Auto incastrata in una strada stretta: chi paga i danni?

Nell'ipotesi di un'auto incastrata in una strada stretta: chi paga i danni subiti dalla vettura durante le manovre per liberarsi?
Non è una situazione così rara: un’auto si avventura nelle viuzze di un paesino ma a causa delle strade molto strette rimane incastrata, riuscendo faticosamente a liberarsi soltanto dopo aver effettuato un’infinità di manovre, ma rimediando uno o più ‘ricordini’ su specchietti e carrozzeria. Ecco, in questi casi si può avere un risarcimento? Chi paga i danni subiti da un’auto incastrata in una strada stretta? Proviamo a fare chiarezza.
INCIDENTE DA SOLO E ASSICURAZIONE RC AUTO
Tutti i veicoli sono coperti da assicurazione RC auto, tuttavia la polizza obbligatoria non risarcisce i sinistri avvenuti per colpa dell’assicurato e neanche quelli capitati all’assicurato ma non per colpa di un altro automobilista. Significa, in altri termini, che se l’incidente non è causato da un’altra vettura ma da una disattenzione del conducente o da una insidia stradale, l’assicurazione non paga. Nell’ipotesi dell’insidia stradale (come una buca sull’asfalto) si può comunque ottenere un risarcimento dall’ente proprietario o gestore della strada, qualora si riesca a dimostrare la responsabilità di quest’ultimo.
AUTO INCASTRATA IN STRADA STRETTA: SI PUÒ CHIEDERE UN RISARCIMENTO?
Pertanto, nel caso di un’auto danneggiata dopo essere rimasta incastrata nelle vie strette di un paese, per capire se sia possibile ricevere un risarcimento occorre verificare eventuali responsabilità del proprietario della strada. Ad esempio: avrebbe dovuto segnalare l’impossibilità di percorrere in auto quelle stradine (o che potevano percorrerle solo vetture di piccole dimensioni) ponendo appositi cartelli di avvertimento? Un’omissione di questo tipo può configurare la violazione dell’articolo 14 del Codice della Strada, che obbliga gli enti proprietari o gestori a garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione mediante apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta?
AUTO INCASTRATA: PERCHÉ È DIFFICILE OTTENERE UN INDENNIZZO
In realtà l’orientamento della giurisprudenza non sembra particolarmente favorevole a questa tesi, ritenendo invece che la guida imprudente sia da considerarsi la maggior causa delle collisioni, pur non negando possibili mancanze della pubblica amministrazione. Solo che per attribuire una qualsivoglia responsabilità al proprietario della strada il conducente deve dimostrare con assoluta certezza di esser stato prudente e di non aver potuto prevedere il pericolo. Viceversa, nell’ipotesi in oggetto, recenti sentenze della Cassazione hanno confermato che chi resta incastrato con la propria vettura in una strada stretta non può addossare particolari colpe al proprietario/gestore, anche in assenza di specifici cartelli. Dinanzi a un dedalo di stradine e viuzze, infatti, l’automobilista, specie se a bordo di un mezzo di grosse dimensioni come un suv, deve intuire da solo di non poterle percorrere senza l’incognita di restare bloccato.
Chi decide dunque di inoltrarvisi lo fa a suo rischio e pericolo, commettendo una palese imprudenza, e non può pretendere nessun indennizzo se ha graffiato la macchina facendo delle manovre rischiose.