
Stellantis in rosso: Filosa annuncia decisioni difficili ma necessarie
Il bilancio Stellantis del primo semestre 2025 è molto negativo ma il nuovo CEO ha già pronta la ricetta per riprendersi: saranno prese decisioni forse impopolari ma necessarie
Il bilancio Stellantis del primo semestre 2025 è molto negativo ma il nuovo CEO ha già pronta la ricetta per riprendersi: saranno prese decisioni forse impopolari ma necessarie
Bilancio Stellantis in rosso come nelle previsioni, ma il nuovo CEO Antonio Filosa sembra avere la ricetta per riportare il gruppo in carreggiata: prendere le decisioni difficili ma necessarie per ristabilire una crescita redditizia e risultati significativamente migliori. Quali possano essere queste ‘decisioni difficili’ lo scopriremo presto, ovviamente c’è chi teme che la ‘medicina’ contenga pesanti tagli al personale, agli stabilimenti e perfino ai marchi, a cominciare dai sempre più traballanti Lancia e Maserati.
- Il bilancio del primo semestre 2025
- Le dichiarazioni di Filosa
- Nuovi modelli in arrivo
- Le decisioni difficili ma necessarie
BILANCIO STELLANTIS PRIMO SEMESTRE 2025: RICAVI -13%, PERDITA NETTA DI 2,3 MILIARDI
A conferma dei dati preliminari diffusi lo scorso 21 luglio, il bilancio Stellantis del primo semestre 2025 ha registrato ricavi netti pari a 74,3 miliardi di euro, in calo del -13% rispetto al primo semestre dell’anno prima. Questo calo è stato determinato principalmente dalle regioni del Nordamerica e dell’Europa allargata, in parte compensato dalla crescita in Sudamerica. I risultati riflettono anche l’impatto negativo dei tassi di cambio, dei dazi doganali (il cui impatto è atteso a 1,5 miliardi nel 2025) e del calo dei volumi dei veicoli commerciali leggeri in Europa.
Registrata complessivamente una perdita netta di 2,3 miliardi che sconta 3,3 miliardi di oneri netti esclusi dall’utile operativo rettificato, in calo rispetto al primo semestre del 2024, che aveva registrato un utile di 5,6 miliardi. AOI di 0,5 miliardi di euro, con margine AOI del 0,7%, al di sotto dei livelli dell’anno precedente rispettivamente di 8,5 miliardi di euro e 10,0%
I flussi di cassa industriali netti sono risultati pari a 3,0 miliardi di euro. Il livello sotto standard di generazione di cassa da AOI è stato più che compensato dalle spese in conto capitale e in ricerca e sviluppo nel primo semestre del 2025. La liquidità industriale totale disponibile al 30/6/2025 era pari a 47,2 miliardi di euro, superiore al rapporto target prefissato rispetto ai ricavi netti. Sempre al 30 giugno lo stock complessivo ammontava a 1,2 milioni di unità (stock aziendale di 298mila unità) , +1% rispetto alla fine del 2024, con i nuovi prodotti lanciati e le consegne consolidate cresciute del +5% in sequenza.
FILOSA: SEGNALI DI PROGRESSO, PRENDEREMO DECISIONI DIFFICILI MA NECESSARIE
Insomma, non ci vuole un mago della contabilità per giudicare gran parte di questi dati estremamente negativi, eppure il nuovo CEO Antonio Filosa è convinto che la situazione non possa che migliorare: “Le prime settimane come CEO hanno riconfermato la mia ferma convinzione che risolveremo ciò che non funziona in Stellantis, capitalizzando su tutto ciò che invece funziona“, ha dichiarato commentando il bilancio semestrale. “Il 2025 si sta rivelando un anno caratterizzato da difficoltà, ma anche da graduali miglioramenti. Confrontando il primo semestre del 2025 con il secondo semestre del 2024, sono evidenti i segnali di progresso, sotto forma di migliori volumi, ricavi netti e AOI, nonostante l’intensificarsi delle difficoltà esterne. Il nostro nuovo leadership team, pur mantenendo un atteggiamento realista rispetto alle sfide che ci attendono, continuerà a prendere le decisioni difficili necessarie per ristabilire una crescita redditizia e risultati significativamente migliori“.
I NUOVI MODELLI STELLANTIS PER RISOLLEVARE LE SORTI DEL GRUPPO
Filosa ha detto anche di puntare molto sui “fantastici nuovi prodotti” che l’azienda sta portando sul mercato. A questo proposito, le azioni di ripresa commerciale hanno incluso il lancio di quattro nuovi modelli nel primo semestre del 2025, ossia Citroën C3 Aircross, Fiat Grande Panda, Opel/Vauxhall Frontera e Ram ProMaster Cargo BEV, nonché aggiornamenti significativi di prodotti popolari come Ram 2500 e 3500 Heavy Duty, Citroën C4/C4X e Opel Mokka. I nuovi prodotti hanno contribuito a un aumento di 127 punti base della quota di mercato UE30 rispetto al secondo semestre del 2024 e a un miglioramento significativo dei portafogli ordini in Nordamerica, che possono supportare le prestazioni future.
Stellantis prevede inoltre di lanciare 10 nuovi modelli nel 2025, inclusi tre su piattaforma STLA Medium nel secondo semestre del 2025: Jeep Compass, Citroën C5 Aircross e DS N°8, che si aggiungono ai recenti lanci dei modelli Peugeot 3008, Peugeot 5008 e Opel/Vauxhall Grandland basati su STLA Medium.
In risposta al feedback dei clienti, Ram ha annunciato il ritorno del motore HEMI V-8 da 5,7 litri nel Ram 1500 del 2026. I primi pickup arriveranno nei concessionari nella seconda parte del 2025. La seconda metà del 2025 vedrà anche il ritorno in produzione di molti altri prodotti iconici: la Jeep Cherokee ibrida e la Dodge Charger SIXPACK con motore a combustione interna, entrambe in pausa produttiva dal 2023. Si unirà alla famiglia anche la Charger Daytona a quattro porte. Inoltre Peugeot ha annunciato il ritorno della sua gamma GTi con la nuova 208 GTi, presentata alla 24 Ore di Le Mans lo scorso giugno 2025.
DECISIONI DIFFICILI MA NECESSARIE? PROVIAMO AD ANTICIPARE LE MOSSE DI FILOSA
Tornando invece alle dichiarazioni di Filosa sulla necessità di prendere decisioni difficili ma inevitabili per risollevare Stellantis, proviamo a intuire quali potrebbero essere.
- Razionalizzazione del portafoglio marchi e modelli: Stellantis gestisce 14 marchi ma si vocifera che alcuni brand meno performanti, come Maserati o Lancia, potrebbero essere ridimensionati o addirittura ceduti per concentrare le risorse su brand più redditizi. Inoltre, potrebbe esserci una riduzione dei modelli offerti, eliminando quelli con margini bassi o vendite deboli, per ottimizzare i costi.
- Riduzione dei costi operativi e ristrutturazioni: Filosa potrebbe spingere per ulteriori tagli ai costi, inclusi esuberi di personale o la chiusura di stabilimenti meno efficienti. C’è soprattutto preoccupazione su possibili esuberi in Italia, con riferimenti a una gestione più aggressiva delle risorse umane per allineare la capacità produttiva alla domanda di mercato.
- Riorientamento strategico verso l’ibrido: in risposta alle incertezze sull’adozione dei veicoli elettrici e alla crescente concorrenza cinese, si parla di un possibile spostamento degli investimenti da veicoli 100% elettrici a motorizzazioni ibride, più in linea con le attuali richieste del mercato. Rumors indicano un ritorno di motori a benzina ad alte prestazioni, specialmente per il mercato statunitense, dove le vendite di Jeep e Ram sono cruciali.
- Gestione dell’impatto dei dazi e rilocalizzazione produttiva: i dazi USA, che hanno già avuto un impatto di 0,3 miliardi di euro nel primo semestre 2025 (con una stima di 1,5 miliardi per l’intero anno), potrebbero spingere Stellantis a rilocalizzare parte della produzione o a negoziare con i legislatori americani per mitigarne l’effetto.
- Focus su mercati in crescita e nuovi prodotti: si mormora che Stellantis punterà su mercati in espansione come Sudamerica e Medio Oriente/Africa, dove le consegne sono cresciute rispettivamente del +20% e +30% nel secondo trimestre 2025, per compensare le perdite in Nordamerica ed Europa.
- Ottimizzazione della gestione del capitale: con un flusso di cassa industriale negativo di 3 miliardi di euro nel primo semestre 2025, Stellantis potrebbe ridurre gli investimenti in conto capitale e R&S non essenziali, concentrandosi su progetti ad alto ritorno come i nuovi modelli e le tecnologie ibride. Inoltre, potrebbe esserci una revisione delle scorte per migliorare la gestione del magazzino e ridurre i costi operativi.