Monopattini elettrici a numero chiuso in ogni città? La proposta che fa discutere Allarme monopattini a Milano: troppi incidenti

Monopattini elettrici a numero chiuso in ogni città? La proposta che fa discutere

Prevedere per i monopattini elettrici un numero chiuso in ogni città? Arriva un'autorevole proposta che farà senz'altro discutere, specie perché le politiche del Governo vanno in tutt'altra direzione

12 Giugno 2020 - 12:06

Dallo scorso marzo i monopattini elettrici sono veicoli a tutti gli effetti ed equiparati alle biciclette, e il loro utilizzo non è più legato alle rigide regole della sperimentazione dei micromezzi elettrici disposte dal Decreto Toninelli del 2019 (che restano invece per hoverboard, segway e monowheel). Per cui c’è stato un quasi ‘tana libera tutti’ destinato ad aumentare esponenzialmente con la diffusione dei servizi di sharing e l’introduzione del Bonus Mobilità che prevede corposi incentivi per l’acquisto dei dispositivi. Il boom dei monopattini, sicuramente positivo per l’ambiente, rischia però di creare parecchi disagi alla circolazione per l’indisciplina di molti utilizzatori, che contravvenendo alle norme del Codice della Strada li usano quasi come fossero giocattoli, mettendo a rischio la loro sicurezza e quella degli altri. Per questo è partita la proposta, che farà senz’altro discutere, di istituire un numero chiuso di monopattini elettrici in ogni città.

MONOPATTINI ELETTRICI: SERVONO REGOLE PIÙ SEVERE?

La proposta l’ha lanciata una voce autorevole: Luigi Altamura, comandante della Polizia Municipale di Verona e soprattutto rappresentante di tutte le polizie municipali d’Italia presso l’ANCI, in un’intervista a WebMotori di Repubblica. Altamura conosce molto bene la materia in quanto la sua città è stata tra le prime ad autorizzare la sperimentazione di monopattini e altri micromezzi elettrici, e pertanto ha potuto osservare da vicino il comportamento alla guida dei conducenti. E pur non demonizzando affatto i monopattini, che a suo parere possono essere veicoli utili, ritiene necessaria una regolamentazione più severa, fino a disporre un numero chiuso in ciascuna città, ovviamente in proporzione alla superficie. “In Italia stiamo purtroppo registrando un numero altissimo di incidenti con i monopattini”, ha detto Altamura, “Finora per fortuna non ci sono stati decessi ma dobbiamo comunque fare molta attenzione”.

IL PROBLEMA DEL CATTIVO UTILIZZO DEI MONOPATTINI ELETTRICI

Nel corso dell’intervista il rappresentante delle polizie municipali d’Italia ha ricordato quali sono state le maggiori criticità fin qui riscontrate nell’uso dei monopattini elettrici. “Molti non hanno ben compreso che si tratta di veri e propri veicoli soggetti al rispetto delle comuni regole della circolazione stradale, e insistono invece a considerarli dei ‘giocattoli’. Ma non abbiamo bisogno di giocolieri sulle nostre strade. Assistiamo a scene piuttosto frequenti di monopattini contromano o sui marciapiedi, con due persone a bordo, o che vengono usati per trasportare pacchi, e persino guidati da ragazzini di 11, 12 o 13 anni (l’età minima è 14 anni, ndr) con la carta di credito dei genitori per sbloccare il noleggio. Tutto questo va fermato con regole nuove, anche il numero chiuso in ogni città, altrimenti le strade diventeranno una giungla”.

Monopattini elettrici a numero chiuso

MONOPATTINI ELETTRICI A NUMERO CHIUSO: È LA GIUSTA SOLUZIONE?

Ma come conciliare la proposta del numero chiuso con l’enorme spinta che arriva direttamente dal Governo, e gli incentivi stanziati ne sono una chiara dimostrazione, per la diffusione dei monopattini elettrici in previsione di una nuova mobilità più sostenibile che preveda sempre meno veicoli inquinanti a vantaggio di mezzi ecologici come biciclette, e-bike e, appunto, monopattini? La risposta non è semplice perché entrambe le ‘fazioni’ portano avanti ragioni valide a sostegno delle rispettive tesi. La polizia municipale si preoccupa giustamente della sicurezza stradale, la politica prova (per una volta tanto) a programmare un futuro meno impattante e più sostenibile dal punto di vista ambientale. Come al solito, in questi casi, la verità sta nel mezzo. E chissà che la prossima reintroduzione dell’educazione civica nelle scuole, che conterrà pure nozioni di educazione stradale, non contribuisca a formare una generazione di conducenti più consapevole e meno indisciplinata.

MONOPATTINI ELETTRICI: LE REGOLE PER LA CIRCOLAZIONE

Chiudiamo riportando le regole per l’uso corretto del monopattino elettrico, soprattutto a beneficio dei genitori che stanno pensando di regalarne uno ai figli, magari per festeggiare la promozione a scuola.

– propulsione prevalentemente elettrica, potenza fino a 500 watt e nessun posto a sedere;

– divieto di utilizzo ai minori di 14 anni;

– casco protettivo obbligatorio per gli utilizzatori minorenni (14-17 anni);

– circolazione su strade urbane solo se queste hanno un limite di velocità di 50 km/h;

– possibilità di circolare su strade extraurbane solo se dotate di pista ciclabile e, quindi, solo su quest’ultima;

– limite di velocità nelle aree pedonali: 6 km/h; limite di velocità su strada: 25 km/h;

– obbligo di indossare giubbino o bretelle retroriflettenti quando si circola al buio e, comunque, in tutti i casi di scarsa visibilità. Contestualmente i monopattini devono tenere accese le luci anteriore e posteriore (i mezzi che ne sono privi devono essere portati a mano);

– obbligo di procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due;

– i conducenti devono avere libero l’uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio sempre con entrambe le mani, salvo che non sia necessario segnalare la manovra di svolta;

– assoluto divieto di trasportare altre persone, oggetti o animali, trainare o farsi trainare da altri veicoli;

– previste sanzioni da 100 a 200 euro e, nei casi più gravi, anche la confisca del mezzo.

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