Blocco diesel Euro 5 da ottobre 2025: salta tutto?

Blocco diesel Euro 5 da ottobre 2025: salta tutto?

Scopri cosa comporterà il blocco diesel Euro 5 dal 1° ottobre 2025 in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e i tentativi per rinviarlo

 

Scopri cosa comporterà il blocco diesel Euro 5 dal 1° ottobre 2025 in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e i tentativi per rinviarlo

27 Maggio 2025 - 14:15

Nelle scorse settimane le quattro regioni dell’accordo di Bacino Padano (Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) hanno confermato che dal 1° ottobre 2025 procederanno, come previsto, ad attivare il blocco dei diesel Euro 5 in aggiunta alle misure anti-inquinamento già esistenti. Significa che da ottobre ad aprile, nei giorni feriali (generalmente dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 18:30), scatterà il divieto di circolazione per le autovetture diesel Euro 5, e questo a prescindere dall’eventuale imposizione di provvedimenti emergenziali. Il divieto sarà valido nei Comuni con più di 30.000 abitanti e in quelli più piccoli che aderiranno facoltativamente. Tuttavia negli ultimi giorni sta crescendo un fronte nettamente contrario al bando dei diesel Euro 5, ben rappresentato dal ministro Salvini, perché il provvedimento rischia di mettere ‘fuorilegge’ centinaia di migliaia di vetture, creando un grave danno a quei cittadini che per ragioni economiche non possono sostituire il proprio mezzo.

PERCHÉ C’È IL BLOCCO DEI DIESEL EURO 5

Il blocco dei diesel Euro 5 è una delle misure introdotte dalle quattro regioni dell’accordo di Bacino Padano in risposta alle procedure di infrazione (di cui una culminata nel 2020 con una sentenza di condanna) aperte dalla Commissione europea contro l’Italia per il superamento della soglia limite di polveri sottili in alcune zone e agglomerati, contravvenendo alla direttiva UE 2008/50.

Per rientrare nei limiti previsti dalla direttiva, le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna hanno  messo in atto diverse misure riguardanti sia il traffico veicolare, con i vari blocchi della circolazione, che le combustioni da biomasse per riscaldamento e lo spandimento dei liquami agricoli.

A farne le spese sono stati soprattutto i veicoli diesel, considerati a ragione o a torto i più inquinanti, sottoposti negli ultimi anni a severe restrizioni: il 1° ottobre 2018 è scattato lo stop ai diesel Euro 3, due anni dopo è toccato agli Euro 4 e dal prossimo 1° ottobre 2025 sarà la volta degli Euro 5. A meno che…

LA REGIONE PIEMONTE VUOLE EVITARE LO STOP AI DIESEL EURO 5

A meno che le regioni coinvolte, e in particolare il Piemonte, non facciano un clamoroso dietrofront annullando il divieto. E le notizie che giungono nelle ultime ore vanno proprio in questa direzione. La Giunta regionale piemontese starebbe infatti lavorando per trovare misure alternative al blocco dei diesel Euro 5, ad esempio incentivando l’uso della mobilità elettrica e sostenibile mediante l’introduzione di bonus o intervenendo sui riscaldamenti, sugli allevamenti intensivi o sui grossi impianti industriali. Il problema è serio perché al di là dei pur lodevoli obiettivi ambientali, il blocco dei diesel Euro 5 nei Comuni del Piemonte con più di 30.000 abitanti rischia di ‘appiedare’ circa 250.000 vetture a gasolio, all’incirca l’8% del parco auto regionale. E solo una piccola percentuale dei proprietari di queste vetture potrebbe permettersi di rottamare l’auto per acquistarne una più ecologica. Insomma, sono situazioni di cui bisogna tener conto.

Stop diesel

SALVINI CONTRO IL BLOCCO DEI DIESEL EURO 5

La Regione Piemonte (al momento non risulta che Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna faranno retromarcia sullo stop ai diesel Euro 5) può contare, in questa sua battaglia, sul sostegno del Governo centrale e in particolare del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, da sempre nemico dei limiti alla circolazione. Proprio di recente, intervenendo al Dealer Day di Verona, Salvini ha ribadito che limitare gli spostamenti di milioni di autovetture Euro 4 ed Euro 5 diesel che ancora ci sono in Italia è ‘una follia’, perché equivale a punire milioni di lavoratori e lavoratrici.

Va comunque ricordato che nelle regioni dell’Accordo di Bacino Padano, Piemonte compreso, esiste il servizio Move-In che permette di ‘aggirare’ i blocchi della circolazione prevedendo l’installazione di una scatola nera a bordo delle auto inquinanti: a ogni veicolo che aderisce, viene assegnato un limite massimo di chilometri percorribili annualmente anche durante l’applicazione dei divieti. Solo quando viene raggiunto il limite massimo di chilometri consentiti, il veicolo non può più circolare.

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