Nuova Golf 2018: Volkswagen annuncia i concept virtuali
Il futuro delle auto non va solo verso la guida autonoma, ma anche verso un nuovo modo di progettare la auto. Nasce il Virtual Lab di Volkswagen

Il futuro delle auto non va solo verso la guida autonoma, ma anche verso un nuovo modo di progettare la auto. Nasce il Virtual Lab di Volkswagen
Non c'è, o meglio, non è ancora stata creata, ma in un modo o nell'altro già si può entrare a contatto con la prossima Volkswagen Golf. In che modo? Grazie alla realtà virtuale, della fabbrica Volkswagen, nel Dipartimento di Sviluppo Tecnico. Il Virtual Engineering Lab ha creato un concept virtuale, con il quale si può interagire attraverso la realtà aumentata. Un progetto che Volkswagen sta portando avanti e che utilizzerà anche nello sviluppo dei suoi futuri modelli, attraverso un motore grafico utilizzato anche nei videogiochi. Scopriamo meglio come funziona.
UN CONCENTRATO DI TECNOLOGIA Il futuro non riguarderà solo le auto, ma anche il loro processo di progettazione e creazione. Scordatevi modelli in legno o altri materiali compositi, quello che è stato sviluppato nella fabbrica di Volkswagen è un vero e proprio centro di sviluppo per le auto completamente virtuale. Quello creato da Frank Ostermann, capo del Virtual Engineering Lab di Wolfsburg, è un concentrato di tecnologia, che sfrutta numerosi computer per sviluppare graficamente, utilizzando motori grafici presenti anche in alcuni videogiochi, non solo il design della vettura, ma anche tutti gli optional che saranno presenti sul modello di produzione, come, ad esempio, l'aria condizionata – un deciso passo avanti rispetto a quanto vi avevamo raccontato in merito al progetto di un altro Marchio del Gruppo, Seat.
TUTTO ATTRAVERSO LA REALTÀ AUMENTATA Attraverso visori per la realtà virtuale, i progettisti potranno “toccare con mano” elementi perfettamente renderizzati dai computer nello sviluppo del progetto in 3D della vettura. Al momento è possibile attivare l'aria condizionata, analizzando l'andamento di flussi virtuali all'interno dell'abitacolo, potendo anticipare possibili criticità riscontrabili solo dopo aver prodotto un primo concept. “Nel Virtual Engineering Lab, trasformiamo la realtà virtuale in strumenti pratici per i nostri colleghi dello Sviluppo”, dice Ostermann, il che si traduce in benefici non solo nello sviluppo ma anche nei costi – una novità? Non del tutto, visto che anche Ford ha annunciato un progetto simile qualche giorno fa.
UNA TECNOLOGIA CHE FA RISPARMIARE Utilizzando la realtà aumentata, si ottimizzano i costi di sviluppo, risparmiando sulla creazione di concept car fisiche – visti anche i corposi investimenti che la Casa sta effettuando per superare Tesla nello sviluppo di auto elettriche – , migliorando sensibilmente l'efficienza per l'intera Casa, vista soprattutto l'ampia gamma di prodotti presente nel listino di Volkswagen – e che magari le permetterà di risalire nella classifica dei Brand più ricchi del mondo. La precisione dei dati è fondamentale in un lavoro del genere, dovendosi infatti affidare ai numeri invece che ad un riscontro fisico, ma offre anche altri vantaggi. Ce lo spiega direttamente Mathias Möhring, che guida la digitalizzazione della progettazione del prodotto: “Questo ci permette di confrontarci su dettagli specifici già nella fase iniziale del processo; cosa che non è possibile con i prototipi fisici e che rappresenta, quindi, un grande passo avanti”.
IN ARRIVO UNA COLLABORAZIONE CON LA STANFORD UNIVERSITY Il prossimo passo sarà quello di creare un prototipo virtuale perfettamente funzionante, procedimento che ha richiesto una partenership con la Stanford University della California, con l'obiettivo di trasmettere anche un feedback tattile, per percepire le superfici e i comandi che saranno presenti sul futuro prodotto finale. Il futuro delle auto non si muove solo su strada, ma anche attraverso lo sviluppo di nuovi procedimenti di sviluppo dei concept, in un mondo sempre più digitalizzato ed efficiente.