Tesla Model Y: nel test dell’alce prova a superare ogni limite La Tesla Model Y sfida altezza e peso nel test dell’alce: ecco a quale velocità diventa difficile evitare un ostacolo improvviso

Tesla Model Y: nel test dell’alce prova a superare ogni limite

La Tesla Model Y sfida altezza e peso nel test dell’alce: ecco a quale velocità diventa difficile evitare un ostacolo improvviso

15 Settembre 2021 - 11:09

La Tesla Model Y sottoposta al test dell’alce per verificare a quale velocità un ostacolo può mettere in difficoltà anche un guidatore esperto, mostra i limiti dovuti al peso ben oltre la soglia di riferimento. Il baricentro, la frenata rigenerativa e il setup delle sospensioni si rivelano determinanti per una prova che i modelli Tesla di solito superano senza troppe sbavature. Il video del test dell’alce con la Tesla Model Y Long Range è realizzato dal magazine spagnolo Km77, specializzato in test e prove su strada.

COME AVVIENE IL TEST DELL’ALCE

Il test dell’alce (o Moose Test) si basa sulla norma ISO 3888-2. In pratica, il collaudatore al volante dell’auto da testare guida fino a una velocità di prova costante. Quando arriva a un punto contrassegnato dai coni sterza improvvisamente per evitare un ostacolo, che potrebbe essere un’altra auto o un animale selvatico. Prima della sterzata il conducente alza il piede dall’acceleratore e la manovra di evitamento avviene solo utilizzando il volante e senza alcun altro comando ma con il sistema di sicurezza ESP attivo. La sterzata si svolge in due fasi:

– l’evitamento dell’ostacolo, eseguito a una velocità sempre più alta nelle varie prove. Questo per verificare qual è il limite in cui il volante, le sospensioni, il telaio e gli pneumatici consentono un controllo gestibile anche davanti a un ostacolo imprevisto;

– il rientro nella traiettoria iniziale (un corridoio di coni largo 3 metri) senza richiedere eccessive correzioni di volante e senza abbattere coni. Si possono verificare in caso di sovrasterzo (tendenza al testacoda) o sottosterzo (le ruote anteriori scivolano lateralmente e l’auto allarga la traiettoria) entrambi comportamenti di un’auto che ha raggiunto i suoi limiti di stabilità;

Oltre al test dell’alce, la Tesla Model Y è stata messa alla prova anche nello slalom tra i coni a una velocità media superiore a 70 km/h (circa 10 km/h in più della velocità solitamente raggiunta nei test). In questo test la tendenza al rollio è molto esasperata (l’auto si corica lateralmente) fino a portare al limite l’aderenza degli pneumatici . Ecco come sono andate le due prove sulla Tesla Model Y.

TESLA MODEL Y: COME VA NEL TEST DELL’ALCE O MOOSE TEST

Nel test dell’alce la Tesla Model Y ha pneumatici Michelin Pilot EV 255/40 R20 XL. La marcatura delle gomme XL denota già l’impiego di pneumatici omologati per sopportare un carico superiore alle vetture tradizionali. Superare il test di evitamento alla velocità di riferimento dei 77 km/h è difficile per molti crossover, ma non per la Tesla Model Y, che si spinge anche oltre la Tesla Model 3 (84 km/h ma con qualche cono a terra). Si tratta di auto con un setup molto diverso ma a fronte dei 2000 kg, la maggiore altezza della Model Y non mette per niente in difficoltà auto e guidatore. Ben pochi modelli sono riusciti nella stessa prova a superare gli 80 km/h, ma con un peso nettamente inferiore. Da notare in particolare come frenata rigenerativa e taratura dell’ESC riescono a ridurre di molto la velocità tra l’ingresso (83 km/h) e l’uscita dai coni (31 km/h). Il che è molto positivo poiché senza usare il pedale del freno, il controllo di stabilità è incisivo ma non influenza la traiettoria impostata dal conducente. Oltre gli 83 km/h il rollio laterale e gli pneumatici ribassati mostrano i limiti fisiologici che su altri modelli si manifestano molto prima.

TESLA MODEL Y NELLA PROVA DELLO SLALOM

Nel test dello slalom la Tesla Model Y si rivela agile nonostante la velocità sia circa 10 km/h più alta rispetto ai modelli standard testati di solito. Dal video emerge come le sospensioni diano costante appoggio alla Model Y nei trasferimenti di carico e i cambiamenti di direzione improvvisi non innescano sovrasterzi o sottosterzi da correggere.

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