Bollo auto usata acquistata da un privato: chi lo paga?

Bollo auto usata acquistata da un privato: chi lo paga?

Chi paga il bollo di un'auto usata acquistata da un privato, il venditore o l'acquirente? Vediamo quali sono tutte le varie ipotesi

3 Aprile 2024 - 18:00

Le norme sul pagamento del bollo auto non sono sempre ben chiare perché cambiano in base allo status del veicolo, distinguendo tra auto immatricolata per la prima volta, auto già immatricolata (rinnovo), auto acquistata usata da un rivenditore autorizzato e auto usata acquistata da un privato. Soprattutto in quest’ultimo caso, ossia in una compravendita tra privati, bisogna stare molto attenti perché c’è il rischio di commettere qualche errore e di pagarne le conseguenze.

Aggiornamento del 3 aprile 2024 con informazioni più recenti sul pagamento del bollo di un’auto usata appena acquistata da un privato.

BOLLO AUTO: QUANDO SI PAGA

Prima di specificare l’ambito che ci interessa, riepiloghiamo velocemente le altre casistiche sul pagamento del bollo auto (chi e quando):

  • nel caso di auto immatricolata per la prima volta, il bollo dev’essere pagato entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione. Se però quest’ultima è avvenuta negli ultimi dieci giorni del mese, si può pagare anche nel corso del mese successivo. Fanno eccezione Lombardia e Piemonte, dove il primo bollo può essere sempre pagato nel mese successivo a quello dell’immatricolazione;
  • nel caso di auto già immatricolata, ossia per il rinnovo del bollo di un veicolo che si possiede da almeno un anno, il pagamento dev’essere effettuato, di regola, nel corso del mese successivo alla scadenza dell’ultimo bollo dovuto. Attenzione: in Lombardia il pagamento del bollo per gli anni successivi al primo va fatto entro l’ultimo giorno del mese d’immatricolazione del veicolo. Tuttavia per i veicoli immatricolati prima del 2004, la scadenza è quella stabilita in occasione dell’immatricolazione;
  • invece nel caso di auto acquistata usata da un rivenditore autorizzato, occorre distinguere due casi: se l’auto ha un bollo in corso di validità bisogna rispettare la periodicità acquisita e pagare, secondo le normali regole, entro il mese successivo alla scadenza (salvo eventuali eccezioni disposte dalla propria regione, come in Lombardia e Piemonte). Viceversa, se il concessionario ha chiesto l’esenzione dell’auto consegnata per la rivendita, si applicano le regole previste per il primo pagamento dei veicoli nuovi. Occorre pertanto eseguire il primo versamento nello stesso mese dell’acquisto del veicolo, prendendo come riferimento la data di autentica notarile dell’atto di vendita (con slittamento al mese successivo se l’atto risulta redatto negli ultimi dieci giorni del mese).

CHI PAGA IL BOLLO AUTO?

Secondo la legge deve pagare il bollo auto colui che risulta l’intestatario del veicolo (oppure l’usufruttuario, l’acquirente con patto di riservato dominio o l’utilizzatore a titolo di leasing) l’ultimo giorno utile per effettuare il versamento, in base alle tempistiche descritte precedentemente. Per individuare il soggetto intestatario di una vettura fanno fede i pubblici registri: il Pubblico registro automobilistico (PRA) dell’ACI o l’Archivio nazionale dei veicoli (ANV) della Motorizzazione civile. Però attenzione: il versamento può essere effettuato anche da una persona diversa dal proprietario, purché si riferisca alla targa del veicolo per il quale si sta pagando il bollo.

Bollo auto acquistata usata da un privato

BOLLO AUTO USATA ACQUISTATA DA UN PRIVATO? CHI DEVE PAGARLO?

E veniamo finalmente all’ipotesi più particolare, nonché molto comune visto l’altissimo numero di compravendite di auto usate. A chi tocca pagare il bollo di un’auto acquistata usata da un privato: al venditore o all’acquirente? Ovviamente il dubbio riguarda solamente l’anno in cui il veicolo risulta avere due (o più) proprietari diversi.

Come abbiamo precisato nel paragrafo precedente, il bollo auto dev’essere pagato da colui che risulta il legittimo proprietario del veicolo al momento della scadenza del pagamento. Quando si vende un’auto effettuando il passaggio di proprietà all’acquirente, a quest’ultimo si trasferiscono anche i diritti e i doveri sul mezzo: pertanto dal momento in cui la macchina viene venduta, il pagamento del bollo successivo dev’essere effettuato dal nuovo proprietario. Tuttavia se quando si sottoscrive l’atto di vendita dell’auto il bollo risulta scaduto (non pagato), del mancato versamento deve risponderne il vecchio proprietario: questo perché alla scadenza del pagamento risultava ancora lui l’intestatario del mezzo. Mentre dal bollo per il periodo d’imposta successivo l’onere passerà al nuovo proprietario.

Precisiamo in qualunque caso che l’acquirente di un veicolo su cui pendono tasse arretrate non può essere in alcun modo responsabile dei debiti lasciati dal precedente intestatario. Allo stesso tempo, quando si compra un’auto usata da un privato, è assai consigliato informarsi sullo stato dei vecchi versamenti del bollo (ci sono diversi modi per verificare la regolarità dei pagamenti) al fine di evitare possibili noie legate alla ricezione, per un errore dell’ente di riscossione, di solleciti di pagamento o di cartelle esattoriali spettanti al precedente proprietario. La legge comunque non vieta di vendere un’auto con il bollo scaduto.

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