Auto senza assicurazione: lo Stato perde 280 milioni all’anno Il 2020 sarà ricordato anche per i ribassi del costo assicurazione auto e moto

Auto senza assicurazione: lo Stato perde 280 milioni all’anno

La piaga delle auto senza assicurazione: ogni anno lo Stato perde 280 milioni di euro di imposte e le compagnie circa 1 miliardo di euro di premi

5 Marzo 2021 - 11:03

Il problema, tuttora irrisolto, delle auto senza assicurazione è giunto fino in Commissione Finanze della Camera con l’audizione della presidente di ANIA, Maria Bianca Farina, per discutere la proposta di legge che contiene “Disposizioni in materia di trasparenza nel settore dell’assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore e per il contrasto dell’evasione dell’obbligo assicurativo”. Si tratta di una piaga, ha denunciato Farina, che comporta un mancato incasso in termini di premi dell’ordine di 1 miliardo di euro, con effetti negativi sulle tariffe, e una perdita per le finanze pubbliche pari a circa 280 milioni. Come soluzione l’ANIA è tornata a chiedere l’approvazione di uno specifico decreto, pronto da anni ma mai attuato, che consenta l’utilizzo di tutti gli strumenti telematici (come telepass, autovelox e tutor) nella lotta all’evasione della RC auto.

AUTO SENZA ASSICURAZIONE: I NUMERI DI UN FENOMENO PREOCCUPANTE

Durante l’audizione la presidente di ANIA ha spiegato che l’evasione assicurativa, oltre a non essere socialmente ammissibile, crea gravi danni al sistema perché riduce l’accessibilità complessiva delle polizze RC auto, diminuisce il beneficio della mutualità e aggrava le differenze territoriali, essendo un fenomeno maggiormente diffuso in alcune aree del Paese. In particolare, sulla base degli ultimi dati disponibili, l’associazione delle compagnie assicurative ha stimato che nel 2019 i veicoli sprovvisti di copertura assicurativa fossero 2,6 milioni, pari al 5,9% del totale dei veicoli circolanti. Percentuale che riferita alle sole regioni del sud Italia aumenta al 9,4%. Le conseguenze sono un mancato incasso di premi stimabile in circa 1 miliardo di euro, con effetti indiretti sui vantaggi tariffari derivanti dalla mutualità assicurativa. E un mancato gettito per le finanze pubbliche, in termini di imposte e contributi sui premi dell’assicurazione obbligatoria, di circa 280 milioni di euro.

AUTO NON ASSICURATE: LE INIZIATIVE PER CONTRASTARE IL FENOMENO

Per debellare il fenomeno delle auto che circolano senza assicurazione l’ANIA ha già intrapreso varie iniziative di supporto alle Forze dell’ordine, facendo leva sui mezzi tecnologici oggi disponibili. Nello specifico la Fondazione ANIA alla fine del 2018 ha approvato il progetto triennale Plate Check per fornire alla Polizia stradale 140 kit tecnologici che consentono di controllare 100 targhe al secondo tra le auto circolanti, da impiegare nelle 29 province individuate dall’IVASS come a maggior rischio di incidenti. Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020 i controlli effettuati sono stati 1.760.228, che hanno consentito di individuare 32.595 veicoli non assicurati e 84.024 veicoli senza revisione.

Auto senza assicurazione

AUTO SENZA ASSICURAZIONE: IL RICORSO AI DISPOSITIVI DI LETTURA DELLA TARGA

Dall’ANIA sottolineano però che i numeri di cui sopra salirebbero esponenzialmente se fosse possibile utilizzare anche i dispositivi telematici di lettura della targa (Telepass, Autovelox, Telecamere Ztl, Tutor, ecc.) per accertare a distanza eventuali violazioni dell’obbligo RC auto, senza rischi di duplicare la relativa sanzione nel caso in cui la targa di un veicolo circolante sprovvisto di assicurazione venisse ‘fotografata’ e verificata da più
dispositivi telematici in successione: ad esempio da un Telepass in autostrada e poi da uno ZTL in città. È necessario quindi verificare che i vari dispositivi telematici soddisfino il requisito di accertamento ‘univoco’ e quindi omologarli tramite un decreto del MIMS d’intesa con il Viminale. Un decreto di omologazione atteso ormai da troppo tempo.

VEICOLI SENZA ASSICURAZIONE: ULTERIORI RIMEDI

Come ulteriore rimedio contro l’evasione assicurativa l’ANIA propone di introdurre la stessa disciplina normativa già attuata per contrastare le frodi RC auto. In tale ambito, infatti, la legge assegna all’IVASS il coordinamento a livello nazionale dell’Antifrode tramite un archivio integrato che collega le banche dati ritenute utili all’obiettivo. Seguendo proprio questo modello si dovrebbe rafforzare il ruolo del Ministero degli Interni assegnandogli il compito di coordinamento a livello nazionale del contrasto all’evasione RCA, utilizzando uno specifico archivio che attui i collegamenti e gli incroci delle informazioni con determinate banche dati, prima fra tutte quella dei veicoli immatricolati e assicurati gestita dalla Motorizzazione, già a sua volta collegata con la banca dati del PRA e con la banca dati delle coperture assicurative dell’ANIA.

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