Multe autovelox: dopo 10 anni arriva il Decreto su come impiegarle

Con l'approvazione, dopo 10 anni, del decreto attuativo che rende effettiva la legge, gli enti locali devono d'ora in poi spiegare come utilizzano i proventi delle multe con autovelox
Un provvedimento atteso da ben 10 anni e che adesso, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, vede finalmente la luce. Parliamo del decreto attuativo della Legge n. 120 del 2010 riguardante le “Disposizioni in materia di destinazione dei proventi delle sanzioni a seguito dell’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità”, che obbliga gli enti locali a rendicontare in modo puntuale l’impiego delle risorse derivanti dalle sanzioni inflitte a chi viola i suddetti limiti, così come previsto dal Codice della Strada. Un iter indubbiamente molto (troppo) lungo ma che, come ricorda anche l’ASAPS, dovrebbe portare a una maggiore trasparenza su quanto Comuni e Province realizzano annualmente con le risorse in entrata nel bilancio annuale.
PROVENTI MULTE AUTOVELOX: COSA PREVEDE IL CODICE DELLA STRADA
La già citata Legge n. 120 del 2010 ha modificato gli articoli 142 e 208 CdS predisponendo tra le altre cose (142 comma 12-bis) che i proventi delle sanzioni derivanti dall’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità, attraverso l’impiego di apparecchi, dispositivi o mezzi tecnici di controllo anche a distanza, vengano attribuiti, in misura pari al 50% ciascuno, all’ente proprietario della strada su cui è stato effettuato l’accertamento e all’ente da cui dipende l’organo accertatore, escludendo da tale provvedimento le sole strade in concessione (p.es. le autostrade). Inoltre gli enti devono destinare i proventi delle multe con l’autovelox alla realizzazione di interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali (142 12-ter), e trasmettere al MIT una dettagliata relazione sull’uso dei proventi entro il 31 maggio di ogni anno (142 12-quater).
MULTE AUTOVELOX: DOPO 10 ANNI ECCO IL DECRETO
Peccato però che la legge sia rimasta in una sorta di limbo per 10 anni, mancando, a causa di innumerevoli problemi e ritardi, un decreto attuativo che la rendesse effettiva. E così molti Comuni e Province, non tutti per fortuna, hanno continuato a gestire ‘allegramente’ i proventi delle multe, destinandoli a finalità diverse (di solito per coprire buchi di bilancio) dalla manutenzione e dalla messa in sicurezza delle strade. Adesso però il decreto, emanato il 30 dicembre 2019 e pubblicato in G.U. lo scorso 20 febbraio 2020, è diventato realtà e già da quest’anno gli enti locali saranno chiamati a spiegare per filo e per segno come hanno impiegato le ingenti somme derivanti dalle multe. Utilizzando un apposito modello (Scarica PDF in basso), da trasmettere poi al Ministero, su cui riporteranno l’esatta destinazione dei proventi delle sanzioni, suddivisi per tipologia di intervento.
PROVENTI MULTE AUTOVELOX: OBBLIGHI DI COMUNI E PROVINCE
Il decreto attuativo recante “Disposizioni in materia di destinazione dei proventi delle sanzioni a seguito dell’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità” si può leggere integralmente qui. In questa sede ci limitiamo a ricordare che gli enti locali devono trasmettere per via informatica al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Ministero dell’Interno, entro e non oltre la data del 31 maggio di ogni anno, un rapporto relativo al periodo intercorrente tra il 1° gennaio e il 31 dicembre dell’anno precedente in cui indicare i dati relativi ai proventi di propria spettanza. Tra le altre cose la relazione deve riportare l’entità dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie e le informazioni dettagliate relative alla loro destinazione.