Verifica Pagamento Bollo auto anni precedenti: come fare

Verifica Pagamento Bollo auto anni precedenti: come fare

Vi spieghiamo come fare, quando è necessaria, una verifica del pagamento del bollo auto negli anni precedenti e quando invece non serve

29 Gennaio 2024 - 14:30

La verifica del pagamento del bollo auto relativo agli anni precedenti è un controllo necessario a regolarizzare la posizione fiscale del proprietario dell’auto o altri veicoli soggetti a imposta di proprietà. E’ frequente soprattutto quando un’auto usata passa di mano, ad esempio nella stessa famiglia, senza cambiare proprietario. In caso di bollo auto non pagato per diversi anni infatti è consigliabile versare l’imposta quanto prima, limitandosi a pagare una minima parte di sanzioni e interessi. Vediamo come si può fare la verifica del bollo auto per anni precedenti.

Aggiornamento del 29 gennaio 2024 con informazioni ancora più dettagliate sulla verifica del pagamento bollo auto degli anni precedenti.

VERIFICA PAGAMENTO BOLLO AUTO ANNI PRECEDENTI: QUANDO FARLA

Chiariamo subito una cosa: la verifica del pagamento del bollo non serve dopo l’acquisto di un’auto usata. Il passaggio di proprietà e la sua trascrizione infatti interrompono il legame tra il proprietario debitore e il veicolo. Poco importa se il precedente proprietario non ha pagato il bollo, fatta eccezione per l’anno in cui si diventa proprietari. Ecco perché è buona precauzione farsi rilasciare dal precedente proprietario una copia del pagamento del bollo in corso, così da non doverla ripagare o avere brutte sorprese future. I pagamenti precedenti invece resteranno una preoccupazione dell’ex proprietario. La verifica del pagamento del bollo è diversa dalla verifica di ipoteche o altri gravami sul veicolo: controllo sempre consigliato prima di comprare, tramite la visura della targa.

COME VERIFICARE IL PAGAMENTO BOLLO AUTO ANNI PRECEDENTI

Per la verifica del pagamento bollo di anni precedenti il metodo più veloce consiste nell’usufruire del servizio online dell’ACI di verifica pagamento, che consente di visualizzare lo stato dei versamenti degli ultimi 4 anni pregressi. L’accesso al servizio, attivo tutti i giorni dalle 0:10 alle 23:40, è possibile collegandosi a questo link e autenticandosi tramite SPID, CIE, CNS oppure eIDAS. Tuttavia questo servizio non copre tutte le regioni italiane ma soltanto alcune.

Le regioni coperte dal servizio sono:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Campania
  • Emilia Romagna
  • Friuli Venezia Giulia
  • Lazio
  • Lombardia
  • Provincia autonoma di Bolzano
  • Provincia autonoma di Trento
  • Puglia
  • Sardegna
  • Sicilia
  • Umbria.

È opportuno segnalare che il servizio non aggiorna immediatamente l’avvenuto pagamento del bollo auto e che quindi potrebbero verificarsi delle incongruenze nei giorni appena successivi al pagamento.

Per le altre regioni occorre invece fare riferimento, ove possibile, ai rispettivi portali dei tributi regionali.

Per effettuare la verifica bisogna quanto meno conoscere il numero di targa del veicolo. In alternativa ai servizi online si possono richiedere le medesime informazioni alle delegazioni ACI sul territorio e alle agenzie di pratiche auto (a pagamento).

Verifica Pagamento Bollo auto anni precedenti

SANZIONI E INTERESSI PER BOLLO AUTO NON PAGATO NEGLI ANNI PRECEDENTI

Se dalla verifica emerge un bollo non pagato negli anni precedenti, è consigliabile sanare subito il debito rivolgendosi preferibilmente a una delle delegazioni ACI. In questo modo si potrà avere un dialogo diretto con una persona fisica e senza lungaggini. Da tenere presente inoltre che, oltre al pagamento del bollo previsto per ogni anno, vanno aggiunte anche le sanzioni e gli interessi per il mancato versamento pari a:

  • sanzione pari allo 0,1% dell’importo originario per ogni giorno di ritardo, più gli interessi legali del 5% in ragione d’anno, se si paga entro 14 giorni dalla scadenza del termine previsto per il pagamento;
  • sanzione pari al 1,50% della tassa originaria, più gli interessi legali del 5% in ragione d’anno, se si paga tra il 15° e il 30° giorno;
  • sanzione pari al 1,67% della tassa originaria, più gli interessi legali del 5% in ragione d’anno, se si paga tra il 31° e il 90° giorno;
  • sanzione pari al 3,75% della tassa originaria, più gli interessi legali del 5% in ragione d’anno, se si paga tra il 91° giorno ed entro 1 anno;
  • sanzione pari al 4,29% della tassa originaria, più gli interessi legali del 5% in ragione d’anno, se si paga tra 1 e 2 anni;
  • sanzione pari al 5% della tassa originaria, più gli interessi legali del 5% in ragione d’anno, se si paga oltre 2 anni e fino alla notifica formale del contenzioso.

Ricordiamo che esistono specifici casi in cui non bisogna pagare il bollo anche se richiesto. Ne parliamo in modo dettagliato in questo approfondimento.

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