Conducente vs passeggero: come cambia la percezione del rischio

Conducente vs passeggero: come cambia la percezione del rischio

Preferisci stare al volante o al posto del passeggero? Ecco come influisce la capacità di percepire il rischio e l’attitudine al controllo

20 Gennaio 2023 - 08:30

L’analisi di numerosi incidenti dimostra che i conducenti non hanno sempre una corretta percezione dei rischi ai quali si espongono. Appare chiaro che certi tratti caratteriali o certe situazioni possono indurre a sottovalutare il pericolo.  A commettere errori. È importante quindi, per la sicurezza di tutti, che ognuno di noi si abitui a sviluppare una percezione del pericolo sempre più sensibile. La chiave sta nell’anticipare le situazioni potenzialmente pericolose, vederle prima ancora che accadano. Anche quando l’istinto ci porta a pensare che non ci sia nulla di cui preoccuparsi. Necessitiamo perciò di apprendimento e allenamento di specifiche competenze per poter realmente affermare di “guidare in sicurezza”.

PERCHÉ NON PERCEPIAMO CORRETTAMENTE IL RISCHIO?

Un problema molto rilevante, per il rischio di incidenti stradali, è quello della sovrastima delle proprie abilità. Spesso, infatti, si confonde quella che è la semplice abilità di manovrare il veicolo con la capacità di guidarlo in sicurezza. Diversi studi di psicologia del traffico evidenziano, infatti, come la maggior parte dei conducenti, in ogni fascia d’età ma in particolare giovani e anziani, sia portata a sottostimare il proprio livello di rischio e a sovrastimare la propria abilità alla guida ritenendola superiore alla media. Si è meno motivati ad adottare comportamenti di prevenzione del rischio (rispetto dei limiti di velocità o uso delle cinture di sicurezza ad esempio) e ci si espone ad un maggior rischio di incidenti. Il fattore più importante per gestire responsabilmente il rischio dei propri comportamenti alla guida è costituito dall’accettazione della propria vulnerabilità.

EMOZIONI AL VOLANTE: COSA NE PENSA IL PASSEGGERO?

Il rischio faccia parte della nostra vita quotidiana. Ma il modo in cui lo percepiamo e lo valutiamo è variabile, in quanto può essere influenzato dalla nostra situazione emotiva. Se ci troviamo al volante di un’auto, e decidiamo di sorpassare in condizioni di visibilità insufficiente, siamo sicuramente pronti ad accettarne i rischi. Se fossimo viceversa nel sedile del passeggero, e quindi meno influenti sul corso degli avvenimenti, potremmo giustamente stimare la situazione più critica di quanto pensa il guidatore. Alcuni studi hanno permesso di mettere in relazione il grado di accettazione del rischio con la possibilità di controllo della situazione posseduta da un individuo. Il passeggero di un’automobile accetta malvolentieri che altri si assumano dei rischi al suo posto. Sembra dunque che il livello di rischio che siamo disposti ad accettare in una situazione dipenda direttamente dalla nostra possibilità di influire sugli eventi.

PERCEZIONE DEL RISCHIO: QUALI FATTORI LA INFLUENZANO?

Se come passeggero sappiamo valutare prima e meglio un potenziale pericolo, cosa succede quando ci troviamo al volante? Tre possono essere i fattori che influenzano la nostra percezione del rischio:

  • un lungo periodo senza incidenti: più a lungo le cose vanno bene, senza incidenti, e meno diveniamo coscienti dei pericoli connessi con la nostra attività;
  • la fascinazione dell’obiettivo: Non riusciamo più a vedere gli ostacoli, i rischi vengono ignorati. La forza d’attrazione è spesso proporzionale a quella della motivazione che ci spinge verso l’obiettivo (ad es. non tornare a casa troppo tardi);
  • la sindrome del “seguire il leader”: ovvero la fiducia cieca nella persona che ci precede o che è molto più esperta di noi. Come quella volta che abbiamo viaggiato, nella nebbia, sull’autostrada ben al di sopra dei limiti in un flusso continuo di auto? Rassicurati dall’idea che, dal momento che tutti facevano così, non era poi troppo pericoloso. Questa sensazione di sicurezza è estremamente fallace.

STRATEGIE EFFICACI PER UNA CORRETTA PERCEZIONE DEL RISCHIO

Il segreto per anticipare un pericolo è approcciare in modo prudente e coscienzioso alla guida. Ecco qualche forse banale, ma spesso dimenticato, consiglio per guidare in sicurezza:

  • rallentare sempre ad un incrocio, anche se si ha la precedenza;
  • quando si passa con il verde, controllare sempre che gli altri stiano rispettando il semaforo;
  • mantenere una distanza di sicurezza ampia, controllando sempre che la mantenga anche il veicolo dietro di noi;
  • quando si esce da un incrocio, guardare sempre due volte sia a destra che a sinistra. Questa piccola accortezza può salvare la vita;
  • non guardare solo il veicolo che ci precede, ma pensare anche a quelli più lontani per anticipare una loro eventuale frenata.

Contributo a cura di Marianna Martini – Psicologa del Traffico

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