Auto elettriche e Coronavirus: il 45% degli inglesi cambia idea sull’acquisto Ecco 5 pratici consigli per aumentare l’autonomia delle auto elettriche in inverno

Auto elettriche e Coronavirus: il 45% degli inglesi cambia idea sull’acquisto

Gli inglesi hanno cambiato idea sull’acquisto di auto elettriche: l’indagine però è molto distante dalle prospettive USA e Italia su auto elettriche e Coronavirus

9 Aprile 2020 - 09:04

Auto elettriche e Coronavirus sono un rebus dalla soluzione sconosciuta: fare pronostici su ciò che ne sarà dell’elettrificazione di massa è un azzardo. Mentre l’industria automotive in Europa lavora strenuamente a un programma per riavviare gli stabilimenti, il Regno Unito riflette sull’opinione degli inglesi sull’acquisto delle auto elettriche: il 30% ha cambiato idea con il Coronavirus.

AUTO ELETTRICHE E CORONAVIRUS: L’INDAGINE NEL REGNO UNITO

I pareri sul reale impatto delle limitazioni per il Coronavirus sulla qualità dell’aria migliorata durante l’emergenza si sprecano. Ma in questi giorni un sondaggio ha raccolto l’opinione degli inglesi sull’acquisto delle auto elettriche. Londra infatti è da sempre una delle città con le recensioni peggiori in fatto di smog. L’indagine condotta da una società di consulenza per servizi auto ha sondato l’opinione (di un numero non precisato) di utenti inglesi su auto elettriche e Coronavirus. Il 45% degli inglesi ha dichiarato di aver cambiato idea sull’auto elettrica dopo il miglioramento della qualità dell’aria in città. Il 19% afferma che la prossima auto aziendale o privata sarà a batteria. Il 26% stima di guidare un’auto elettrica entro i prossimi 5 anni.

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AUTO ELETTRICHE E CORONAVIRUS: COS’E’ CAMBIATO

Risultati interessanti se si confrontano con l’opinione degli inglesi sull’acquisto delle auto elettriche in un’indagine del 2019. In un precedente sondaggio infatti il 31% degli inglesi dichiarava di non voler comprare un’auto elettrica prima di 10-15 anni. Un’evidenza che però la stessa società spiega anche così: “negli ultimi anni abbiamo visto diminuire il costo dei veicoli elettrici, aumentare l’efficienza della batteria e aumentare notevolmente la rete di punti di ricarica pubblici e privati – spiega Alison Bell, dirigente di Venson Automotive. “Tutti questi passaggi hanno aumentato la fiducia dei consumatori in un futuro di veicoli elettrici”. La prospettiva della società però sembra puntare a uno switch pilotato da flotte di auto elettriche aziendali o a noleggio dopo il Coronavirus.

AUTO ELETTRICHE E CORONAVIRUS: USA E ITALIA PUNTANO A RIPARTIRE  

A chi si chiede cosa cambierà davvero con le auto elettriche dopo il Coronavirus, la risposta USA sulle norme meno severe per auto più economiche la dice lunga. Con salari tagliati, industria in stallo e incertezza sugli equilibri commerciali per le tensioni UE-USA e USA-Cina, placate solo per l’effetto Coronavirus, la prerogativa di convertire il parco auto circolate con auto elettriche e ibride scricchiola. La ripartenza anche in Italia punta a ridare ossigeno a tutta la filiera automotive. Per le auto elettriche poi si vedrà.

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