Mercato auto: l’Europa ha perso competitività per il CEO VW Thomas Schafer

Mercato auto: l’Europa ha perso competitività per il CEO VW

Thomas Schafer, CEO di Volkswagen, evidenzia i rischi di una progressiva perdita di competitività dell'industria auto in Europa nei prossimi anni

29 Novembre 2022 - 06:11

L’Europa sta perdendo competitività sul mercato auto. Questo è il punto di vista di una figura illustre del settore automotive ovvero Thomas Schäfer, CEO del marchio Volkswagen e membro del Board del Gruppo tedesco. Le parole del manager riaccendono l’attenzione su uno dei principali problemi del mercato europeo. Mentre il settore si avvia ad una completa elettrificazione, con lo stop alla vendita di benzina e diesel già fissato per il 2035, si pongono nuove sfide per i costruttori. Investire in Europa rischia di diventare sempre meno sostenibile. Il confronto con il Nord America e, ancor di più, con l’Asia rischia di causare una progressiva riduzione degli investimenti in Europa da parte dei costruttori del settore automotive. L’impatto sull’economia continentale di una riduzione degli investimenti potrebbe essere notevole. Le parole di Thomas Schafer pubblicate sul suo profilo LinkedIn riaccendono l’attenzione su un tema chiave per il futuro dell’automotive in Europa. L’Europa dell’auto rischia di perdere competitività? Vediamo cosa ha detto il manager tedesco.

IL FUTURO DEL MERCATO AUTO IN EUROPA: LE PAROLE DI THOMAS SHAFER

Il lungo post pubblicato dal CEO di Volkswagen pone l’attenzione su quelle che potrebbero essere le sfide per il mercato auto in Europa. Il problema principale non è rappresentato dall’elettrificazione del settore e dalla progressiva riduzione delle emissioni. All’orizzonte, come emerge dal pensiero del CEO del marchio tedesco, si pone un problema di competitività per l’Europa. L’industria europea del settore automotive, con tutto il suo enorme indotto, dovrà fare i conti con un confronto sempre più complicato con altre realtà come Stati Uniti, Canada, Cina, Sud Est asiatico e Nord Africa che si stanno adattando meglio alle trasformazioni in corso. Il futuro, secondo Shafer, deve “essere progettato ora” e deve essere fatto “in modo non burocratico, coerente e rapido”.

UN PROBLEMA DI COMPETIVITA’ E ATTRATTIVITA’ PER IL FUTURO DELL’AUTO IN EUROPA

Secondo il CEO di Volkswagen ci sono diverse problematiche da affrontare. Shafer sottolinea che: “L’Europa non è competitiva in termini di prezzi in molte aree. In particolare, quando si parla di costi di luce e gas, siamo sempre più indietro. Se non riusciremo ad abbassare i prezzi dell’energia in Germania e in Europa in modo rapido e affidabile, gli investimenti nella produzione ad alta intensità energetica o in nuove fabbriche di celle a batteria in Germania e nell’UE non saranno più fattibili. La creazione di valore in quest’area avverrà altrove.” L’analisi del manager si sofferma su uno dei temi più attuali dell’economia europea: il costo dell’energia. L’aumento dei prezzi delle materie prime energetiche ha scatenato una vera e propria crisi energetica. Tale crisi non colpisce solo le famiglie ma anche le imprese. Le industrie più energivore, come quella automotive, non potranno che guardare in altre direzioni per concretizzare i propri investimenti nel prossimo futuro.

MEGLIO GLI USA CHE L’EUROPA NEL SOSTEGNO ALL’INDUSTRIA AUTO

Tra gli aspetti citati da Schafer ci sono anche le differenti scelte in fatto di sostegno all’industria. Il manager sottolinea come l’Inflation Reduction Act, varato nei mesi scorsi dagli USA, siamolto più allettante” per gli investimenti in nuovi impianti di produzione rispetto alle politiche UE. La normativa dell’Unione europea, infatti, viene definita dal manager come “obsoleta e burocratica” con la scelta di non promuovere la conservazione e la riconversione di siti industriali esistenti. L’UE guarderebbe troppo al lungo termine secondo Schafer. Ad oggi, invece, c’è la necessità di agire subito per evitare una perdita di attrattività del settore auto in Europa: “non abbiamo tempo da perdere. L’UE ha urgente bisogno di nuovi strumenti per evitare la deindustrializzazione strisciante e per mantenere l’Europa attraente come luogo per le tecnologie e i posti di lavoro del futuro”.

LA COMPETITIVITA’ DELL’INDUSTRIA AUTO IN EUROPA NON È UN PROBLEMA NUOVO 

La questione legata alla competitività dell’industria automotive in Europa resta un tema d’attualità. Si tratta di un argomento al centro del dibattito nel settore già da tempo. In più occasioni, ad esempio, Carlos Tavares, CEO del Gruppo Stellantis, ha espresso dubbi sui costi della produzione in Europa (e in particolare in Italia). C’è poi il tema dell’elettrificazione che deve essere supportata dalla creazione di un’infrastruttura capillare e che, ad oggi, è ancora incompleta tanto che ACEA ha evidenziato come solo 5 Paesi in UE hanno raggiunto un numero sufficiente di colonnine. Gli investimenti in nuove Gigafactory, ovvero stabilimenti dedicati alla produzione di batterie, continuano ad essere un altro fronte “caldo”. Molti investimenti procedono a rilento. Proprio in queste ore, inoltre, un report anticipa la possibile scelta di Northvolt, produttore di batterie supportato proprio da Volkswagen, di concentrare gli investimenti negli USA. Questa scelta comporterebbe un ulteriore ritardo nella creazione delle Gigafactory europee.

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