Cassazione: testimone di un sinistro attendibile anche se ricorda pochi dettagli Per la Corte di Cassazione il testimone di un sinistro è attendibile anche se ricorda pochi dettagli

Cassazione: testimone di un sinistro attendibile anche se ricorda pochi dettagli

Per la Corte di Cassazione il testimone di un sinistro è attendibile anche se ricorda pochi dettagli, come il semplice colore dell'auto. Non si può infatti pretendere che ricordi anche il modello

2 Settembre 2020 - 02:09

In una causa giudiziaria riguardante un sinistro stradale, le testimonianze possono essere considerate attendibili anche se riportano pochi dettagli. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 17981 del 28 agosto 2020, che ha accolto il ricorso di un soggetto a cui era stato negato il risarcimento dall’assicurazione designata dal Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada poiché l’incidente non risultava “sufficientemente provato”.

ATTENDIBILITÀ DELLA TESTIMONIANZA DI UN SINISTRO STRADALE: IL CASO IN QUESTIONE

Ecco i fatti. Un uomo a bordo di una moto viene urtato da una vettura immessasi sulla carreggiata dalla posizione di sosta senza alcuna segnalazione e senza concedere la precedenza, procurandosi nella susseguente caduta alcune lesioni personali. Purtroppo per lui il conducente dell’auto si dilegua senza neanche prestare il dovuto soccorso, e la successiva denuncia contro ignoti non porta alla sua identificazione. Correttamente il danneggiato si rivolge al Fondo di Garanzia per ottenere il risarcimento, ma la compagnia assicurativa designata si rifiuta di liquidare l’indennizzo poiché la responsabilità di un veicolo estraneo non risulta sufficientemente provata. Anche perché l’unico testimone oculare del sinistro si limita soltanto a rispondere ‘è vero’ alle articolate circostanze di fatto, non riuscendo a fornire alcun suo concreto ricordo dell’accaduto (ad esempio l’esatta descrizione del veicolo ‘pirata’), all’infuori di un labile riferimento al colore ‘blu’ del mezzo.

CASSAZIONE: PERCHÉ UN TESTIMONE È ATTENDIBILE ANCHE SE RICORDA POCHI DETTAGLI

Giudice di merito e Corte d’appello danno ragione alla compagnia assicurativa, ma la Corte di Cassazione ribalta completamente la decisione accogliendo il ricorso del danneggiato. Per gli Ermellini, infatti, la deposizione del teste, ritenuta insufficiente nei primi due gradi di giudizio, è invece rilevante per i seguenti motivi: 1) se il testimone si limita soltanto a confermare la rispondenza al vero delle circostanze dedotte nei capitoli di prova, la colpa non è sua ma di chi non gli ha posto domande più specifiche (nella fattispecie i giudici); 2) in altri termini non si può incolpare il teste di non aver fornito dettagli mai richiestigli; 3) ma soprattutto risulta incomprensibile la scarsa considerazione della testimonianza alla luce del fatto che il teste ha comunque ricordato il colore dell’auto investitrice, non potendosi effettivamente pretendere che ricordasse anche il preciso modello dell’auto.

Cassazione :testimone di un sinistro

LA PRONUNCIA FINALE DEGLI ERMELLINI

In conclusione, quindi, la Cassazione ha accolto il ricorso e cassato l’impugnata sentenza, con rinvio, per nuova valutazione, alla Corte d’Appello competente. Confermando che il testimone di un sinistro è attendibile anche se ricorda pochi dettagli, specie se nessuno gli pone delle domande più dirette.

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