I contenuti dell'Assemblea Ania 2020: premi RC auto in calo del 5%, ma forse si poteva fare di più. E alcune proposte per abbassare ulteriormente le tariffe
Nel corso dell’Assemblea ANIA 2020, che ha visto pure l’intervento a distanza del Presidente del Consiglio Conte, si è parlato molto di RC auto con particolare riferimento ai numeri della raccolta in un anno pesantemente segnato dal lockdown, e conseguente diminuzione dei premi (anche se le associazione dei consumatori lamentano che il calo dei prezzi è insufficiente se confrontato al crollo del numero dei sinistri). Nonché alle proposte lanciate dalla presidente di ANIA Bianca Maria Farina per ripensare in maniera strutturale l’intero impianto normativo dell’assicurazione auto, con l’obiettivo di ridurne ulteriormente il costo complessivo per la collettività.
ASSEMBLEA ANIA: RACCOLTA RC AUTO IN CALO CAUSA LOCKDOWN, MA SONO SCESI ANCHE I PREMI
Durante il periodo del lockdown per l’emergenza Coronavirus, da marzo a maggio 2020, le compagnie assicurative hanno sofferto una contrazione della raccolta in ambito RC auto dell’11,5%. La riapertura ha frenato la caduta ma non abbastanza da riportare il segno positivo nel saldo dei primi otto mesi dell’anno. Nello stesso periodo i premi dell’assicurazione auto obbligatoria sono diminuiti di oltre il 5% e, in ugual misura, è sceso il premio medio per veicolo. Un andamento che, secondo ANIA, ha riflesso la decisione disposta da molte compagnie di agevolare gli assicurati che non avevano utilizzato il veicolo durante il lockdown (ad esempio estendendo di alcuni mesi la validità della polizza annuale), anche in considerazione dei minori costi sostenuti durante i mesi di chiusura per via dell’irrilevante numero di sinistri. Che sono poi progressivamente risaliti nei mesi estivi verso i valori del 2019.
CONSUMATORI: PREMI RC AUTO SCESI MA NON ABBASTANZA
Insomma, per l’ANIA il lockdown ha portato un calo di oltre il 5% dei premi RC auto, tuttavia il dato, apparentemente positivo, sta suscitando non poche perplessità perché molti si aspettavano una diminuzione ben più corposa. Come anticipavamo, infatti, alcune associazioni dei consumatori giudicano insufficiente e deludente questa riduzione del -5,4% (dai IVASS) a fronte di 69 giorni di duro lockdown che ha praticamente tenuto fermi i veicoli degli italiani dal 10 marzo al 17 maggio, azzerando di fatto i sinistri e con essi le richieste di risarcimento danni alle assicurazioni (però, come abbiamo visto, le compagnie lamentano da parte loro un -11,5% nella raccolta polizze RC auto), e sostengono che sarebbe stato più equo un calo del premio medio vicino al 20%.
RC AUTO: FREQUENZA DEI SINISTRI E RIDUZIONE DEI PREMI, L’IVASS VUOLE VEDERCI CHIARO
Se questo balletto di numeri sembra far parte del classico gioco delle parti orchestrato da chi vuol portare, anche legittimamente, acqua al suo mulino (in questo caso la disputa è consumatori vs. assicurazioni), la recente lettera al mercato dell’IVASS, l’istituto che vigila sull’attività delle imprese assicurative, che vuole vederci chiaro sulle iniziative assunte dalle compagnie “per rendere compartecipi gli assicurati dei risparmi derivanti dalla riduzione della frequenza dei sinistri stradali per effetto del lockdown”, dimostra che la questione promossa dalle associazioni dei consumatori non è poi così tanto campata in aria. Nel dettaglio l’IVASS intende svolgere un’indagine strutturata per conoscere le iniziative a favore degli assicurati adottate dalle compagnie sia durante che dopo il lockdown in modo da valutarne la natura e l’ampiezza e, soprattutto, misurarne gli effettivi vantaggi economici per gli assicurati.
ASSEMBLEA ANIA: PROPOSTE PER RIDURRE I COSTI DELLA RC AUTO
In attesa di conoscere i risultati dell’indagine IVASS, la presidente Farina ha dichiarato nella sua relazione all’Assemblea ANIA 2020 che la crisi provocata dal Covid-19 può comunque rappresentare l’occasione giusta per ripensare in maniera strutturale l’impianto normativo dell’assicurazione auto, con l’obiettivo di ridurne ulteriormente il costo complessivo per la collettività. “Unica strada”, ha aggiunto, “per ridurre i prezzi a favore di tutti, favorendo comportamenti virtuosi ed evitando costi non necessari”. La riforma dovrebbe basarsi su 4 punti fondamentali:
1. in linea con quanto avviene in altri Paesi europei, standardizzare e calmierare la dinamica di crescita (oltre il 45% dal 2009) dei risarcimenti medi per lesioni gravi, quelli sopra il 9% di invalidità.
2. affrontare in maniera ancora più incisiva il fenomeno delle truffe assicurative e di quelle legate alla criminalità organizzata. A tal proposito ANIA ha avviato un progetto per la costituzione di una unità, l’Osservatorio Antifrode, che sfruttando le nuove tecnologie e i sistemi di advanced analytics, consenta di identificare i casi a rischio, in stretta collaborazione con Magistratura, Forze dell’Ordine e IVASS.
3. contrastare attivamente il fenomeno di chi guida senza assicurazione (2,6 milioni di veicoli secondo le ultime stime), individuando più tempestivamente (grazie alle nuove tecnologie e alla diffusione delle telecamere) queste persone che mettono a rischio gli altri cittadini e causano sinistri pagati dalla collettività, e prevedendo nei loro confronti sanzioni maggiormente efficaci.
4. ripensare radicalmente il sistema di bonus-malus. adeguandosi a una realtà di frequenza sinistri profondamente cambiata rispetto al primo impianto normativo e differenziando le regole evolutive in base alla tipologia del sinistro causato, in modo ad esempio che un piccolo graffio in un parcheggio non conti come un sinistro con lesioni gravi.