SERMI in Italia, è ufficiale: si parte il 1° febbraio 2025

SERMI in Italia, è ufficiale: si parte il 1° febbraio 2025

Dal 1° febbraio 2025 lo Schema SERMI parte anche in Italia: ecco a chi potranno rivolgersi le officine e gli operatori IAM per certificarsi

29 Novembre 2024 - 17:50

L’implementazione dello Schema SERMI in Italia (Secure Repair and Maintenance Information) ha finalmente una data ufficiale fissata per il 1° febbraio 2025, come annunciato da ADIRA (Associazione Distributori Indipendenti Ricambi per Autoveicoli). Una novità che sarebbe dovuta arrivare già nel 2024, ma poi il SERMI in Italia è slittato per vari motivi che abbiamo già spiegato. Nei prossimi paragrafi facciamo chiarezza sull’importanza di prepararsi al SERMI in Italia, chi dovrà farlo e come fare richiesta.

SERMI IN ITALIA DAL 2025 PER OFFICINE E OPERATORI INDIPENDENTI

L’appuntamento del 1° febbraio 2025 annunciato dall’Associazione SERMI si profila come una data cruciale per il settore automotive IAM con il SERMI in Italia. Officine e operatori indipendenti (Independent Operator – IO) e Fornitori di servizi Remoti (Remote Service Suppliers – RSS) sono chiamati a prepararsi a questo cambiamento, assicurandosi di completare per tempo l’iter di certificazione SERMI.

Con l’avvio dello Schema SERMI, l’intero comparto si muove verso una maggiore professionalizzazione e un allineamento agli standard europei (lo adotterà anche il Regno Unito su iniziativa volontaria), a beneficio della sicurezza e della competitività.

COS’È LO SCHEMA SERMI

Lo Schema SERMI permette agli IO e RSS, l’accesso standardizzato alle informazioni relative alla sicurezza dei veicoli, quali sistemi antifurto, GPS, immobilizzatori e altre tecnologie annesse all’aspetto “security”. Tramite un’unica procedura di autenticazione e credenziali ricevute con il certificato SERMI, officine indipendenti e fornitori di servizi remoti potranno accedere alla sezione dedicata nei portali tecnici dei Costruttori di veicoli.

Perché è importante prepararsi al SERMI? Lo ricorda ADIRA in un post su Linkedin: “Tutti coloro che intendano usufruire di questo accesso standardizzato e facilitato, dovranno richiedere agli opportuni organismi (detti CAB) le credenziali di accesso, producendo opportuna documentazione. Coloro che, alla data del 1/2/2025, non avessero ottenuto tali credenziali, non saranno in grado di accedere alla ‘sezione’ SERMI dei portali dei costruttori.

CERTIFICAZIONE SERMI IN ITALIA: A CHI RIVOLGERSI

Attualmente in Italia è RINA il primo organismo certificatore accreditato CAB per il SERMI in Italia, che fungerà da punto di riferimento per le officine e i Remote Service Supplier che intendono aderire allo Schema SERMI. RINA ha sviluppato una piattaforma dedicata per le aziende interessate alla certificazione SERMI su cui è possibile caricare in sicurezza i documenti necessari alla verifica, prenotare l’audit documentale, ricevere le comunicazioni e scaricare il relativo certificato a conclusione di tutte le verifiche.

Ricordiamo che, oltre a RINA, anche Bureau Veritas Italia è al culmine del processo di accreditamento presso il NAB e, quando concluso, sarà il secondo CAB SERMI in Italia, come abbiamo anticipato in occasione della presentazione del 4° Aftermarket Report di SICURAUTO.it, che potete rivedere qui sotto.

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