Comportamento clienti Aftermarket in UE, USA e Cina: lo studio Roland Berger

Comportamento clienti Aftermarket in UE, USA e Cina: lo studio Roland Berger

Il mercato aftermarket sarà influenzato dalla diffusione delle auto elettriche e dall'e-commerce in UE, USA e Cina

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28 Ottobre 2024 - 09:24

Dopo anni di turbolenze innescate da chip shortage e scarsità delle materie prime, l’industria globale dei ricambi automobilistici aftermarket sta mostrando segni di stabilità e crescita in base al mercato. Il sondaggio Aftermarket Pulse 2023 condotto da Roland Berger in 5 mercati chiave (USA, UK, Germania, Francia e Cina), ha indagato sul comportamento dei consumatori nella scelta delle reti ufficiali OE (Original Equipment) o IAM (Independent Aftermarket). Sono stati intervistati 500 proprietari e manager di officine responsabili dell’acquisto di parti per l’attività e 2.500 proprietari privati di auto. Nello studio hanno un’influenza sempre maggiore sulle scelte degli automobilisti anche la diffusione delle auto elettriche, più complesse da riparare e diagnosticare rispetto alle auto ICE, e la tendenza ad acquistare ricambi auto online, sempre più spinta dalle fiorenti piattaforme di e-commerce. Ecco come sono cambiate le abitudini nell’aftermarket automobilistico nel 2023 secondo le risposte fornite dagli intervistati da Roland Berger presenti nei prossimi paragrafi di questo approfondimento, che fa parte del 4° Aftermarket Report di SICURAUTO.it “Connettività, Elettrificazione, SERMI e Sostenibilità: quali soluzioni concrete per l’Aftermarket del futuro?”.

OFFICINE INDIPENDENTI, NETWORK E RETI UFFICIALI PER LA MANUTENZIONE AUTO

Le spese per la manutenzione auto rimangono in larga parte invariate nel 2023, con solo il mercato USA che mostra un aumento notevole rispetto al 2022. Le officine indipendenti rimangono ancora la destinazione preferita per almeno il 50% dei consumatori in ognuno dei cinque mercati oggetto di indagine e con picchi più alti in Cina e UK. Anche se l’aumento dell’elettrificazione pone in vantaggio le reti OE, soprattutto in Germania. Questo è dovuto – secondo i risultati dell’indagine – alle preoccupazioni dei consumatori per la garanzia del veicolo e alle competenze specializzate per le riparazioni più complesse delle auto elettriche. Di seguito riportiamo una panoramica delle risposte che raccontano interessanti approcci alla manutenzione auto sia dai privati (B2C) sia da parte degli operatori Aftermarket (B2B).

MANUTENZIONE AUTO: IL 70% IN CINA E UK SI RIVOLGE ALL’IAM

La Cina costituisce il modello di riferimento che ha saputo orientare la domanda per la manutenzione auto, nella direzione opposta a quella delle Case auto in occidente. Questa tendenza non è casuale ma supportata dalla crescita delle piattaforme online e offline come Tmall e Tuhu, qui infatti i consumatori possono acquistare online l’intero pacchetto (ricambio + installazione presso le officine indipendenti convenzionate). Molte officine indipendenti in Cina offrono il servizio di riparazione direttamente presso l’abitazione del cliente con un modello di business diverso rispetto a quello occidentale, pertanto questo gli consente di guadagnare maggiori quote di mercato.

Alla domanda:

Dove ti rivolgi per la manutenzione della tua auto?

Il 70% in UK e Cina si rivolge all’IAM con una quota in aumento in Cina rispetto all’anno precedente. Mentre in Francia (56%), Germania (51%) e USA (50%) prevale meno l’IAM, considerando anche che negli USA sono diffusi i centri “Quick Lube” che fanno solo il cambio olio (11%) che assorbe una quota di mercato da OE e IAM.

Alle reti ufficiali invece si rivolgono quindi meno in Cina (30%, in calo), UK (29%) e USA (33%). Solo in Germania le reti OEM (48%) sono in ripresa sull’IAM, mentre in Francia circa il 42% dei consumatori fa la manutenzione presso le reti delle Case auto.

PER I CLIENTI LE OFFICINE INDIPENDENTI NON SONO PRONTE ALLE EV

I proprietari di auto elettriche che hanno risposto al sondaggio si dichiarano preoccupati all’idea di portare l’auto elettrica in un’officina indipendente. Il timore di perdere la garanzia del Costruttore e la presunta mancanza di competenze necessarie sono i due motivi principali emersi dalle risposte alla domanda:

 “Perché non considereresti di portare un veicolo elettrico a batteria presso un’officina indipendente?”

I motivi sono la garanzia (65%, in aumento rispetto all’anno precedente); preparazione tecnica (56%, in aumento); pacchetti di servizi inclusi degli OEM (43%, in aumento); professionalità (8%).

Le preoccupazioni legate alla garanzia del veicolo e alla mancanza di competenze tecniche rimangono i due principali fattori che impediscono alle persone di considerare le officine indipendenti per i veicoli elettrici a batteria. I rispondenti citano sempre più questi fattori come motivi per preferire il servizio OE rispetto alle officine indipendenti.

ACQUISTO DI RICAMBI AUTO ONLINE

Durante la pandemia gli acquisti online sono diventati il principale strumento di approvvigionamento anche per i ricambi autoveicoli sia da parte di privati sia da parte di autoriparatori. Con il superamento dell’emergenza sanitaria però questa tendenza si sta affievolendo in alcuni mercati e si sta rafforzando in altri. In Germania, ad esempio, i consumatori sono intenzionati ad allontanarsi da questa abitudine. Ecco cosa hanno risposto gli intervistati alle domande di seguito.

“Hai comprato ricambi auto online? Pensi di farlo ancora in futuro?”

  • Si e lo farò ancora in futuro: Cina (84%, in aumento rispetto al 2022), UK (55 %), Germania (49%, in calo), USA (44%), Francia (43%);
  • No e non lo farò in futuro: Cina (2%), UK (24 %), Germania (38%, in aumento), USA (21%), Francia (42%);

 “Hai installato da solo i ricambi acquistati online?”

  • Si, li ho installati da solo: Cina (41%, in calo rispetto al 2022), UK (74 %), Germania (71%), USA (67%), Francia (77%);
  • No, non li ho installati da solo: Cina (59%, in aumento rispetto al 2022), UK (26 %), Germania (29%, in calo), USA (33%), Francia (23%);

Da notare che l’acquisto online ha riguardato accessori auto (66%), poi lubrificanti (48%), ricambi per la manutenzione (47%), materiali di consumo (45%), pneumatici (38%), attrezzature (28%), varie (4%). Individuando gli utenti in base alla spesa annua per la manutenzione delle auto, l’indagine colloca la maggior parte dei rispondenti nella parte medio-bassa delle fasce di prezzo, mentre solo in Cina si spende mediamente di più. In particolare, negli USA il 52% spende tra 100 e 499 $; in Germania e Francia il 32% tra 300 e 499 €; in UK il 69% tra 100 e 499 £; in Cina il 48% oltre 700 Yuan (circa 90 €).

RICAMBI AUTO ORIGINALI O EQUIVALENTI: DOVE SONO PREFERITI?

La scelta dei ricambi auto originali OE e quelli equivalenti IAM, è abbastanza equilibrata tra i Paesi nell’indagine, con tendenze specifiche che riflettono le risposte precedenti. Le preferenze per i brand OE in Germania e Francia sono aumentate rispettivamente dell’11% e del 5% nel 2023, con la diffusione dei veicoli elettrici. La preferenza per i ricambi IAM in Cina è aumentata dell’8%, poiché i clienti cercano alternative più economiche ai pezzi OE e si rivolgono sempre di più alle reti IAM. Per lo stesso motivo nel Regno Unito c’è la più alta penetrazione di ricambi auto equivalenti.

Questa tendenza, impatta anche sulla scelta dell’officina in caso di riparazioni necessarie. Alla domanda

“Porteresti il tuo veicolo presso un’officina indipendente sia per riparazioni semplici che complesse?”

Gli automobilisti in Cina hanno dato il maggior numero di risposte positive a prescindere dal livello di difficoltà. Anche negli USA, non fa molta differenza se le riparazioni sono semplici o complesse. In UK, Francia e Germania, la scelta per le reti indipendenti è più alta per le riparazioni semplici.

Inoltre, i consumatori cinesi rimangono i più propensi a concedere l’accesso ai dati del veicolo (54% tutti i dati, 41% solo una parte), mentre i conducenti europei sono i più restii, con o senza un beneficio noto, e si dividono quasi equamente a metà tra i favorevoli e i contrari. Fanno eccezione i consumatori negli USA dove solo 1 su 3 non è d’accordo.

Quando si parla di sostenibilità e utilizzo di ricambi e parti rigenerate e recuperate, non tutti i mercati rispondono allo stesso modo. La Cina rimane il mercato più aperto ai ricambi sostenibili con il maggior numero di persone che sarebbero disposte a pagare di più per i ricambi sostenibili (89%, rispetto alla media del 40% negli altri mercati). La sicurezza (39%), la durata (26%), la compatibilità (16%), le performance (10%) e il prezzo (5%) sono invece i fattori che preoccupano maggiormente i consumatori dei 5 mercati analizzati durante la scelta dei ricambi auto sostenibili.

CHE TIPO DI RICAMBI ACQUISTANO LE OFFICINE?

Quando è stato chiesto agli autoriparatori “Qual è la percentuale di parti di ricambio che acquisti online?”, la Germania ha il maggior numero di rispondenti che fanno acquisti online, con l’84% che fa più del 20% di acquisti. In USA, UK e Francia circa il 40% compra più del 20% di ricambi online. Mentre la Cina si posiziona a metà, il 62% compra più del 20% online.

A causa dell’inflazione in crescita, le officine in Europa e USA sono più orientate all’impiego di ricambi auto equivalenti (IAM) rispetto a quelli originali (OE). Solo in Cina, l’84% degli autoriparatori si dichiara meno incline ad acquistare ricambi equivalenti (acquista meno del 20%), rispetto a USA (66% acquista oltre il 20% di parti IAM) ed Europa (54%). Tra i motivi principali, la sensibilità al prezzo dei clienti B2B è maggiore in Cina (64%); il margine di profitto è maggiore in Europa (19%); la carenza di ricambi originali è maggiore negli USA (42%).

MANUTENZIONE AUTO ELETTRICHE, ADAS E ACCESSO ALLE INFO TECNICHE

L’approccio alla manutenzione e riparazione dei veicoli più recenti, dotati di tecnologie ADAS e batterie agli ioni di litio (in questo approfondimento parliamo d come si fa con Launch Italy), vede in netto vantaggio la Cina, grazie anche a leggi che consentono una libera concorrenza tra OE e IAM.

Nella manutenzione e riparazione di auto elettriche è diminuita al 46% la quota di officine dotate di tutte le attrezzature e le capacità (era il 76% nel 2022). Nello stesso periodo è aumentata dall’8% al 30% la quota di chi non ha gli strumenti per poterlo fare. Le officine oggi si sentono meno sicure nel gestire i BEV rispetto allo scorso anno per tre ragioni fondamentali, chiariscono da Roland Bergen: “il parco BEV sta invecchiando e sempre più veicoli stanno raggiungendo il punto debole (8+ anni) del mercato post-vendita; i meccanici si trovano ad affrontare una gamma più diversificata di modelli di veicoli elettrici e di guasti; problemi nuovi e invisibili nelle automobili diventano più evidenti con l’invecchiamento dei veicoli”.

Quanto alla riparazione di sistemi ADAS con relativa calibrazione, le officine in Cina (94%) e Germania (66%) si dichiarano più pronte di quelle in Francia e UK (30%) e USA (28%). Solo in Francia, UK e USA circa un’officina su 3 non è affatto in grado di riparare sistemi ADAS.

In Cina l’accesso ai dati di riparazione RMI (Repair & Maintenance Information) non è considerato un grosso problema (qui puoi approfondire come nascono le attrezzature di diagnosi). Mentre in tutti gli altri mercati è sempre più difficile accedere sia ai veicoli per le operazioni di diagnostica, sia ai dati RMI per la riparazione. Nel 3° Aftermarket Report abbiamo parlato del Global Right to Repair con il commento delle principali Associazioni mondiali dell’IAM.

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