Segnaletica stradale: come si dividono e cosa significano i cartelli

La segnaletica stradale è l’insieme di cartelli e indicazioni da rispettare per la sicurezza e la corretta circolazione delle auto. Ecco cosa c’è da sapere
Il significato della segnaletica stradale è uno dei primi insegnamenti che ci vengono impartiti a scuola guida. Ed è anche uno di quelli su cui siamo mediamente più preparati. Siamo infatti circondati da indicazioni e cartelli stradali e di conseguenza ne conosciamo il significato prima ancora di conseguire la patente. Pensiamo ad esempio ai segnali stradali sul divieto di accesso, sui limiti di velocità o sull’obbligo di svoltare a destra o a sinistra. Ma anche agli attraversamenti pedonali o alle strisce trasversali sulla corsia di percorrenza. Anche se possono sfuggirci i dettagli normativi del Codice della strada, l’indicazione di massima è facile da comprendere. Seppure con alcune modifiche, soprattutto legate alla proporzione degli elementi rappresentati, la stessa segnaletica stradale è utilizzata in decine di altri Paesi d’Europa e del mondo. Andiamo oltre ed esaminiamo cosa significano e come si dividono i segnali stradali.
COME SI DIVIDE LA SEGNALETICA STRADALE
Il punto di riferimento per conoscere il significato della segnaletica stradale è il Codice della Strada. L’articolo 38 individua 4 categorie che gli utenti della strada devono rispettare. Anche se “in difformità con le altre regole di circolazione”. Si tratta di:
– cartelli verticali;
– segnali orizzontali;
– indicazioni luminose;
– segnali e attrezzature complementari.
1. QUAL È LA SEGNALETICA STRADALE VERTICALE E IL SUO SIGNIFICATO
Quando si parla di segnaletica stradale verticale, il riferimento va ai più classici cartelli che sono piantati per terra e dunque posti in posizione eretta e ben visibile. A caratterizzarli è l’estrema varietà perché accanto a quelli di indicazione della direzione che suggeriscono la rotta da seguire, ci sono quelli di:
– pericolo;
– prescrizione.
I primi hanno di solito una forma triangolare con un vertice verso l’alto. Di regola sono posizionati a 150 metri dall’inizio del pericolo che segnalano. Alcuni esempi di pericoli per gli automobilisti sono la curva pericolosa (a destra o a sinistra) e la strada dissestata. I segnali di prescrizione sono altrettanto importanti per la corretta circolazione stradale. Si dividono a loro volta in segnali di:
– precedenza, come quello di inizio precedenza rappresentato da un triangolo con il vertice verso il basso, dai bordi rossi e lo sfondo bianco;
– divieto, generalmente di forma rotonda con sfondo bianco e bordo rosso, come il divieto di accesso o di sorpasso;
– obbligo, generalmente di forma rotonda con sfondo blu e simbolo bianco, come l’obbligo di svolta a destra o a sinistra.
2. QUAL È LA SEGNALETICA STRADALE ORIZZONTALE E IL SUO SIGNIFICATO
Per segnaletica stradale orizzontale si intende quella tracciata sulla strada. La sua importanza per la circolazione stradale è pari alla segnaletica verticale in quanto fornisce le prescrizioni da seguire. Alcuni esempi di segnali stradali orizzontali sono:
– strisce di delimitazione degli stalli di sosta;
– attraversamenti pedonali;
– strisce longitudinali;
– attraversamenti ciclabili;
– frecce direzionali;
– strisce trasversali;
– isole di traffico.
3. QUAL È LA SEGNALETICA STRADALE LUMINOSA E IL SUO SIGNIFICATO
La segnaletica stradale luminosa è immediatamente riconoscibile per la presenza delle luci che servono per catturare l’attenzione del guidatore. Può essere:
– di indicazione;
– di prescrizione.
A cui aggiungere la più nota segnaletica stradale luminosa ovvero i semafori. Questi ultimi possono a loro volta avere la funzione di disciplinare il traffico delle auto o dei pedoni agli incroci stradali. Ma anche la circolazione su una o più corsie. Si ricorda che il Codice della strada ammette la collocazione temporanea di segnali stradali, anche di tipo luminoso, per imporre prescrizioni in caso di emergenza, urgenza e necessità. Un esempio classico è l’installazione di lanterne semaforiche per il traffico automobilistico nel caso in cui sia presente nell’area di circolazione un cantiere di lavoro temporaneo.
4. QUALI SONO I SEGNALI E LE ATTREZZATURE COMPLEMENTARI
A completamento della segnaletica stradale ci sono i cartelli e le attrezzature complementari. Hanno una funzione ben precisa che è quella di segnalare il tracciato stradale in situazioni differenti dalla normalità ovvero dalla piena visibilità. Pensiamo ad esempio alla circolazione in corrispondenza di curve o ostacoli sulla carreggiata. Rientrano nella categoria di segnali e attrezzature complementari anche i dispositivi che impediscono la sosta o rallentano la velocità dei veicoli. In tutti i casi, come ammonisce il Codice della Strada, la segnaletica stradale deve essere sempre mantenuta in perfetta efficienza da parte degli enti o esercenti.