
Vernici, stucchi e graffette metalliche usate in carrozzeria possono influenzare gli ADAS? Si, ma facciamo chiarezza con Federcarrozzieri e uno studio BMW
Nel mondo sempre più tecnologico delle auto moderne, le riparazioni di carrozzeria hanno assunto un maggiore livello di complessità, specialmente quando si tratta di auto dotate di sistemi ADAS. In molti casi, quando avviene un urto che richiede lo smontaggio dei paraurti, si agisce anche sul radar. Ma quando è davvero necessaria la calibrazione dopo la riparazione? Il corretto funzionamento degli ADAS può essere compromesso o influenzato da stucchi, vernici e procedure comunemente adottate? Abbiamo posto queste e molte altre domande a Federcarrozzieri che per tramite di Alessandro Fossati (ADAS Mobile) ci ha aiutato a fare chiarezza sulle riparazioni di carrozzeria a regola d’arte in presenza dei radar ADAS. Inoltre, SICURAUTO.it ha visionato un importante studio di KTI e BMW che serve a supportare ulteriormente quanto scriviamo in questo approfondimento, che fa parte del 4° Aftermarket Report di SICURAUTO.it “Connettività, Elettrificazione, SERMI e Sostenibilità: quali soluzioni concrete per l’Aftermarket del futuro?”.
Esistono differenze significative nella scelta del tipo di vernice, stucchi e altri prodotti utilizzati in carrozzeria per le riparazioni di auto dotate di sistemi ADAS?
“Le vernici utilizzate sono le medesime che si usano per le altre lavorazioni. Però esistono delle accortezze che vanno attuate nella riparazione di paraurti posteriori o anteriori quando il radar è nascosto e deve ‘vedere’ attraverso il paraurti”.
Puoi raccontarci di qualche riparazione di carrozzeria dove la presenza del radar ha creato qualche complicazione?
“Essendo carrozziere e al contempo specializzato negli ADAS, ho da subito avuto l’abitudine di verificare qualsiasi dato reperibile prima di intervenire sulle auto da riparare per evitare proprio questo tipo di complicazioni. Quando devo ricalibrare gli ADAS di un’auto riparata da altri, tendenzialmente chiedo sempre al collega carrozziere la tipologia di danno subìto dal veicolo proprio perché per calibrare serve sapere cosa è successo. Se il danno diventa importante e/o strutturale chiedo sia la tipologia di riparazione che le foto in lavorazione.
Le complicazioni maggiori le trovo quando devo operare su auto riparate da altri autoriparatori, senza che abbiano dato giusto peso alle nuove tecnologie installate sui veicoli. Tutte cose risolvibili, ma se ci fosse un po’ più di informazione si potrebbero prevenire perdite di tempo e maggiori costi per le riparazioni. Ricordo di una Toyota CH-R tamponata al posteriore a cui era stato solo sostituito il paraurti posteriore – sosteneva il collega – ma non venivo a capo con la calibrazione. Pensavo ad un errore di posizionamento dei coni di calibrazione, ad oggetti ambientali che disturbavano la calibrazione, insomma, cercavo cause che non risolvevano. Fino a quando non mi sono deciso a smontare il veicolo per controllare se il problema fosse sotto.
Bene, la semplice sostituzione di paraurti era in realtà un tamponamento importante che aveva interessato anche il rivestimento. Il lavoro era comunque ben eseguito, se non fosse che il cantonale posteriore destro era di qualche millimetro lontano dalla sua posizione di tolleranza. Non biasimo il carrozziere che ha eseguito il lavoro e non lo accuso, chi avrebbe mai pensato che quei pochi millimetri di schiacciamento impercettibili ad occhio nudo, portassero il radar fuori range e alla calibrazione fallita. Abbiamo avvisato il collega, smontato quello che serviva, tirato la macchina sul banco e portato a misura il lamierato. Rimontato tutto, posizionata la strumentazione et voilà! CALIBRAZIONE RIUSCITA!”.
In che modo lo spessore della vernice o l’applicazione dello stucco possono influenzare il funzionamento dei radar?
“I radar impiegati nel settore automotive emettono un’onda continua modulata in frequenza, detta CHIRP. Trasmettendo il CHIRP dalla vettura ed ascoltando l’eco generata dall’oggetto che incontra, il sistema esegue il calcolo della distanza (tenendo conto anche dell’effetto doppler). Il ritardo della copia del segnale trasmesso è correlato alla distanza tra emettitore e veicolo. Se un segnale ha campo libero e non ha disturbi, non subisce influenze esterne. Se invece un segnale deve attraversare un ostacolo, questo deve avere determinate caratteristiche. Nel nostro settore, questi ostacoli sono i paraurti. Composizioni plastiche di varia tipologia con aggrappanti, fondi, basi e trasparenti (lucidi e opachi).
Uno studio condotto da BMW nel maggio 2020, ha evidenziato che le aree di lavoro dei radar non possono essere riparate con metodi tradizionali. Nelle aree interessate dai radar non possono essere previste operazioni di sfumatura, ripristino con stucco plastico, né tantomeno riparazioni mediante l’utilizzo di graffette. Queste riparazioni disturbano il corretto funzionamento del radar a medio raggio (MRR) falsando la lettura dell’ambiente circostante. Quindi, nel caso di BMW, non è possibile riparare paraurti rotti da salvare con materiali plastici di riporto o ‘graffette’”.
La calibrazione degli ADAS è sempre necessaria quando si effettua una riparazione o il semplice smontaggio dei paraurti per altri interventi?
“Ovviamente anche la calibrazione è parte integrante del processo riparativo. Esiste un solo caso in cui non serve calibrare: se il radar è montato sulla scocca del veicolo e se l’intervento prevede il solo smontaggio e rimontaggio del paraurti. In tutti gli altri casi, la calibrazione diventa necessaria perché variamo lo spessore che l’onda attraversa e quindi bisogna dare alle centraline il nuovo valore ‘zero’.
Un test effettuato da KTI GmbH & Co. KG in collaborazione con DEKRA e l’Università Tecnica di Braunschweig ha investigato l’impatto della riparazione della carrozzeria sui sensori radar. Il test ha dimostrato inoltre che questi sistemi devono essere calibrati a seconda del tipo di intervento eseguito sul veicolo:
- Smontaggio e rimontaggio (radar solidale alla scocca): NESSUNA CALIBRAZIONE RICHIESTA
- Smontaggio e rimontaggio (radar solidale al paraurti): CALIBRAZIONE NECESSARIA
- Applicazione di pellicole – wrapping: CALIBRAZIONE NECESSARIA
- Riverniciatura: CALIBRAZIONE NECESSARIA
- Riverniciatura compresa di primer: CALIBRAZIONE NECESSARIA
- Ripristino rottura con stucco metallico: CALIBRAZIONE NECESSARIA
- Ripristino rottura con graffette metalliche: CALIBRAZIONE NECESSARIA
- Ripristino con stucco plastico o plastica istantanea: CALIBRAZIONE NECESSARIA
Tutti questi test sono stati eseguiti con paraurti originali e partendo da paraurti verniciati in fabbrica e dimostrano che una qualsiasi riparazione di carrozzeria può avere impatti sulle performance dei radar. Si passa dalla riduzione della distanza di funzionamento, al mancato riconoscimento dell’ostacolo, fino a ‘vedere’ ostacoli non presenti, i cosiddetti ‘ghost objects’”.
Quali misure o precauzioni devono essere prese durante la riparazione per garantire che i sensori ADAS non vengano compromessi o influenzati negativamente?
“Le linee guida dei Costruttori. Ad esempio Volkswagen stabilisce che i Blind Spot Detection necessitano di calibrazione dopo un qualsiasi intervento di riparazione del paraurti, anche in caso di sostituzione, in quanto lo spessore della verniciatura cambia rispetto a quando il sistema è stato calibrato la prima volta. Si parla addirittura di massimi spessori nelle aree di lavoro dei radar (fino ad un massimo di 150 micron) o anche vietare intervento di ripristino nelle suddette aree”.
Esistono linee guida specifiche o procedure consigliate da seguire durante la verniciatura di parti della carrozzeria su vetture con sistemi ADAS?
“Le linee guida sono in fase di scrittura e saranno una normativa volontaria fino a che non diventeranno legge. Con Federcarrozzieri si sta portando avanti un lavoro atto a dare informazioni certe e regole ben precise, nel frattempo, noi di ADAS Mobile teniamo particolarmente ad eseguire riparazioni il più possibile conformi a quanto richiesto dal Costruttore dell’auto, ma non sempre i dati sono facilmente fruibili. Quindi ci dobbiamo affidare ad una nostra logica, decisamente cautelativa e cerchiamo di non lasciare nulla al caso.
Se non abbiamo informazioni sul sistema di un’auto in particolare, cerchiamo di applicare tutte le restrizioni dei Costruttori a noi note. I sistemi radar infatti sono prodotti da poche aziende e poi sono forniti alle varie Case auto. Ci sono poi delle differenze anche a livello software, ma qua entriamo troppo nello specifico. A tal proposito partecipiamo al tavolo tecnico GL4 del CUNA per definire regole e requisiti di una nuova figura professionale che è il “calibratore ADAS”. Un nuovo lavoro a cui stiamo cercando di dare delle regole, stilando una normativa volontaria che magari un domani potrà essere recepita e trasformata in legge. Non sarà sicuramente una strada facile, ma siamo convinti che non sarà impossibile”.