acquisto e di importazione di un’auto usata dall’estero
Sono numerosi gli aspetti a cui prestare attenzione quanto nelle fasi di acquisto e di importazione di un’auto usata dall’estero
L’importazione di un’auto dall’estero nuova o usata comporta una serie di passaggi burocratici, costi da tenere sotto controllo e tempistiche che vanno conosciute nel dettaglio per evitare errori e ritardi.
IMPORTAZIONE AUTO DALL’ESTERO, DA QUALI PAESI
Tra le destinazioni più comuni per l’acquisto e la successiva importazione di un’auto dall’estero ci sono Germania, Francia, Svezia, Austria, Svizzera e Danimarca. SI tratta di Paesi noti per una cultura dell’automobile orientata alla sicurezza e alla qualità e una grande disponibilità di offerte da parte di rivenditori ufficiali. La Germania rimane un punto di riferimento per via della vastità del mercato ovvero della facilità di reperire auto con manutenzione certificata e dei numerosi concessionari ufficiali. Anche i modelli statunitensi esercitano un certo fascino, soprattutto per chi cerca versioni sportive o motorizzazioni non disponibili in Europa. I costi di omologazione, i dazi doganali e le differenze tecniche rispetto agli standard europei rendono l’importazione un’operazione più complessa e costosa.
PRIVATO O CONCESSIONARIO, QUALE STRADA SCEGLIERE
Acquistare un’auto da un privato può significare risparmiare sul prezzo iniziale, ma comporta rischi aggiuntivi. In assenza di garanzie è più difficile accertare il chilometraggio reale del veicolo o ottenere rimborso in caso di problemi tecnici non dichiarati. La trattativa può essere quindi più complessa, soprattutto se si tratta di pagamenti internazionali o se la documentazione è incompleta. Diverso è il discorso per chi sceglie di affidarsi a un concessionario. In questo caso il prezzo potrebbe essere superiore, ma si ha diritto a una garanzia di conformità, oltre alla maggiore affidabilità nella gestione della burocrazia, nella fornitura dei documenti necessari e nel supporto post-vendita.
QUALI DOCUMENTI SERVONO PER IMMATRICOLARE UN’AUTO DALL’ESTERO
Una volta portato il veicolo in Italia, il passaggio imprescindibile è l’immatricolazione. Per completare la procedura serve il certificato di conformità che attesta il rispetto delle norme tecniche europee. Insieme al COC, vanno presentati il contratto di vendita o la fattura, la carta di circolazione estera e la prova di pagamento dell’Iva, se prevista. Per i veicoli provenienti da Paesi extra UE è richiesta la documentazione doganale, compreso il certificato di sdoganamento rilasciato dall’Agenzia delle dogane.
QUALI TASSE BISOGNA PAGARE CON L’IMPORTAZIONE AUTO DALL’ESTERO
Dal punto di vista fiscale, le regole cambiano a seconda dell’origine del veicolo. Nel caso in cui l’auto sia nuova e acquistata in un Paese dell’Unione europea ovvero abbia meno di 6 mesi o meno di 6.000 km, l’IVA va versata in Italia, anche se è già stata pagata nel Paese d’origine. Al contrario, per i veicoli usati provenienti dall’Unione europea, l’Iva è già compresa nel prezzo. Le cose si complicano quando si importa un’auto da Paesi extra Unione europea, come la Svizzera o gli Stati Uniti. In questi casi, si devono aggiungere un dazio doganale e l’IVA al 22%, calcolata sul totale del prezzo, del dazio e dei costi di trasporto. A queste voci di spesa si aggiungono anche la tassa di immatricolazione e il bollo.
TEMPISTICHE E DURATA DELLA PROCEDURA
I tempi per completare l’importazione di un’auto dall’estero variano in base al Paese d’origine e alla complessità del caso. In media, la procedura, dalla scelta del veicolo all’ottenimento della targa italiana, richiede tra le tre e le sei settimane. Eventuali ritardi nella consegna dei documenti, difficoltà di traduzione o ritardi nella prenotazione del collaudo possono allungare l’attesa.
GARANZIA SULL’AUTO IMPORTATA E CONTROLLI PRELIMINARI
Se si acquista da un rivenditore all’interno dell’Unione europea si ha diritto a una garanzia legale di almeno 12 mesi, che copre eventuali difetti di conformità del veicolo. Questo diritto può tuttavia essere difficile da far valere a distanza. Chi compra da un privato non ha invece alcuna garanzia, salvo i casi di vizi occulti, che vanno dimostrati e contestati per via legale. In ogni caso è consigliato verificare lo stato reale del veicolo, con particolare attenzione al chilometraggio effettivo. Servizi come report storici ufficiali e controlli tecnici effettuati nel Paese d’origine aiutano a evitare brutte sorprese.
GUIDA IMPORTAZIONE AUTO DALL’ESTERO, LEGGI I CAPITOLI
- Certificato di conformità auto: cos’è e a cosa serve?
- Importare l’auto dalla Danimarca: come fare
- IVA: dove e quanto si paga sulle auto nuove e usate importate dall’estero
- Acquisto auto all’estero: come trasportarla in Italia
- Documenti per importazione e immatricolazione di auto dall’estero
- Importare l’auto dall’Austria: procedura e consigli
- Garanzia sull’auto acquistata all’estero
- Acquisto auto nuova o usata all’estero: quanto conviene?
- Importare l’auto dalla Svezia: come fare
- Importare l’auto dalla Germania: come fare
- Quanto costa importare un’auto? Le spese da considerare
- Importare auto dalla Svizzera: procedure, costi e tasse da pagare
- Auto importate dagli USA: quale acquistare e come omologarla
- Auto importata: come tradurre i documenti per l’immatricolazione?
- Importare un’auto dalla Francia: cosa sapere su costi e burocrazia
- Dove acquistare auto all’estero? I Paesi più convenienti
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- Comprare auto usata all’estero: privato o concessionario?
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- Tasse e dazi doganali per l’importazione di auto in Italia