Nuova Revisione Auto e controllo manomissione FAP: ne parliamo con…

Nuova Revisione Auto e controllo manomissione FAP: ne parliamo con…

Nuova Revisione Auto e controllo manomissione FAP: ne parliamo con tre importanti esperti del settore per risolvere tutti i dubbi sull'argomento

 

Nuova Revisione Auto e controllo manomissione FAP: ne parliamo con tre importanti esperti del settore per risolvere tutti i dubbi sull'argomento

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27 Giugno 2025 - 12:15

Prosegue la diffusione dei contenuti del ciclo di conferenze AFTERMARKET & SERMI FORUM, organizzato da SICURAUTO.it durante Autopromotec 2025 a Bologna per favorire l’incontro e lo scambio di idee tra gli addetti ai lavori del mondo dell’autoriparazione e dell’Aftermarket, settori in profonda trasformazione. Oggi pubblichiamo il resoconto e il video integrale del secondo incontro, intitolato “Nuova Revisione Auto e controllo manomissione FAP: ne parliamo con…” , in cui si è discusso, appunto, di revisione auto e dei nuovi e più stringenti controlli sulle emissioni e per chi manomette il FAP, con il prezioso contributo di tre importanti relatori del comparto.

REVISIONE AUTO E CONTROLLO EMISSIONI: NOVITÀ ALL’ORIZZONTE

Prima di presentare i tre relatori Gianluigi Bertola di DEKRA, Marco Brunamonti di AICA – Associazione Italiana Costruttori Autoattrezzature e Simone Caroti di Maroil/Bardahl e introdurre il dibattito, il direttore di SICURAUTO.it e moderatore del forum Claudio Cangialosi ha ricordato il claim scelto per il progetto, “Imprenditore faber fortunae suae“, sulla scia del motto di Autopromotec “Homo faber fortunae suae”, a sottolineare la centralità dell’imprenditore e la sua importante voglia di (in)formarsi per far crescere l’azienda e farla navigare nell’era del cambiamento e dell’innovazione. Passando al tema dell’incontro, i tre esperti hanno anticipato al pubblico le novità europee sulle revisioni auto e i controlli sulle emissioni, spiegando nel dettaglio cosa cambierà, come funziona attualmente la misurazione del particolato e quali soluzioni esistono per evitare la manomissione del FAP.

Aftermarket & Sermi Forum 21 Maggio ore 14

BERTOLA: VI SPIEGO IL NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO SU REVISIONI E CONTROLLO EMISSIONI

Il primo relatore Gianluigi Bertola, Technical and Operation manager di DEKRA, ha anticipato i contenuti del nuovo regolamento europeo in arrivo sulle revisioni dei veicoli, strettamente legato alla normativa Euro 7. Il nuovo regolamento, atteso al più tardi entro la fine del 2025, mira a migliorare la sicurezza stradale e ridurre l’impatto ambientale, introducendo controlli più efficaci su dispositivi già presenti nei veicoli ma finora non sufficientemente monitorati in sede di revisione.

Uno dei focus principali è il controllo dei filtri antiparticolato (FAP/DPF), dispositivi fondamentali per contenere le emissioni nocive. Bertola ha sottolineato come, ad oggi, un FAP non funzionante possa emettere oltre 2 milioni di particelle per cm³, rispetto alle circa 600 particelle di un filtro efficiente, con gravi danni alla salute. Sebbene il controllo del particolato sia già in fase di test in paesi come Olanda, Belgio e Germania (vedi i primi risultati nell’infografica sotto), in Italia manca ancora l’obbligatorietà. Il nuovo regolamento dovrebbe rendere tale misura obbligatoria per tutti gli Stati membri.

Un altro punto chiave riguarda i sistemi SCR e la riduzione degli NOx: le manomissioni dell’AdBlue sono diffuse, ancorché illegali, ma difficili da rilevare in revisione. A livello europeo si sta quindi valutando il monitoraggio su strada tramite veicoli delle forze dell’ordine dotati di sensori.

Il nuovo regolamento si occupa anche dei controlli sugli ADAS (sistemi avanzati di assistenza alla guida), soggetti a disallineamento e usura, e dei veicoli elettrici/ibridi. Per questi ultimi, Euro 7 impone che le batterie mantengano almeno l’80% della capacità per 5 anni o 100.000 km e ci sono già in giro diverse tecnologie che vanno a monitorare questa capacità e anche lo stato di salute delle batterie stesse, tenendo presente che l’80% di capacità è già sintomo che la batteria sta andando a morire. In revisione verranno pure verificati l’isolamento delle batterie ad alta tensione e il funzionamento dei relè di potenza.

Infine, Bertola ha evidenziato l’importanza dell’accesso ai dati del veicolo per individuare eventuali manomissioni e della sorveglianza del mercato per garantire il rispetto delle nuove regole. Da rilevare che a livello normativo l’uso di un regolamento, e non di una direttiva, permetterà alle nuove norme di diventare subito operative.

BRUNAMONTI: LE NOVITÀ SU CONFORMITÀ ISO E TEST PARTICOLATO

Il secondo relatore, Marco Brunamonti di AICA – Associazione Italiana Costruttori Autoattrezzature, ha illustrato due importanti tematiche riguardanti il futuro della revisione veicoli: la conformità agli standard ISO e l’introduzione dei test sul particolato. A partire da marzo 2027, entrerà in vigore un nuovo decreto direttoriale che imporrà una disciplina più rigorosa sulle verifiche metrologiche degli strumenti utilizzati nei centri revisione. In particolare, sarà introdotta una verifica di pre-esercizio, obbligatoria all’atto dell’installazione di una nuova attrezzatura, che segnerà il punto zero da cui parte l’attività operativa dello strumento. La verifica periodica invece resterà invariata.

Un cambiamento rilevante concerne l’obbligo di accreditamento del soggetto che esegue le verifiche, secondo le norme ISO 17020 o 17025. Questo implica una separazione netta tra attività di vendita, riparazione e verifica dello stesso strumento: chi vende o ripara non potrà più certificare le performance della propria attrezzatura, garantendo così terzietà e imparzialità nelle verifiche.

Il secondo tema affrontato ha riguardato il test del particolato. In molti paesi europei (Belgio, Olanda, Germania) tali test sono già obbligatori per i veicoli diesel, spesso a partire da Euro 5 o anche inferiori. L’Italia è ancora in attesa di un’adozione formale. Brunamonti ha sottolineato che la tecnologia è già disponibile, collaudata e semplice da usare, paragonabile all’opacimetro, e in grado di individuare rapidamente veicoli con FAP manomesso o inefficiente. Il test dura meno di due minuti e ha un impatto ambientale rilevante, poiché permette di superare i limiti dell’autodiagnosi: in Belgio e Olanda, il test ha rilevato malfunzionamenti nel 6% dei veicoli Euro 6, contro lo 0,3% rilevato dai sistemi interni delle auto.

L’intervento si è chiuso con un appello al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti affinché applichi al più presto le raccomandazioni europee, per modernizzare le revisioni e tutelare meglio ambiente e sicurezza stradale.

CAROTI: LA NOSTRA SOLUZIONE CONTRO LA MANOMISSIONE DEL FAP

Infine Simone Caroti, Technical Service Manager Italia per Maroil, licenziataria Bardahl, ha presentato una soluzione innovativa per la manutenzione del filtro antiparticolato (FAP), in risposta al crescente problema della sua manomissione o rimozione. Caroti ha sottolineato come queste pratiche, oltre a essere illegali, contribuiscano all’aumento dell’inquinamento atmosferico. Per contrastare questo fenomeno, Bardahl propone una soluzione tecnica efficace e sostenibile: la pulizia professionale del FAP da montato, grazie all’utilizzo dell’attrezzatura J7500.

Il sistema consente di effettuare un trattamento completo senza smontare il filtro, risparmiando tempo e denaro. Il processo parte da una diagnosi iniziale, attraverso la lettura della pressione differenziale per valutare il grado di intasamento. Successivamente, grazie alla J7500 e all’uso di due additivi specifici (uno per sciogliere i residui, l’altro per completare la pulizia), si esegue l’intervento direttamente sull’auto. Il dispositivo è progettato per adattarsi anche a FAP posizionati in zone difficili, grazie all’uso di valvole di non ritorno che evitano la contropressione.

Il trattamento dura circa un’ora o un’ora e mezza, compresa una prova su strada per verificare la reale efficacia tramite nuova diagnosi. Per vetture che percorrono pochi chilometri, Bardahl consiglia anche un additivo da serbatoio che facilita la rigenerazione del FAP a temperature più basse, migliorando la combustione delle particelle e mantenendo efficiente l’impianto di scarico.

La proposta Bardahl include un kit completo per l’autoriparatore, compatibile con motori diesel, benzina e anche GPL. Oltre all’attrezzatura, l’azienda fornisce un supporto tecnico e formulativo diretto, grazie al proprio laboratorio chimico interno. In questo modo, si crea una nuova opportunità di business per le officine, fidelizzando il cliente e promuovendo pratiche di manutenzione rispettose dell’ambiente.

CONSIDERAZIONI FINALI SUI NUOVI REGOLAMENTI IN ARRIVO E SULLA LORO APPLICAZIONE

L’incontro si è poi concluso con la richiesta ai tre relatori di fare un’ultima considerazione sui nuovi regolamenti in arrivo e su come vorrebbero che fossero applicati in Italia.

Gianluigi Bertola ha sottolineato come la tutela della salute debba essere al centro delle scelte tecniche, ricordando che il particolato prodotto da veicoli con FAP manomessi ha un impatto diretto sulla qualità dell’aria che respiriamo. Ha evidenziato che in passato molte officine proponevano soluzioni costose per risolvere i problemi al FAP, spesso per incompetenza. Oggi, invece, esistono alternative efficaci e più economiche per la pulizia e la manutenzione, rendendo non più giustificabile la scelta della rimozione o manomissione. La responsabilità individuale diventa quindi centrale: è interesse di ciascuno mantenere la propria auto efficiente e meno inquinante.

Marco Brunamonti ha invece lanciato un appello all’unità del settore: pur nelle divergenze tra costruttori, distributori e clienti, è fondamentale fare squadra per spingere il MIT e le istituzioni ad adottare strumenti già disponibili in altri Paesi, senza allungare i tempi. L’obiettivo è rendere le regole efficaci e applicabili, superando l’immobilismo normativo italiano con un’azione collettiva e coesa.

Infine, Simone Caroti ha rimarcato l’importanza dell’informazione e della formazione, rivolgendosi direttamente ai meccanici. Spesso, ha detto, si dà per scontato che il cliente finale non comprenda o non sia interessato, ma una comunicazione efficace può renderlo più consapevole e responsabile. Informare significa anche aiutare a ridurre i costi e l’inquinamento, generando benefici sia ambientali che economici.

Se vuoi approfondire, guarda l’intera conferenza “Nuova Revisione Auto e controllo manomissione FAP: ne parliamo con…“, andata in scena il 21 maggio 2025 durante la prima giornata dell’evento AFTERMARKET & SERMI FORUM.

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