

Tesla: in Germania è vietata la parola Autopilot
A member of the media test drives a Tesla Motors Inc. Model S car equipped with Autopilot in Palo Alto, California, U.S., on Wednesday, Oct. 14, 2015. Tesla Motors Inc. will begin rolling out the first version of its highly anticipated "autopilot" features to owners of its all-electric Model S sedan Thursday. Autopilot is a step toward the vision of autonomous or self-driving cars, and includes features like automatic lane changing and the ability of the Model S to parallel park for you. Photographer: David Paul Morris/Bloomberg via Getty Images
La Germania vieta a Tesla di usare informazioni fuorvianti sull’Autopilot. Ecco gli ultimi aggiornamenti e le polemiche sull’Autopilot dall’Europa a USA e Cina
L’Autopilot Tesla è da sempre circondato da uno sciame di commenti e colpi di scena, ma stavolta è la Germania a tenere banco, vietando riferimenti all’Autopilot. L’organo Antitrust ha infatti posto il veto sulle pubblicità Tesla in cui è usata la parola Autopilot e altri riferimenti alla guida autonoma. Facciamo il punto sulla vicenda controversa dell’Autopilot Tesla, definito sicuro per le autorità ma anche fuorviante per i clienti.
L’AUTOPILOT TESLA IN GERMANIA E GLI ANNUCNI DI MUSK
Le esternazioni di Elon Musk hanno la fama di raccogliere consensi e alimentare l’aura che circonda la Casa californiana. Lo fa tranquillamente su Twitter, nonostante l’ammonimento delle autorità, o in pubblico. E proprio a Shanghai Musk ha in questi giorni annunciato che Tesla è molto vicina alla Guida autonoma di livello 5. Una reazione alla posizione già nota del tribunale di Monaco? Oppure un diversivo per tranquillizzare i clienti cinesi dove Tesla spera di far crescere le vendite? Fatto sta che i clienti cinesi della Tesla Model 3 hanno già manifestato le prime lamentele proprio sull’Autopilot. Come riporta il quotidiano Nikkei, l’Autopilot delle prime Tesla Model 3 consegnate si basava su un hardware precedente rispetto a quello promesso dall’azienda. Ma torniamo alla decisione del tribunale che in Germania vieta riferimenti all’Autopilot nei claim.
PUBBLICITÀ “INGANNEVOLE” DELL’AUTOPILOT IN GERMANIA
La segnalazione è partita dal Wettbewerbszentrale, l’autorità che vigila sulla concorrenza sleale in Germania, equivalente al nostro Antitrust. Quindi la questione non ha nulla a che vedere con la sicurezza dell’Autopilot, quanto sulla possibilità che possa illudere i clienti tedeschi. In Germania, infatti, come nel resto dei Paesi UE, la guida autonoma di livello superiore al 2 non è regolamentata. Mentre come spiega Reuters, per il tribunale di Monaco Tesla lascerebbe credere che sulle strade tedesche l’Autopilot sia legale e anche disponibile (in realtà in fase Beta). Da qui la decisione di vietare qualsiasi riferimento all’Autopilot come “pieno potenziale di guida autonoma” e “pilota automatico compreso”.
L’AUTOPILOT AL CENTRO DELLE INDAGINI ANCHE NEGLI USA
I riferimenti all’Autopilot vietati in Germania sono finiti al centro delle polemiche e delle indagini più volte anche negli USA, dopo diversi incidenti mortali. Gli ultimi capitoli sull’Autopilot riguardano la rottura della collaborazione tra Tesla e l’NTSB (National Transportation Safety Board). Ma ancora prima l’NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration), ha confermato che l’Autopilot ha superato le verifiche di sicurezza, per poi smentire Musk. Per l’Autorità sulla sicurezza dei trasporti USA, non ci sarebbero dati a confermare che l’Autopilot riduce il rischio di incidenti stradali, tesi spinta dal numero 1 di Palo Alto (California).
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