Direttiva qualità dell’Aria UE: -50% di PM e NOx entro il 2030

Direttiva qualità dell’Aria UE: -50% di PM e NOx entro il 2030

L’UE vuole azzerare l’inquinamento entro il 2050 con limiti più bassi per le emissioni nella Direttiva sulla Qualità dell’Aria

29 Febbraio 2024 - 10:27

Parlamento e Consiglio dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo sulle nuove misure volte a garantire un miglioramento significativo della qualità dell’aria. Dimezzando i limiti di emissioni attraverso una road map ben precisa si pone l’obiettivo di azzerare l’inquinamento atmosferico entro il 2050. La Direttiva sulla qualità dell’Aria introduce anche diritti per i cittadini di chiedere un risarcimento per i problemi di salute da inquinamento nei Paesi che non rispetteranno i nuovi standard più rigidi.

NUOVI LIMITI EMISSIONI CON LA DIRETTIVA QUALITA’ DELL’ARIA

Le nuove norme stabiliscono nello specifico limiti di emissioni inquinanti più severi rispetto a quelli attuali per il 2030. Al centro dell’intervento legislativo ci sono le emissioni di particolato (PM2,5 e PM10), biossido di azoto (NO2) e biossido di zolfo (SO2). In particolare, i valori limite annuali per i due inquinanti a cui è attribuito il maggior impatto sulla salute umana cambiano così:

  • PM2,5 da 25 µg/m³ a 10 µg/m³;
  • NO2 da 40 µg/m³ a 20 µg/m³;

La direttiva sarà applicata ad ampio spettro sulle emissioni provenienti da tutte le fonti: trasporti, industrie e riscaldamento domestico. Il testo concordato prevede comunque una clausola di revisione dei limiti ogni cinque anni per adeguare le misure previste alle linee guida dell’OMS.

RISARCIMENTO PER I CITTADINI DANNEGGIATI DALL’INQUINAMENTO DELL’ARIA

Un aspetto significativo dell’accordo è il riconoscimento del diritto dei cittadini e delle ONG ambientaliste di contestare l’attuazione della direttiva negli Stati membri. Ciò significa che se i cittadini ritengono che le norme non vengano rispettate o che la salute pubblica sia messa a rischio a causa dell’inquinamento atmosferico, avranno il diritto di agire legalmente. Inoltre, è stato stabilito che i cittadini avranno diritto a un risarcimento quando la loro salute è danneggiata a causa della violazione delle nuove norme nazionali.

IL PIANO DI AZIONE PER LA QUALITÀ DELL’ARIA NELL’UNIONE EUROPEA

Oltre agli standard più rigorosi, tutti gli Stati membri saranno tenuti a elaborare tabelle di marcia per la qualità dell’aria entro il 2028. Il programma consisterà nel delineare le misure a breve e lungo termine che gli Stati membri intendono attuare per ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell’aria nelle città e nelle zone rurali. La Direttiva sulla Qualità dell’Aria UE stabilisce che fino al 31 gennaio 2029, gli Stati membri avranno la possibilità di richiedere una proroga del termine per il raggiungimento dei valori limite di qualità dell’aria per motivi specifici e alle seguenti condizioni:

  • entro il 1° gennaio 2035, con possibilità di proroga per altri due anni, se le previsioni mostrano che i valori limite non possono essere raggiunti entro la scadenza;
  • entro il 1° gennaio 2040 per le zone in cui gli obiettivi della Direttiva sono incompatibili con particolari condizioni climatiche e orografiche o dove le riduzioni richieste possono essere ottenute solo con un impatto significativo sugli impianti di riscaldamento domestico esistenti.
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