![Incidente Uber Guida Autonoma: conducente distratto sempre colpevole?](https://www.sicurauto.it/wp-content/uploads/2022/11/uber-launches-self-driving-pilot-in-san-francisco-with-volvo-cars_100585315_h-scaled.jpg)
Le responsabilità del conducente su un’auto a guida autonoma rimesse in discussione dall’incidente nei test Uber: nei guai il collaudatore
L’incidente Uber nei test a guida autonoma in Arizona volge a un nuovo capitolo: quello della responsabilità del conducente sulle auto a guida autonoma. Chiuse le indagini sulle aziende tecnologiche dietro i sistemi utilizzati sulla Volvo XC90 di Uber, le autorità accusano il collaudatore di omicidio colposo. Ecco perché, se la giuria darà peso a ciò che faceva il conducente Uber prima dell’impatto, si creerà un potenziale precedente che potrebbe ammorbidire i nodi sulle leggi che bloccano le auto a guida autonoma di livello 4 e 5.
DISTRAZIONE AL VOLANTE FATALE ANCHE CON LA GUIDA AUTONOMA
L’incidente Uber nei test di guida autonoma, passerà alla storia come il primo incidente in cui un’auto robot ha ucciso una persona. Per le autorità USA (National Transportation Safety Board) però ogni presunta aggravante di cui si è parlato non è abbastanza per incolpare l’azienda tecnologica sul piano penale. Tantomeno il Costruttore dell’auto (Volvo, che ha subito disconosciuto i sensori montati sull’auto) e l’azienda che realizza l’architettura software.
GUIDARE UN’AUTO INCOMPLETA ACCETTANDO IL RISCHIO CHE NE DERIVA
Per le autorità l’unico accusato è il collaudatore dell’auto a guida autonoma. Anche se il sistema era praticamente una versione beta, in fase di test e da potersi considerare imperfetta. Già questo farebbe riflettere sulle migliaia di automobilisti che prendono alla leggera accettare l’utilizzo di sistemi di guida autonoma notoriamente “incompleti”, pagando anche fior di quattrini (vedi Autopilot Tesla – optional a 7500 euro). E se ci pensiamo bene, non cambia poi così tanto l’impegno chiesto a entrambi. Uno sceglie di fare il collaudatore di auto a guida autonoma (viene pagato), l’altro compra un’auto nuova a guida (quasi) autonoma. Entrambi accettano delle condizioni (e responsabilità) tra cui, la consapevolezza di dover intervenire in caso di avaria del pilota automatico. Pensare di distrarsi anche un solo minuto al volante di un’auto a guida autonoma, oggi, è folle e rischioso.
LE AUTO A GUIDA AUTONOMA NON ANDRANNO IN TRIBUNALE
Il processo al collaudatore Uber (attualmente accusato, ma a piede libero come riporta la BBC) potrebbe rappresentare un punto di riferimento per le leggi sulla responsabilità del conducente su auto a guida autonoma. In questo caso, l’accusato si vede distratto a guardare una puntata di The Voice nelle registrazioni di sicurezza, mentre avrebbe dovuto vigilare. Ma a parte questo, è ciò che scrive la polizia dell’Arizona in un verbale nel 2018: “l’incidente era evitabile”, se il collaudatore fosse intervenuto. E’ anche per questo motivo – probabilmente – che Audi ha tirato i remi in barca sulla guida autonoma di livello 3 e Volvo rimanda l’appuntamento alla guida autonoma di livello 5. Di chi sarebbe la colpa se un’auto a guida autonoma di livello 4 (concepita per fermarsi in sicurezza in caso di avaria, ma ancora con sterzo e pedali), uccidesse qualcuno? Noi un’idea ce la siamo fatti…aspettando che siano leggi chiare a confermarla o smentirla.