Multe stradali: l’aumento del 2023 sarà bloccato

Multe stradali: l’aumento del 2023 sarà bloccato

Evitata in extremis la stangata sulle multe stradali: nel 2023 l’importo delle sanzioni sarebbe dovuto aumentare di circa il 15% a causa dell'inflazione

 

Evitata in extremis la stangata sulle multe stradali: nel 2023 l’importo delle sanzioni sarebbe dovuto aumentare di circa il 15% a causa dell'inflazione

22 Novembre 2022 - 11:11

Dal 1° gennaio 2023 gli importi delle multe stradali sarebbero dovuti salire, e non di poco, andandosi ad aggiungere ai numerosi rincari in tanti altri settori. Tuttavia, anche a seguito di numerosi appelli giunti da vari fronti, il Governo e, nello specifico, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si sono mossi per evitare l’ennesimo aumento introducendo una norma ad hoc nella legge di Bilancio.

Aggiornamento del 22 novembre 2022 a seguito della pubblicazione della legge di Bilancio, approvata in Consiglio dei Ministri,  che dispone il ‘congelamento’ degli importi delle multe stradali in previsione dell’aumento del 2023.

MULTE STRADALI: AUMENTO 2023 A CAUSA DELL’INFLAZIONE

Ma perché l’importo delle multe stradali era destinato a salire nel 2023? Perché l’indice Istat su base biennale è segnalato attualmente in forte aumento a causa dell’inflazione (+14,9% nell’ultima rilevazione di ottobre) e confermando la maggiorazione fino al 1° dicembre, cosa assai probabile, avrebbe determinato in automatico l’incremento delle sanzioni amministrative pecuniarie per le infrazioni stradali.

COME FUNZIONA L’AGGIORNAMENTO BIENNALE DELL’IMPORTO DELLE MULTE STRADALI

Ricordiamo infatti che secondo l’articolo 195 comma 3 del Codice della Strada, “la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti. All’uopo, entro il 1° dicembre di ogni biennio, il Ministro della Giustizia, di concerto con i Ministri dell’Economia e delle Finanze, e delle Infrastrutture e dei Trasporti, fissa, seguendo i criteri di cui sopra, i nuovi limiti delle sanzioni amministrative pecuniarie, che si applicano dal 1° gennaio dell’anno successivo”. Riassumendo: gli importi delle multe stradali vengono aggiornati ogni 2 anni in base all’indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) calcolato sul biennio precedente, prendendo come riferimento l’ultimo dato disponibile al 1° dicembre.

Multe stradali 2023

MULTE STRADALI: COSA POTEVA CAMBIARE DAL 1° GENNAIO 2023

I conti quindi li avremmo fatti a dicembre 2022 ma, come detto, prendendo in esame i dati di ottobre c’era già poco da stare allegri: il mese scorso, infatti, a causa dell’inflazione galoppante (e che non accenna a fermarsi) l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del +3,3% rispetto al mese precedente, del +11,5% rispetto allo stesso mese dell’anno prima e del +14,9% rispetto allo stesso mese di due anni prima . Il trend è lo stesso da mesi e non c’è nessun segnale di un’inversione di tendenza, anzi è probabile che il mese prossimo l’inflazione aumenterà ulteriormente.

Pertanto al momento di calcolare a dicembre l’esatta percentuale di aumento dell’indice FOI su base biennale per aggiornare gli importi delle multe da applicarsi dal 1° gennaio 2023, come richiede l’art. 195 comma 3 CdS, salvo improbabili stravolgimenti ci saremmo trovati di fronte un aumento di circa il 15%. E pensare che nel 2021, per la prima volta dopo 25 anni, si era registrata una leggera diminuzione

PAGAMENTO MULTE 2023: I NUOVI IMPORTI POTENZIALI

Significa quindi, per fare qualche esempio, che la multa per un semplice divieto di sosta sarebbe passata dagli attuali 42 euro a circa 48 euro, l’uso del cellulare alla guida da 165 euro a 190euro, medesimo importo previsto per il superamento dei limiti di velocità tra i 10 e i 40 km/h, mentre la stessa violazione della fascia tra i 40 e i 60 km/h sarebbe andata da 543 euro a 624 euro e un accesso abusivo alle Ztl o il transito non autorizzato su una corsia riservata al trasporto pubblico da 83 euro a 95 euro.

MULTE STRADALI 2023: IL GOVERNO STOPPA L’AUMENTO

Peggio per chi infrange le norme del codice stradale, osserverà qualcuno. Bisogna però considerare che una défaillance può capitare anche ai migliori guidatori (basta una banale distrazione per parcheggiare in divieto di sosta o per superare leggermente i limiti di velocità), e in un momento storico così difficile per aziende e famiglie si è pensato che non fosse il caso di introdurre altri aumenti. Lo ha suggerito perfino l’ASAPS, l’associazione della Polizia stradale (ossia quelli che fanno le multe), che da mesi chiedeva alle forze politiche di bloccare la ‘stangata’ delle multe almeno per il biennio 2023-2024 in attesa di tempi migliori per la nostra economia.

E a quanto pare l’appello è giunto a destinazione perché il disegno di legge Bilancio contiene una norma specifica che ‘congela’ gli aumenti automatici delle multe in arrivo dal 1° gennaio 2023. L’articolo 83 del ddl, titolato ‘Sospensioneaggiornamento biennale sanzioni amministrative Codice della Strada’, prevede infatti che:

in considerazione dell’eccezionalità della situazione economica, a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, per gli anni 2023 e 2024, è sospeso l’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, prevista dall’articolo 195 comma 3 del Codice della Strada”.

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