Volkswagen fa il botto: spenderà 70 miliardi di euro per superare Tesla

Volkswagen fa il botto: spenderà 70 miliardi di euro per superare Tesla Un mega-investimento per 300 modelli elettrici e le relative batterie: per il piano colossale Volkswagen ha annunciato spese per 70 miliardi di euro

Un mega-investimento per 300 modelli elettrici e le relative batterie: per il piano colossale Volkswagen ha annunciato spese per 70 miliardi di euro

13 Settembre 2017 - 07:09

Ormai i giorni sembrano scanditi dagli annunci sulle auto elettriche che, per una bizzarra eterogenesi dei fini, sono diramati sia da Costruttori con una storia centenaria sia da startup nate praticamente ieri. Del resto Tesla è (era?) considerata una parvenu: il Brand è nato nel 2003 e la Roadster è stata presentata nel 2006, risultando così poco più anziano degli iPhone. Oggi Tesla capitalizza più di GM e sembra guidare l'industria automobilistica verso le auto elettriche, aiutata in questo anche dal dieselgate (leggi come, non senza perfidia, Elon Musk abbia “perdonato” Volkswagen). In questa corsa si inserisce un roboante annuncio di Volkswagen, che investirà nell'elettrico 70 miliardi di euro entro il 2030.

ACCELERARE ANCORA La corsa all'annuncio prevede anche la versione reloaded, una rettifica che aumenta invariabilmente le quantità (siano esse modelli, vendite o soldi) precedentemente dichiarate, e VW non fa eccezione. Il più grande produttore mondiale ha infatti dichiarato lunedì che avrebbe sviluppato 80 nuove vetture elettrificate (delle quali 30 saranno ibride plug-in), distribuite nei suoi vari Marchi, entro il 2025: la scadenza precedente era il 2030, data rimasta valida ma per proporre una versione elettrificata di ciascuno dei 300 modelli del Gruppo, in ognuno dei mercati nei quali Volkswagen è presente. Il faraonico piano si chiama Roadmap E e “questo rende Volkswagen il primo grande Gruppo ad aver messo una data all'elettrificazione della propria intera gamma”.

LE BATTERIE AL CENTRO Ampia enfasi viene data alle batterie, il fuel delle elettriche, alle quali sono destinati ben 50 degli oltre 80 miliardi del Roadmap E. La loro importanza è presto spiegata: nel 2025 il Gruppo pensa che venderà un veicolo puramente elettrico su 4, cosa che, sommata agli ibridi, equivarrà a circa 3 milioni di auto e ad un fabbisogno di 150 GWh l'anno (1 GWh = 1 milione di KWh).

È un dato, che, anche se inferiore rispetto al fabbisogno dichiarato a luglio (leggi dell'allarme di Volkswagen sulla carenza di batterie) rimane impressionante. I 50 billion alimenteranno una gara per uno dei più grandi di approvvigionamento nella storia dell'automotive, mirata a stringere partnership strategiche a lungo termine in Cina, Europa e Nord America. Si parla di una prima ondata di batterie al Litio “tradizionali” ma VW si sta già preparando alla promettenti batterie a stato solido (leggi della batterie a “fogli” a grande autonomia) e mira a portare questa tecnologia al mercato assieme ai partner. Il Centro di Eccellenza di Salzgitter centralizzerà le attività di sviluppo, acquisti e controllo qualità delle celle e dei moduli usati dal Gruppo. Matthias Müller ha sottolineato anche l'importanza delle infrastrutture: “Per noi, la trasformazione della mobilità e la transizione dell'energia sono inseparabili e fondamentale per il successo sarà il creare rapidamente infrastrutture di ricarica sia nelle città sia nelle autostrade” (leggi dell'accordo con Daimler, Ford e BMW per le colonnine di ricarica).

MOLTA CARNE AL FUOCO Gli altri 20 miliardi di euro saranno investiti direttamente per produrre veicoli (basati su 2 piattaforme per trazione elettrica completamente nuove), aggiornare gli impianti, formare la forza lavoro, per le reti di ricarica, per la commercializzazione e per la tecnologia e la produzione delle batterie, che non saranno quindi delegate completamente all'esterno.

La transizione sarà comunque graduale e Müller dichiara che: “per il momento, offriremo l'intera gamma di trazioni, da quella convenzionale a quella completamente elettrica, per permettere una mobilità di massa sostenibile e conveniente. Non è una scelta casuale, ma dettata dalla ragione”. Non senza orgoglio si dichiara che “gli attuali motori a combustione del Gruppo sono fra i più puliti ed efficienti e i recenti Diesel Euro 6 hanno performance sopra la media nel ciclo WLTP in condizioni di guida reali. Il convertitore SCR sarà diventerà una caratteristica standard di ogni nuovo Diesel del Gruppo e tutti i nuovi benzina avranno il filtro antiparticolato”. Pioggia di miliardi, anche se non si evidenziano, anche per i motori a scoppio ma questo impegno non sembra impensierire i vertici: Müller ha infatti detto a Reuters TV che “anche se abbiamo sofferto finanziariamente negli ultimi anni per la la questione del diesel, siamo in grado di far fronte a questi investimenti senza problemi”. Non è facile conciliare due enormi filoni produttivi, uno dei quali praticamente nuovo, ed è per questo che, nonostante la sua solidità e la probabile minore complicazione costruttiva delle elettriche pure, Mercedes ha previsto risparmi per 4 miliardi per ammortizzare l'iniziale scarsa redditività delle elettriche.

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