Colonnine di ricarica con POS: la proposta del Parlamento UE Il Parlamento UE intende introdurre l'obbligatorietà del POS alle colonnine di ricarica in modo da semplificare i pagamenti

Colonnine di ricarica con POS: la proposta del Parlamento UE

Il Parlamento UE intende introdurre l'obbligatorietà del POS alle colonnine di ricarica in modo da semplificare i pagamenti

2 Dicembre 2022 - 06:12

Il programma di elettrificazione dell’UE deve tener conto di diversi fattori con il target finale già fissato nello stop alla vendita di auto ICE a partire dal 2035. In attesa di capire quale sarà la strada che l’UE percorrerà per raggiungere questo target (è prevista un’analisi intermedia dei risultati raggiunti che potrebbe portare a fissare nuovi obiettivi) ci sono diversi aspetti da regolamentare. Uno di questi riguarda le colonnine di ricarica per auto elettriche e ibride plug-in e, in particolare, il sistema di pagamento della ricarica. L’obiettivo dell’UE, infatti, è rendere il più semplice possibile la ricarica, non solo in termini di diffusione di punti di ricarica, altro elemento chiave del programma di elettrificazione. Dal Parlamento UE, infatti, c’è la volontà di semplificare il pagamento della ricarica, equiparandolo al rifornimento di benzina e altri carburanti tradizionali. L’obiettivo futuro è di rendere obbligatorio il POS presso le colonnine di ricarica in UE in modo da consentire agli automobilisti il pagamento con carta di credito o di debito.

UTILIZZARE LE COLONNINE DI RICARICA IN UE DOVRA’ ESSERE PIU’ SEMPLICE

Lo scorso mese di ottobre, il Parlamento UE ha approvato la normativa Alternative Fuels Infrastructure Regulation (AFIR), parte centrale del pacchetto Fit for 55. Si tratta di un nuovo passo in avanti del programma di elettrificazione del mercato auto UE. Tra i prossimi obiettivi del Parlamento UE c’è ora la semplificazione del pagamento alle colonnine di ricarica. I regolatori europei potrebbero rendere obbligatorio l’installazione di un POS presso le colonnine di ricarica. In questo modo, per gli automobilisti europei ci sarà la possibilità di pagare con carta di pagamento, senza dover scaricare app e/o registrarsi a servizi terzi. Sulla questione, attualmente, è in corso una discussione. Gli aspetti da considerare in merito ad una possibile introduzione dell’obbligo di POS per le colonnine di ricarica in UE sono diversi.

LA POSIZIONE DEL PARLAMENTO SU SUL PAGAMENTO ALLE COLONNINE DI RICARICA

L’eurodeputata Anna Deparnay -Grunenberg, nel corso di un’intervista a EURACTIV, ha sottolineato: “Abbiamo bisogno di sistemi di pagamento semplici e intuitivi in ​​modo che tutti possano ricaricare e pagare la propria auto elettrica all’angolo di strada più vicino. Sto sostenendo la possibilità di pagamento con carta e vorrei che fosse ancorata in una legislazione vincolante per tutte le stazioni di ricarica, a livello europeo”. Una normativa di questo tipo è già stata introdotta da alcuni Paesi a livello locale.

L’OBBLIGO DI POST PER LE COLONNINE DI RICARICA POTREBBE COMPORTARE UN AUMENTO DEI COSTI?

L’introduzione di una norma di questo tipo, però, rischia di comportare un aumento dei costi per gli operatori del settore della ricarica. Frantisek Jemelka, portavoce del ministero dei Trasporti della Repubblica Ceca e attuale incaricato ai negoziati con il Parlamento UE per la presidenza ceca, ha sottolineato che il progetto potrebbe comportare “costi aggiuntivi significativi per l’operatore” con il rischio che, in alcuni casi, si potrebbe arrivare alla disattivazione dei punti di ricarica per non violare la normativa. La posizione del Parlamento UE sembra, però, essere ferma. A confermarlo è Ismail Ertug, alla guida delle negoziazioni sulla questione per il Parlamento UE, che sottolinea: “Non possiamo aspettarci che tutti abbiano familiarità con Google o Apple Pay, i codici QR o il pagamento tramite app. I modelli di abbonamento e le piattaforme di pagamento possono continuare a esistere, ma deve esserci la possibilità di pagare ad hoc”. L’appuntamento tra il Parlamento UE e il Consiglio europeo è ora fissato per il prossimo 13 dicembre. Secondo quanto riferito da Ertug, però, un accordo sulla questione “dovrebbe arrivare solo l’anno prossimo”.

I NUOVI OBIETTIVI UE SULLE COLONNINE DI RICARICA SONO GIA’ STATI DEFINITI

Con l’approvazione, arrivata ad ampia maggioranza lo scorso mese di ottobre, del testo della normativa AFIR sono state fissate le linee guida del futuro dell’elettrificazione del mercato auto europeo. In particolare, il Parlamento Europeo ha definito nuovi target in merito alla diffusione di colonnine di ricarica e distributori di idrogeno. Si tratta di componenti essenziali dell’infrastruttura futura del settore dei trasporti. I nuovi target, da raggiungere entro il 2026-2027, sono:

una colonnina di ricarica per auto elettriche ogni 60 chilometri

una stazione di rifornimento di idrogeno ogni 100 chilometri

Questi target, più ambiziosi rispetto a quelli precedenti, si riferiscono solo alle strade principali UE. Si tratta comunque di un’accelerazione voluta dal Parlamento. Con l’ok allo stop alla vendita di auto benzina e diesel, infatti, c’è bisogno di investimenti rapidi nello sviluppo di un’infrastruttura di ricarica completa. Una recente indagine di ACEA, in ogni caso, conferma come la diffusione delle colonnine di ricarica in UE sia ancora limitata. La questione dei pagamenti, anche se apparentemente secondaria, ricopre un ruolo ugualmente importante per lo sviluppo della rete di ricarica in Europa.

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