Filtro antiparticolato: l’Europa annuncia test contro le auto truccate La Commissione europea ammette le lacune nella revisione veicoli e annuncia un giro di vite sulle auto truccate e la rimozione del filtro antiparticolato

Filtro antiparticolato: l’Europa annuncia test contro le auto truccate

La Commissione europea ammette le lacune nella revisione veicoli e annuncia un giro di vite sulle auto truccate e la rimozione del filtro antiparticolato

16 Maggio 2022 - 03:05

I problemi al filtro antiparticolato di cui vi abbiamo parlato in questo approfondimento hanno innescato una girandola di manipolazioni alle auto diesel che ora rischia di rivelarsi come un boomerang per gli automobilisti. Se fino ad oggi migliaia di automobilisti hanno trovato facile soluzione nella rimozione del filtro antiparticolato, ben presto potrebbero dover rimettere tutto a posto per superare la revisione auto. Lo annuncia la Commissione europea a cui è stata sottoposta una petizione presentata dalla Polonia.

RIMOZIONE DPF AUTO DIESEL: LA DENUNCIA DELLA POLONIA

Con la petizione n. 0802/2021, K.K., cittadino polacco, ha chiesto alla Commissione europea di esprimersi sulla circolazione di auto diesel a cui sono stati tolti o manomessi i filtri antiparticolato diesel (in Polonia, ma la risposta della Commissione vale per tutto il territorio europeo). La missiva chiede che la legislazione e il controllo dei veicoli sia aggiornato tenendo in considerazione dei trucchi più recenti adottati sui veicoli. Se da un lato ogni automobilista è attratto esclusivamente dalla necessità/volontà di evitare le costose manutenzioni legate a rigenerazioni interrotte e DPF da sostituire, dall’altro l’impatto delle polveri diventa critico, in proporzione al circolante.  La petizione è sostenuta anche da alcune considerazioni poste all’attenzione delle autorità:

– le autorità polacche non indagano né impediscano il fenomeno: “la presenza o i parametri dei DPF non sono oggetto di controllo durante le revisioni obbligatorie dei veicoli”;

– un ampio mercato di servizi, comprese le modifiche del software, sta prosperando in Polonia, consentendo ai proprietari di rimuovere o manipolare facilmente i DPF;

LA RISPOSTA DELLA COMMISSIONE EUROPEA

La Commissione europea nel rispondere all’interrogazione, chiarisce che lo stato normativo vieta la manomissione dei sistemi di controllo delle emissioni (regolamenti CE 692/20081, 2017/11512 e CE 595/20093). Inoltre, chiarisce che la direttiva 2014/45/UE4 prevede che i dispositivi di controllo delle emissioni di gas di scarico delle auto siano esaminati durante la revisione auto periodica:

– un esame visivo del sistema di controllo delle emissioni allo scarico (al punto 8.2.1.1 dell’allegato I);

– la misurazione delle emissioni allo scarico di un veicolo;

Evidentemente l’inefficacia del sistema di controllo ha contribuito alla diffusione delle auto a cui viene rimosso il filtro antiparticolato. Spesso è svuotato della massa filtrante o sostituito con un ricambio che ha solo l’aspetto di un filtro antiparticolato vero. Ampliando i confini geografici del fenomeno, non è affatto un problema circoscritto alla sola Polonia, anzi.

NUOVI CONTROLLI FILTRO ANTIPARTICOLATO ALLA REVISIONE AUTO

La Commissione europea ammette che i metodi di misurazione delle emissioni attualmente utilizzati non sono sufficientemente sensibili. In pratica non è possibile capire se un’auto alla revisione ha problemi al DPF (e quindi emette oltre i limiti consentiti dalla direttiva antinquinamento di omologazione) o addirittura non ce l’ha proprio. E questo le autorità lo sanno già. Ma la Commissione avverte anche gli automobilisti che tira aria di cambiamento e presto arriverà una stretta.

“Si sta attualmente esaminando un nuovo metodo di prova, vale a dire la misurazione del numero di particelle (PN) sulla base del numero di particelle contenute nelle emissioni allo scarico di un veicolo. Sarà presentato in primo luogo come documento di orientamento che consente agli Stati membri d’introdurre questo metodo con breve preavviso, su base volontaria e integrando l’attuale regime obbligatorio di controlli. Successivamente, la Commissione esaminerà l’opportunità di proporre l’inclusione di tale metodo nell’ambito dell’attuale revisione delle direttive sui controlli tecnici.

Potrebbe non accadere subito, ma sappiate che le auto a cui è stato rimosso il filtro antiparticolato potrebbero avere le ore contate.

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