Bollo auto: chi deve pagare in caso di vendita del veicolo

Bollo auto: chi deve pagare in caso di vendita del veicolo

Domanda importante sul bollo auto: chi deve pagare in caso di vendita del veicolo? Leggi le risposte in base alle diverse possibilità

8 Giugno 2022 - 09:06

Il bollo auto è una tassa automobilistica dovuta allo Stato ogni anno per il fatto di essere in possesso di un’autovettura iscritta al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). La scadenza del pagamento fa riferimento al mese in cui è stata immatricolata l’auto. La legge prevede che il bollo auto debba essere pagato dal proprietario del veicolo, ma cosa succede nel caso in cui l’auto sia stata appena venduta? Chi deve farsi carico della tassa?

COME SI CALCOLA IL BOLLO AUTO

L’importo che bisogna versare nelle casse dello Stato per il pagamento del bollo auto deve essere calcolato in funzione delle caratteristiche del veicolo e della Regione di residenza del proprietario. Può accadere, infatti, che dopo una compravendita ci sia una differenza sostanziale nell’importo da corrispondere qualora il nuovo proprietario risieda in una regione differente da quella del vecchio.

Per poter conoscere con esattezza l’importo dovuto dopo la vendita, è necessario consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate oppure il sito dell’ACI e quindi accedere al relativo servizio che permette di calcolare il bollo o il superbollo a seconda della tipologia di auto. Il calcolo va effettuato rispetto alla potenza del motore del veicolo, facendo riferimento al numero di kW riportato sul libretto di circolazione.

Per conoscere l’importo esatto è comunque sufficiente inserire negli appositi tool presenti sui siti dell’Agenzia delle Entrate e dell’ACI il numero di targa del veicolo. Tra l’altro va ricordato che, per incentivare l’acquisto di auto più sostenibili, lo Stato prevede dei costi differenti a seconda della classe ambientale (Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3 e via dicendo).

CHI DEVE PAGARE IL BOLLO AUTO IN CASO DI VENDITA

La normativa stabilisce che il bollo auto deve essere pagato entro la fine del mese in cui è avvenuta l’immatricolazione dell’auto ogni anno. Inoltre, esso è a carico del proprietario in quanto si tratta di una tassa di possesso. Una situazione chiara, che però potrebbe originare fraintendimenti e problematiche nel momento in cui il proprietario decida di vendere il veicolo e quindi proceda con il classico passaggio di proprietà (che deve essere gestito presso un’agenzia specializzata oppure presso l’ufficio della Motorizzazione Civile).

Di fatto, quando viene ufficializzato il passaggio di proprietà, si effettua il trasferimento di tutti i diritti, e anche dei doveri, sul mezzo di trasporto in oggetto, compreso il pagamento delle tasse. Quindi il nuovo proprietario deve occuparsi del pagamento del bollo dell’auto.

Questo significa che a fare da spartiacque è la data di scadenza per il pagamento del bollo. In pratica, se il bollo è scaduto precedentemente alla vendita, allora certamente il proprietario avrà già provveduto al pagamento o comunque dovrà farsene carico, quindi per l’acquirente non ci saranno problemi in tal senso. Se invece la scadenza è successiva al trasferimento di proprietà, allora il nuovo proprietario dovrà occuparsene rispettando le tempistiche.

Bollo auto chi deve pagare

COSA SUCCEDE SE IL BOLLO È SCADUTO

Se al momento del passaggio di proprietà il bollo risulta scaduto o, peggio ancora, il vecchio proprietario ha omesso il pagamento negli anni precedenti, allora ne deve rispondere esclusivamente quest’ultimo. La legge si andrà a rivalere nei confronti del vecchio proprietario, il quale verrà ritenuto responsabile del mancato pagamento e dovrà provvedere a saldare l’importo del bollo e le more previste.

CHI PAGA SE L’ACQUISTO DELL’AUTO AVVIENE IN CONCESSIONARIA

È stato chiarito che, per quanto riguarda la gestione del pagamento del bollo auto, nella compravendita tra privati a fare da spartiacque è la data in cui è fissata la scadenza.

Ma cosa succede se invece l’auto usata viene acquistata in concessionaria oppure su un portale specializzato? In genere, infatti, la compravendita avviene presso un rivenditore, e sempre più spesso su internet. Molti automobilisti si affidano ormai alla comparazione online per scegliere l’auto.

Purtroppo, in questo caso non ci sono buone notizie per il nuovo proprietario in quanto in qualsiasi caso dovrà farsi carico del pagamento della tassa di possesso. Infatti, le concessionarie richiedono ovviamente la sospensione e l’esenzione temporanea del bollo per il periodo in cui l’auto usata viene esposta nel salone e non è quindi utilizzabile per la circolazione su strada.

Il nuovo proprietario che si rivolge ad una concessionaria o a un portale web autorizzato per acquistare un’auto usata dovrà necessariamente farsi carico del pagamento del bollo, perché la tassa viene attivata nuovamente nel momento in cui l’acquirente firma l’atto di vendita e il diritto di possesso viene trasferito con l’iscrizione al PRA e tutta la procedura conseguente. Ciò non toglie che la scadenza viene sempre calcolata in base alla prima immatricolazione dell’auto.

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