
Sequestro cellulare in caso di incidente: quando si può fare?
Il sequestro del cellulare dei conducenti coinvolti in un incidente è un argomento delicato: scopri le circostanze in cui può essere necessario e come si procede
Il sequestro del cellulare dei conducenti coinvolti in un incidente è un argomento delicato: scopri le circostanze in cui può essere necessario e come si procede
In alcuni casi potrebbe rivelarsi necessario procedere al sequestro dei telefoni cellulari dei conducenti coinvolti in un incidente stradale, al fine di accertare un eventuale indebito utilizzo durante la guida che abbia direttamente o indirettamente provocato il sinistro. Ma qual è la procedura esatta da adottare? Il sequestro del cellulare dev’essere disposto dal PM di turno o le Forze dell’ordine intervenute sul posto possono procedere di propria iniziativa? E, soprattutto, si può effettuare anche se vi sono solo danni a cose o feriti lievi o soltanto in presenza di feriti gravi o decessi?
REGOLE SULL’USO DEL CELLULARE ALLA GUIDA
Prima di rispondere alle domande, ricordiamo le norme che regolano l’utilizzo dei telefoni cellulari durante la guida, soprattutto alla luce delle recenti modifiche introdotte dal Codice della Strada.
L’articolo 173 comma 2 del Codice della Strada dispone che “è vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante” o di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di polizia. Il secondo periodo dell’art. 173/2 precisa che è comunque consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare, purché il conducente abbia adeguata capacità uditiva a entrambe le orecchie, che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani.
In sostanza durante la marcia del veicolo l’uso di smartphone e dispositivi analoghi è permesso solo quando non si rende necessario distogliere anche una sola mano dal volante (come specifica la circolare 28/12/2021 del Ministero dell’Interno), utilizzando la modalità in viva voce o cuffiette auricolari con volume ragionevole, ossia senza limitare la capacità uditiva del conducente.
La multa per i trasgressori va da un minimo di 250 a un massimo di 1.000 euro + la perdita di 5 punti patente. Inoltre, fin dalla prima infrazione, si applica la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da 15 giorni a 2 mesi. Nell’ipotesi di recidiva nel corso di un biennio, la multa sarà da 350 a 1.400 euro con sospensione della patente da 1 a 3 mesi e perdita di 10 punti patente.
Da notare che l’uso del cellulare alla guida rientra pure tra le sanzioni punite con la cosiddetta ‘sospensione breve della patente‘, una delle novità del nuovo Codice della Strada 2025, che viene adottata solo se risulta che, al momento dell’accertamento della violazione, il trasgressore abbia un punteggio sulla patente inferiore a 20 punti per effetto di decurtazioni precedentemente subite. La sospensione breve della patente si applica secondo il seguente schema: 7 giorni per chi ha un punteggio sulla patente da 10 a 19, 15 giorni per chi ha un punteggio sulla patente da 1 a 9. Ma se dall’uso del cellulare alla guida deriva un incidente stradale, anche senza coinvolgimento di altre persone o veicoli, i giorni di sospensione patente sono raddoppiati: 14 giorni per chi ha un punteggio sulla patente da 10 a 19, 30 giorni per chi ha un punteggio sulla patente da 1 a 9.
Nell’ipotesi in cui concorrano entrambe le tipologie di sospensione (cioè quando il trasgressore è titolare di una patente con meno di 20 punti), deve essere applicata per prima quella ‘breve’, direttamente dagli agenti di Polizia. Successivamente la patente è trasmessa al Prefetto per l’adozione del provvedimento di sospensione ordinaria da 15 giorni a 2 mesi (o da 1 a 3 mesi in caso di recidiva).
INCIDENTE STRADALE CAUSATO DALL’USO INDEBITO DEL CELLULARE
Ma al di là delle sanzioni, chi usa indebitamente il cellulare alla guida e provoca un incidente, può passare dei guai molto seri anche a livello penale: l’art. 589-bis del Codice penale (Omicidio stradale) dispone infatti che chi cagiona per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale (ad esempio perché era distratto dal cellulare) è punito con la reclusione da due a sette anni, al netto delle eventuali aggravanti. Mentre chi causa lesioni stradali gravissime (danno permanente) è punito con la reclusione da uno a tre anni e chi causa lesioni stradali gravi (prognosi superiore a 40 giorni) con la reclusione da tre mesi a un anno.
Per non parlare delle conseguenze a livello di risarcimenti, con l’assicurazione che potrebbe negare o ridurre l’indennizzo qualora gli accertamenti dimostrino che il conducente o i conducenti coinvolti nel sinistro stavano usando indebitamente lo smartphone.
COME SI PROCEDE AL SEQUESTRO DEL CELLULARE IN CASO DI INCIDENTE STRADALE?
Torniamo adesso alla domanda iniziale: quando occorre procedere al sequestro di un cellulare dopo un incidente stradale e qual è la procedura esatta da adottare? Per la soluzione ci siamo affidati all’ASAPS, Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale, che rispondendo a un quesito sul proprio sito web ha spiegato che per ciò che concerne il ‘quando’ occorre affidarsi all’esperienza personale, alle prassi del comando di appartenenza e agli accordi con la locale Procura della Repubblica.
Per quanto attiene invece le modalità, trattandosi di un sequestro ex art. 354 del Codice di procedura penale (Accertamenti urgenti sui luoghi, sulle cose e sulle persone. Sequestro), la polizia giudiziaria procede di iniziativa senza necessità di intervento del PM.