Incentivi auto 2025, ultime notizie: nuovo click day il 22 dicembre?
Tornano gli incentivi auto 2025 con rottamazione: leggi le ultime notizie con tutte le informazioni per richiedere e prenotare il bonus e le ipotesi sul nuovo click day
Tornano gli incentivi auto 2025 con rottamazione: leggi le ultime notizie con tutte le informazioni per richiedere e prenotare il bonus e le ipotesi sul nuovo click day
Quali sono le ultime notizie sugli incentivi auto 2025? Come è noto, lo scorso ottobre i bonus sono ‘andati a ruba’ in poche ore, tuttavia, come da regolamento, i beneficiari avevano un mese di tempo per validare il voucher in una concessionaria, pena la perdita del contributo. In effetti non tutti ce l’hanno fatta (o magari hanno rinunciato) e circa 10.000 bonus su oltre 50.000 erogati sono tornati a disposizione tra il 22 e il 23 novembre, andando presto esauriti. Eppure non è affatto detto che gli incentivi auto siano davvero terminati: la regola della validazione del voucher entro 30 giorni resta infatti sempre valida, per cui se i nuovi beneficiari non lo valideranno nei termini previsti, i fondi avanzati torneranno disponibili per un terzo click day. Ma quando? Presumibilmente il 22 dicembre 2025 o al massimo il 23, salvo diverse disposizioni del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE). Continuando a leggere trovi la guida completa sugli incentivi statali così come regolati dal decreto MASE 8 agosto 2025 e le ultimissime novità sul possibile click day di dicembre.
- Quanti soldi ci sono per gli incentivi auto 2025?
- Quali auto rientrano nella rottamazione 2025?
- Requisiti per i soggetti privati
- Requisiti per le microimprese
- Come richiedere l’incentivo auto 2025?
- Cosa fare dopo aver generato il bonus?
INCENTIVI AUTO 2025: FONDI PNRR SPOSTATI DALLE COLONNINE AGLI INCENTIVI
Come è noto, l’ipotesi incentivi auto 2025 in Italia sembrava definitivamente tramontata, almeno nel breve o medio periodo, ma poi è tornata prepotentemente d’attualità a seguito della volontà del Governo di spostare circa 600 milioni di fondi PNRR originariamente destinati alle colonnine a una nuova campagna di incentivi auto. La proposta di revisione è stata inviata alla Commissione europea il 21 marzo scorso, sebbene la Cabina di regia a Palazzo Chigi l’abbia poi approvata nella sua veste definitiva solo a fine maggio, e a fine giugno l’Ecofin, il Consiglio Economia e Finanza dell’UE, ha autorizzato il cambio d’uso dei fondi, permettendo al Governo di proseguire nella completa attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nel conseguimento degli obiettivi inseriti nelle ultime tre rate.
Nell’ambito della revisione tecnica, oltre alle modifiche per sopravvenute circostanze oggettive e a correzioni formali, sono stati implementati gli investimenti per lo sviluppo dell’economia circolare dei rifiuti e, appunto, per incentivare l’acquisto di automobili a basso impatto ambientale per un importo complessivo pari a 1,2 miliardi di euro (di cui circa 600 milioni per gli incentivi).
NUOVI INCENTIVI AUTO 2025 CON ROTTAMAZIONE: I DETTAGLI DEL PROVVEDIMENTO
Il nuovo piano per rottamare decine di migliaia di vecchie vetture inquinanti è dunque finanziato dai 597 milioni di euro risparmiati per il mancato raggiungimento degli obiettivi relativi alle infrastrutture di ricarica elettrica (il bando originario prevedeva di installare oltre 20 mila punti di ricarica entro il 2026, ma non ci ha partecipato quasi nessuno e altri si sono successivamente sfilati).
Nelle intenzioni dell’Esecutivo, i contributi si concentreranno nelle aree urbane funzionali (città oltre i 50.000 abitanti e area di pendolarismo) e incentiveranno l’addio ai veicoli privati con motore termico in cambio di veicoli a zero emissioni, con incentivi destinati alle famiglie a basso reddito e alle microimprese.
Riassumendo, i nuovi incentivi 2025 con rottamazione funzionano così:
- per l’acquisto di auto private elettriche (categoria M1) nuove di fabbrica il contributo ammonta a 11.000 euro per ISEE fino a 30.000 euro e di 9.000 euro per ISEE da 30.001 a 40.000 euro, con rottamazione obbligatoria di un veicolo termico fino a Euro 5.
- Invece per i veicoli commerciali elettrici (categorie N1 e N2) nuovi di fabbrica il contributo è pari al 30% del valore del nuovo veicolo elettrico ma con un limite massimo di 20.000 euro per ogni veicolo acquistato.
Con questo nuovo programma di incentivi auto elettriche 2025 il Governo stima di sostituire, entro il 30 giugno 2026, oltre 50 mila vetture inquinanti con altrettante vetture elettriche. A questo proposito scopriamo 5 modelli elettrici che si possono acquistare a meno di 10.000 euro grazie agli incentivi.

INCENTIVI STATALI 2025: I REQUISITI PER I SOGGETTI PRIVATI
Gli incentivi statali 2025 per l’acquisto di auto elettriche sono indubbiamente interessanti ma hanno diversi vincoli che limitano l’accesso ai soli beneficiari che rispettano tutte le condizioni richieste. Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti per i soggetti privati, più avanti ci occuperemo anche delle microimprese.
- Rottamazione obbligatoria: per beneficiare degli incentivi è necessario rottamare un veicolo fino a Euro 5 appartenente alla stessa categoria della vettura acquistata (cioè auto con auto). L’autovettura da rottamare dev’essere intestata da almeno 6 mesi alla persona che richiede il bonus.
- ISEE: l’Indicatore della situazione economica del nucleo familiare del richiedente il bonus non può superare la soglia di 40.000 euro. Come già anticipato, se l’ISEE è sotto i 30.000 euro si può avere uno sconto di 11.000 euro, se l’ISEE è tra 30.001 e 40.000 euro lo sconto ammonta a 9.000 euro. Come calcolare l’ISEE.
- Aree urbane funzionali: sono ammessi agli incentivi solo i soggetti privati che risiedono nei Comuni appartenenti alle cosiddette aree urbane funzionali. Qui spieghiamo cosa sono e tutti i Comuni che ne fanno parte.
- Prezzo dell’auto: il prezzo di listino dell’auto elettrica che si acquista con gli incentivi non può superare l’importo di 35.000 euro, IVA e optional esclusi. Con l’aggiunta dell’IVA al 22% l’importo sale a 42.700 euro. L’aggiunta di eventuali optional non incide sulla soglia limite. Tenuto conto di questi limiti, riportiamo l’elenco completo delle auto elettriche che si possono comprare con gli incentivi e la lista delle BEV escluse dal beneficio.
Altre cose da sapere: il bonus è riconosciuto per l’acquisto di un solo veicolo, il quale deve essere intestato al soggetto beneficiario del contributo statale e la proprietà deve essere mantenuta per almeno 24 mesi. Il soggetto privato che procede alla prenotazione del bonus può generare il voucher con lo sconto a proprio favore oppure a beneficio di un altro componente maggiorenne appartenente al suo stesso nucleo familiare.
INCENTIVI STATALI 2025: I REQUISITI PER LE MICROIMPRESE
Come è noto, anche le microimprese, come vengono definite quelle con meno di 10 dipendenti e che realizzano un fatturato o un bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro, possono richiedere gli incentivi auto 2025. Per le microimprese abbiamo realizzato una guida a parte alla quale vi rimandiamo per tutti i dettagli, in quest’ambito ci limitiamo solamente a riportare i requisiti richiesti.
- Rottamazione obbligatoria: anche nel caso delle microimprese per beneficiare degli incentivi occorre rottamare un veicolo fino a Euro 5 appartenente alla stessa categoria della vettura acquistata (per esempio veicolo commerciale con veicolo commerciale). Il veicolo da rottamare dev’essere intestato da almeno 6 mesi al titolare della microimpresa che richiede il bonus.
- Aree urbane funzionali: sono ammesse agli incentivi solo le microimprese con sede legale nei Comuni appartenenti alle cosiddette aree urbane funzionali.
Altre cose da sapere: le microimprese possono acquistare con gli incentivi fino a un massimo di due veicoli nuovi commerciali elettrici di categoria N1 o N2 che devono essere intestati al soggetto beneficiario del contributo (titolare della microimpresa) e la proprietà deve essere mantenuta per almeno 24 mesi. Ogni microimpresa ha diritto a un massimo di due bonus.
COME RICHIEDERE IL BONUS IN CASO DI NUOVO CLICK DAY
A differenza delle precedenti edizioni dell’Ecobonus statale, nel 2025 c’è un importante novità: lo sconto non viene più applicato in automatico dal rivenditore dell’auto, ma il soggetto interessato (privato o microimpresa) deve personalmente generare il bonus che gli consentirà di ottenere lo sconto in concessionaria.
Pertanto, quando i voucher non ancora validati dopo la prima tornata e la seconda tornata delle richieste torneranno a disposizione, sarà possibile generare e scaricare il bonus (forse dal 22 dicembre 2025, data da confermare) tramite la piattaforma informatica messa a disposizione dal MASE, raggiungibile all’indirizzo web www.bonusveicolielettrici.mase.gov.it. La piattaforma contiene anche l’elenco dei rivenditori (concessionari) che hanno aderito agli incentivi auto 2025.
Per accedere alla piattaforma del ministero, gli interessati devono sempre munirsi di credenziali SPID o CIE. Una volta dentro gli sarà chiesto di compilare i dati richiesti con una procedura abbastanza semplice, dopodiché sarà possibile generare e scaricare il voucher del bonus con cui presentarsi in concessionaria per ottenere lo sconto. Importante: come ripetuto più volte, il voucher va validato in concessionaria entro 30 giorni dalla sua generazione, altrimenti viene annullato. Qui abbiamo spiegato passo per passo come richiedere gli incentivi auto 2025 sulla piattaforma del MASE, anche mediante la pubblicazione di un video tutorial del ministero che riproponiamo di seguito. Il seguente video riguarda le richieste effettuate dai soggetti privati, per quelle delle microimprese usate la nostra apposita guida.
INCENTIVI AUTO 2025: COSA FARE DOPO AVER GENERATO IL VOUCHER DEL BONUS
Abbiamo già anticipato che dopo aver generato il bonus sulla piattaforma del MASE, entro 30 giorni (e comunque non oltre il 30 giugno 2026, data di chiusura dell’iniziativa) bisogna recarsi in concessionaria per validare il voucher e iniziare la procedura d’acquisto del veicolo, usufruendo dello sconto applicato. Trascorso il termine dei 30 giorni, il bonus viene annullato e l’importo riversato nel plafond disponibile. Tuttavia il soggetto che non ha rispettato la scadenza può tornare sulla piattaforma per richiedere un altro bonus (se ci sono ancora fondi).
Ai fini della validazione del bonus, contestualmente alla sottoscrizione del documento comprovante l’acquisto del veicolo, i rivenditori (sempre entro il medesimo limite di 30 giorni) devono inserire nella piattaforma informatica del MASE il codice del voucher, il costo del veicolo, il corrispondente importo afferente all’IVA e l’indicazione dell’importo versato da parte del beneficiario a titolo di acconto. Il bonus non può essere utilizzato ai fini dell’acconto.
I rivenditori saranno rimborsati dello sconto applicato agli acquirenti dei veicoli direttamente dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Importante: il beneficiario deve consegnare il veicolo da rottamare al rivenditore contestualmente alla consegna del veicolo nuovo.
I rivenditori da parte loro, entro 30 giorni dalla data di consegna al cliente del veicolo nuovo, pena il non riconoscimento del bonus, hanno l’obbligo di consegnare il veicolo usato a un demolitore, che lo prende in carico, e di provvedere direttamente, anche avvalendosi del demolitore stesso, alla richiesta di cancellazione per demolizione nelle sedi preposte. L’esercente deve inserire in piattaforma la data di consegna del veicolo nuovo e quella della rottamazione del veicolo termico.
I veicoli usati dati in rottamazione non possono in nessun caso essere rimessi in circolazione e devono essere consegnati dal rivenditore, anche per il tramite delle case costruttrici, ai centri di raccolta appositamente autorizzati, eventualmente convenzionati con le stesse case costruttrici, al fine della messa in sicurezza, della demolizione, del recupero di materiali e della rottamazione.