Be Charge cancella i piani tariffari e dimezza le colonnine PNRR

Be Charge cancella i piani tariffari e dimezza le colonnine PNRR

Settimana complicata per Be Charge che cancella i piani tariffari e dimezza le colonnine del bando PNRR. Cosa sta succedendo?

24 Aprile 2024 - 16:45

Settimana ricca di novità per Be Charge, l’operatore di colonnine di ricarica controllato da Eni Plenitude, e non propriamente positive. Prima ha cancellato tutti i piani tariffari, lasciando solamente le tariffe a consumo che sono meno vantaggiose. E poi ha comunicato che installerà meno della metà delle colonnine fast urbane che si era aggiudicata con il bando (e i soldi) del PNRR. Decisioni che sembrano mettere in dubbio la volontà dell’azienda di insistere con questo business…

BE CHARGE: STOP AI PIANI TARIFFARI, SI RICARICA SOLO A CONSUMO

Nel messaggio inviato ai (delusissimi) clienti Be Charge ha comunicato dal 27 maggio 2024 non sarà più possibile acquistare o rinnovare i piani tariffari Be Start, Be Medium e Be Premium, e rimarranno in vigore solo le tariffe a consumo. Non è una buona notizia per gli utenti perché questi ‘pacchetti’ consentivano ai clienti che fanno un certo numero di km di fruire di tariffe più convenienti rispetti al pay-per-use. Ad esempio con Be Start pagando 9,90 euro al mese si aveva uno sconto del 20%, con Be Medium a fronte di un fisso di 13 euro lo sconto saliva al 30%, e con Be Premium versando 19 euro al mese si fruiva di una riduzione del 40%. Dal 27 maggio, invece, si pagherà solamente a consumo:

  • ricarica in corrente alternata (AC) fino a 22 kW: 0,65 euro/kWh
  • ricarica fast in corrente continua (DC) fino a 99 kW: 0,85 euro/kWh
  • ricarica fast+ in corrente continua (DC) fino a 149 kW: 0,90 euro/kWh
  • ricarica ultrafast in corrente continua (DC) oltre i 150 kW: 0,95 euro/kWh.

Ovviamente, dal giorno della loro cancellazione, i piani tariffari non contribuiranno più al programma fedeltà Be Together.

Be Charge ha modificato anche le tariffe per chi occupa le colonnine una volta terminata la ricarica: Quick (AC fino a 22kW): 0,12 euro/minuto; Fast (DC fino a 75kW): 0,20 euro/minuto; Fast+ e Ultrafast (DC oltre i 75kW): 0,30 euro/minuto.

Be Charge cancella i piani tariffari

BE CHARGE INSTALLERÀ SOLO LA METÀ DELLE COLONNINE PNRR

Come se non bastasse, dopo meno di 48 ore Be Charge ha annunciato che installerà meno della metà delle colonnine fast urbane finanziate dal PNRR. Come forse qualcuno ricorderà, l’operatore di Eni si era aggiudicato i fondi per installare 2.738 stazioni di ricarica sulle 4.700 messe a bando, più di tutti gli altri partecipanti. Ora il parziale dietrofront con l’annuncio che ne realizzerà solo una parte: 1.063. In particolare Be Charge ha rinunciato al beneficio per gli ambiti Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna A, Friuli-Venezia Giulia, Lazio A, Piemonte B, Puglia B, Toscana A, Toscana B e Veneto B.

Purtroppo, quasi certamente, le rimanenti 1.665 colonnine lasciate da Be Charge andranno perse in quanto non potranno essere riassegnate al secondo classificato del bando del PNRR, Enel X Way, che essendo già titolare di 1.865 progetti se ne aggiungesse 1.665 supererebbe la soglia del 30% del totale, cosa non permessa dal bando. E non ci sono neppure i tempi per indire una nuova gara, perché i lavori di questo bando vanno ultimati entro il 2024.

COLONNINE DI RICARICA: A RISCHIO ANCHE IL NUOVO BANDO DEL PNRR

Le brutte notizie per chi sogna di estendere l’infrastruttura di ricarica per auto elettriche a uso pubblico non finiscono qui. Come segnala Vaielettrico.it, è a forte rischio anche il nuovo bando che dovrebbe assegnare i fondi rimanenti per le stazioni extraurbane, visto che il primo è andato deserto. Parliamo di ben 149 milioni, più quelli rimanenti dell’intera dotazione del PNRR, ossia 715 milioni in tutto. Tutti gli operatori attendono da mesi questo bando che però stenta a partire per imprecisati intoppi burocratici. Anche in questo caso i tempi non sono infiniti perché l’intero ammontare va speso entro il 2026, cioè dopodomani.

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