
Decurtazione punti patente: come impugnare il provvedimento
Nel caso di un'infrazione che preveda la decurtazione dei punti della patente, ecco chi, quando e come può impugnare il provvedimento
Nel caso di un'infrazione che preveda la decurtazione dei punti della patente, ecco chi, quando e come può impugnare il provvedimento
Alcune violazioni del Codice della Strada prevedono la sanzione accessoria della decurtazione dei punti della patente, come dispone l’articolo 126-bis. Chi esaurisce i 20 punti iniziali deve rifare gli esami per la patente, mentre chi subisce una perdita parziale può recuperare il punteggio originario frequentando corsi speciali. O, in alternativa, attendere la riattribuzione automatica dei punti se in due anni non commette alcuna infrazione (questa opzione è concessa solo in caso di perdita parziale). C’è comunque la possibilità di impugnare il provvedimento di decurtazione dei punti patente se ricorrono certe condizioni, vediamo quali.
QUANDO SI PUÒ IMPUGNARE IL PROVVEDIMENTO DI DECURTAZIONE DEI PUNTI PATENTE
Le principali ipotesi di invalidità della decurtazione punti patente sono le seguenti:
- il verbale che accerta la violazione non riporta tale sanzione accessoria;
- il verbale in cui si accertano più violazioni non indica a quale di esse si riferisce la decurtazione dei punti;
- il verbale non è notificato al conducente diverso dal proprietario;
- il conducente effettivo è diverso da quello il cui nominativo è stato comunicato dal proprietario alle autorità.
Infine non serve precisare che la decurtazione dei punti patente può essere impugnata anche quando si contesta l’intera violazione che l’ha determinata.
DECURTAZIONE PUNTI PATENTE: CHI PUÒ IMPUGNARLA
A impugnare la decurtazione dei punti patente dev’essere il conducente che l’ha subita, il quale può procedere a prescindere che il proprietario del veicolo (se non sono la stessa persona) abbia deciso o meno di contestare la violazione principale. Giova a questo punto ricordare che la perdita dei punti la subisce solo il conducente del veicolo. Se conducente e proprietario della vettura non coincidono, quest’ultimo, in caso di contestazione non immediata di una violazione che prevede la decurtazione dei punti, ha l’obbligo di segnalare, entro 60 giorni, chi c’era alla guida al momento dell’infrazione, anche se c’era lui stesso. La mancata segnalazione comporta una sanzione pecuniaria da 291 a 1166 euro. Ricordiamo che non è possibile impugnare solo la decurtazione ma dev’essere impugnato l’intero verbale. Inoltre se il proprietario paga la multa, il conducente può comunque fare ricorso per evitare la perdita dei punti.
COME IMPUGNARE IL PROVVEDIMENTO DI DECURTAZIONE DEI PUNTI
L’eventuale ricorso contro la decurtazione dei punti patente, impugnando come detto l’intero verbale, va inoltrato nelle stesse modalità con cui si impugnano tutte le contravvenzioni. Rivolgendosi quindi al Giudice di pace, entro 30 giorni dalla contestazione o notifica; o al Prefetto, entro 60 giorni. Per ulteriori dettagli leggi le nostre guide su come fare ricorso al Giudice di pace e come fare ricorso al Prefetto.
FAQ CON DOMANDE E RISPOSTE
- Come si possono recuperare i punti persi sulla patente?
Se hai perso solo una parte dei tuoi punti patente, puoi ripristinare il punteggio iniziale frequentando specifici corsi di recupero. In alternativa, i punti possono essere riassegnati automaticamente se non commetti ulteriori infrazioni stradali per un periodo di due anni. Questa opzione è valida solo in caso di perdita parziale e non per l’esaurimento completo del punteggio. - In quali casi è possibile contestare una multa che prevede la sottrazione di punti?
È possibile impugnare il verbale di decurtazione dei punti in diverse situazioni. Ad esempio, se il verbale non menziona esplicitamente la sanzione accessoria della riduzione dei punti, o se in presenza di più violazioni non specifica a quale di esse si riferisce il taglio dei punti. Un altro caso è quando il verbale non viene notificato al guidatore effettivo (se diverso dal proprietario del veicolo), o se il conducente comunicato alle autorità non corrisponde a chi era realmente alla guida. Inoltre, l’intero provvedimento può essere contestato se si ritiene che la violazione stessa non sia fondata. - Chi è legittimato a fare ricorso contro la decurtazione dei punti e quali sono le tempistiche?
Solamente il conducente che ha subito la detrazione dei punti è autorizzato a presentare ricorso. Questo può avvenire anche se il proprietario del veicolo (nel caso in cui non siano la stessa persona) abbia o meno deciso di impugnare l’infrazione principale. Il ricorso, che deve riguardare l’intero verbale e non solo la decurtazione, va presentato entro 30 giorni dalla contestazione o notifica rivolgendosi al Giudice di Pace, oppure entro 60 giorni al Prefetto.