Auto elettriche: ecco quali Paesi cancellano gli incentivi

Gli incentivi per le auto elettriche si riducono in molti Paesi. In diversi mercati si registra un calo dei sostegni pubblici
Gli incentivi per le auto elettriche sono uno dei principali strumenti per sostenere l’elettrificazione del settore auto. La differenza tra i prezzi delle auto elettriche e i prezzi delle auto a benzina o diesel, a parità di tutti gli altri fattori in gioco, è un fattore determinante per il successo del programma europeo che punta a raggiungere una mobilità a zero emissioni con lo stop alla vendita di benzina e diesel dal 2035 in UE. Tale differenza è, però, ancora significativa. Il costo del pacco batteria, in particolare, continua a rendere le elettriche e le ibride plug-in ancora poco accessibili. Per sostenere la diffusione delle auto elettriche, in assenza di modelli realmente economici, ci sono gli incentivi all’acquisto. Molti Governi europei hanno varato soluzioni di questo tipo per sostenere la diffusione della mobilità elettrica. Dopo un iniziale entusiasmo, però, iniziano a registrarsi le prime crepe nelle politiche di sostegno alle auto elettriche. Alcuni Paesi iniziano a pianificare una riduzione degli incentivi per auto elettriche. Cresce anche la riduzione degli incentivi per le ibride plug-in, anche per via di emissioni reali superiori ai dati di omologazione.
STOP AGLI INCENTIVI PER LE AUTO ELETTRICHE: DAL REGNO UNITO PARTE UNA NUOVA TENDENZA DEL MERCATO?
Tra i grandi mercati dell’auto a livello globale, il Regno Unito è il primo a registrare uno stop agli incentivi sulle elettriche. Il provvedimento è stato annunciato questa settimana e segna una vera e propria inversione di tendenza sulle politiche di sostegno all’elettrificazione. Tale inversione, probabilmente non è un caso, arriva a poco più di una settimana dalla decisione dell’UE di fissare lo stop alla vendita di auto endotermiche per il 2035, con l’obiettivo di ridurre del 55% le emissioni per il 2030. Da notare che gli incentivi per le auto elettriche erano già stati ridotti, passando da 5.000 a 1.500 sterline con un tetto massimo di 32.000 sterline per il prezzo di listino delle auto incentivabili. Nonostante tale riduzione, le vendite delle elettriche sul mercato britannico vanno a gonfie vele già da diverso tempo. I dati ufficiali, infatti, confermano una forte crescita rispetto al 2021, in netta contro-tendenza con l’intero settore. Tra gennaio e maggio, infatti, nel Regno Unito sono stante vendute 92 mila auto elettriche con una crescita del 71% ed una quota di mercato del 14%. Contestualmente, il mercato nella sua interezza ha fatto registrare un calo del -8,7%.
INCENTIVI PER AUTO ELETTRICHE: GERMANIA E NORVEGIA PRONTE A CAMBIARE STRATEGIA
La Germania, principale mercato in Europa per volumi di vendita, potrebbe seguire, nel lungo periodo, l’esempio del Regno Unito. Il supporto alla diffusione delle auto elettriche tramite incentivi dovrebbe ridursi progressivamente. In particolare, per il mercato tedesco, gli incentivi potrebbero essere sempre meno rilevanti già dal 2023 con una possibile fine fissata per il 2025 (anche se molto dipenderà dall’evoluzione del mercato dei prossimi anni). C’è poi il caso della Norvegia, primo mercato delle auto elettriche in Europa e vero e proprio punto di riferimento della mobilità a zero emissioni. Il Governo norvegese si prepara a tagliare uno dei principali incentivi alla diffusione delle auto elettriche. Dal 1° gennaio 2023, infatti, le elettriche non beneficeranno più dell’azzeramento dell’IVA che garantisce uno sconto del 25% sul prezzo di listino. L’aliquota applicata dipenderà dal prezzo di listino della vettura, arrivando fino al 12,5%. La scelta, in questo caso, è legata all’impossibilità di sostenere, nel lungo periodo, il calo del gettito dovuto all’azzeramento dell’IVA con un mercato oramai maturo come quello delle elettriche. La Norvegia, infatti, punta a bloccare le vendite di auto benzina e diesel già dal 2025, anche grazie ad una quota di mercato da record per le auto elettriche.
LA CINA IN CONTROTENDENZA: INCENTIVI PER AUTO ELETTRICHE PER SOSTENERE IL MERCATO POST PANDEMIA
La Cina potrebbe adottare un approccio differente sul sostegno alle auto elettriche tramite incentivi. Il mercato cinese ha beneficiato, già a partire dal 2009, di quasi 15 miliardi di dollari di fondi per agevolare il passaggio ad una mobilità a zero emissioni. Originariamente, il piano del Governo locale era quello di interrompere il programma di incentivi entro la fine del 2022. La nuova ondata della pandemia, che ha rallentato l’economia cinese nel corso della primavera, potrebbe aver cambiato le carte in tavola. Il mercato dell’auto in Cina ha registrato vendite in netto calo in questi mesi. Per sostenere la crescita post pandemia, ora la Cina valuta un’estensione degli incentivi sulle elettriche a tutto il 2023. Per il momento, però, il nuovo programma non è ancora stato definito.
COSA SUCCEDE IN ITALIA: GLI INCENTIVI PER LE AUTO ELETTRICHE CI SONO MA LE RICHIESTE SONO POCHE
Le elettriche in Italia possono contare, da diverse settimane, su nuovi incentivi auto. Le agevolazioni previste dal Governo garantiscono uno sconto di 5.000 euro in caso di rottamazione oppure di 3.000 euro senza rottamazione. Per questi incentivi sono stati stanziati 220 milioni di euro per tutto il 2022. Sono già previsti fondi per il 2023 e per il 2024. Nel corso dei prossimi due anni, infatti, arriveranno 230 milioni di euro e 245 milioni di euro rispettivamente per agevolare l’acquisto di auto elettriche per gli automobilisti. Stando ai dati del sito del Mise, però, a distanza di circa un mese dalla partenza degli incentivi, il fondo per le elettriche è ancora quasi integro con oltre 185 milioni di euro disponibili per tutto il 2022.
INCENTIVI ALLE AUTO IBRIDE PLUG-IN: LE AGEVOLAZIONI SI RIDUCONO
Anche gli incentivi per le ibride plug-in hanno i giorni contanti con diversi mercati che hanno già anticipato lo stop. È il caso, ad esempio, della Germania che, in attesa di prendere una decisione sulle elettriche, prepara lo stop entro fine anno agli incentivi per le ibride. Discorso simile per Norvegia, dove le ibride hanno già perso buona parte delle agevolazioni, e il Regno Unito. Ad inizio anno, inoltre, la Svizzera ha sospeso gli incentivi per le auto ibride plug-in. La riduzione dei sostegni alle PHEV è legata a doppio filo anche al problema delle emissioni di questa particolare tipologia di vetture. I dati del WLTP per le ibride plug-in non sono reali e stanno spingendo molti Paesi a ridurre, fino ad azzerare, i sostegni.