Constatazione amichevole e risarcimento danni non presenti nel CID

Constatazione amichevole e risarcimento danni non presenti nel CID

L’accurata compilazione del modulo di constatazione amichevole facilita il corretto risarcimento. Ma attenzione ai danni non indicati

6 Febbraio 2023 - 13:00

Il modulo di constatazione amichevole, noto anche come CID, semplifica la vita ad automobilisti e compagnie di assicurazioni in termini di risarcimento danni. La procedura è snella, l’attribuzione delle responsabilità è chiara e i tempi di gestione della pratica sono ridotti. Ma non sempre tutto fila liscio come si vorrebbe. Cosa succede, ad esempio, se le parti coinvolte in un incidente stradale non compilano correttamente in modulo? Non ci riferiamo a errori formali bensì alla mancata indicazione di un danno subito dalla vettura. In questo caso occorre mettere in conto conseguenze negative legate al risarcimento? Detto in altri termini, l’assicurazione paga per i danni non presenti nel CID? Le negligenze nella compilazione del modulo di constatazione amichevole possono addirittura rendere invalido il documento ai fini della valutazione delle richieste di risarcimento? Chiarita l’importanza di prestare attenzione a quanto indichiamo nel CID per evitare di perdere la possibilità di ottenere il giusto risarcimento, approfondiamo questo aspetto.

MODULO DI CONSTATAZIONE AMICHEVOLE: QUALI INFORMAZIONI INSERIRE NEL CID

Il CID facilita la procedura della gestione dei sinistri stradali e riduce i margini di errore e di ambiguità. A patto di utilizzarlo correttamente. Nel modulo di constatazione amichevole, gli automobilisti inseriscono infatti tutte le informazioni indispensabili per la loro identificazione. Ma soprattutto per la determinazione delle rispettive responsabilità. Si tratta dello step più importante prima della richiesta di risarcimento danni alla compagnia di assicurazione. In particolare, nel modulo CID bisogna inserire:

  • le generalità dei proprietari dei veicoli e dei conducenti, con gli estremi delle patenti di guida;
  • le targhe dei veicoli coinvolti, complete dei dettagli relativi alle compagnie assicuratrici e ai numeri di polizza;
  • la data, l’ora e il luogo precisi dell’incidente stradale;
  • la descrizione dettagliata della dinamica dell’incidente e delle manovre effettuate dai conducenti prima dello scontro;
  • l’indicazione del punto d’urto, con il disegno di una freccia per evidenziarlo;
  • una descrizione esaustiva dei danni visibili riportati dai veicoli;
  • uno schizzo grafico che riproduce la posizione delle auto al momento dell’impatto, la loro direzione di marcia e la segnaletica stradale presente;
  • i nomi di eventuali testimoni, specificando se sono passeggeri trasportati su uno dei veicoli coinvolti;
  • le firme dei conducenti, a conferma della loro partecipazione alla compilazione del modulo.

L’accurata compilazione del modulo di constatazione amichevole da entrambe le parti è dunque un elemento fondamentale per garantire la corretta liquidazione dei danni da parte dell’assicurazione. L’inserimento dei dati completi e dettagliati rende il processo di gestione del sinistro più rapido ed efficiente.

L’ASSICURAZIONE PAGA PER I DANNI NON INDICATI NEL MODULO DI CONSTATAZIONE AMICHEVOLE?

Vogliamo allora comprendere cosa accade nel caso di danni non inseriti nel modulo di constatazione amichevole. L’assicurazione li risarcisce? Sulla questione è di recente intervenuta la Corte di Cassazione, anche in relazione ai danni incompatibili con la dinamica accertata. Per la Suprema Corte (ordinanza 22165 del 3 agosto 2021) il Cid può essere contestato in presenza di “incompatibilità logica” tra le dichiarazioni contenute e le circostanze accertate mediante altri mezzi. Nel caso specifico della responsabilità in materia di sinistri stradali, i giudici hanno spiegato che qualsiasi valutazione sulla portata confessoria del CID deve essere preclusa in caso di incompatibilità oggettiva tra le dichiarazioni scritte e le conseguenze accertate in giudizio. Comprese la descrizione della dinamica dell’incidente, la situazione dei luoghi e l’entità dei danni riportati dai veicoli coinvolti. In pratica, se gli accertamenti della perizia escludono la corrispondenza tra le informazioni fornite nel CID e la realtà dei fatti, la richiesta di risarcimento danni deve essere respinta. E se c’è corrispondenza tra quanto dichiarato nel CID e quanto riscontrato da un esame oggettivo, i danni riportati dai veicoli, anche se non visibili al momento dell’incidente, possono essere riconosciuti.

SE I DANNI ALL’AUTO NON CORRISPONDONO A QUANTO INDICATO NELLA CONSTATAZIONE AMICHEVOLE

La constatazione amichevole non rappresenta una prova piena e assoluta delle circostanze che hanno portato all’incidente stradale. Riveste comunque un ruolo importante nell’accertamento dei fatti e nel processo di risarcimento. La ricostruzione del CID non viene accettata così com’è. La compagnia assicuratrice esegue accertamenti indipendenti prima di instaurare una causa di risarcimento. Anche perché esistono molte fonti alternative per ricostruire le circostanze dell’incidente. Pensiamo ai filmati delle telecamere, ai verbali delle forze dell’ordine, alle perizie tecniche e alle parole dei testimoni oculari. Queste fonti possono portare a una diversa ricostruzione dell’incidente rispetto a quella riportata nel modulo. L’effetto semplificante del CID non può essere considerato automatico o definitivo.

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