Con il Coronavirus Elettrificazione addio? Forse torneremo al Diesel Dopo l’emergenza i Costruttori auto potrebbero raccogliere i cocci se con il Coronavirus diremo addio all’elettrificazione. Ecco perché

Con il Coronavirus Elettrificazione addio? Forse torneremo al Diesel

Dopo l’emergenza i Costruttori auto potrebbero raccogliere i cocci se con il Coronavirus diremo addio all’elettrificazione. Ecco perché, forse, ci sarà un ritorno al Diesel

27 Marzo 2020 - 02:03

La corsa sfrenata alle auto elettriche delle Case auto si ritorcerà come un boomerang: con il Coronavirus possiamo dire addio all’elettrificazione di massa entro il 2030. Le conseguenze del Coronavirus si vedranno soprattutto in Cina e in Europa. Ecco perché a farne le spese saranno soprattutto i Costruttori e tutte le aziende che hanno investito una montagna di soldi per prepararsi alla transizione elettrica. Con il Coronavirus potremo dire addio all’elettrificazione? Ecco alcune riflessioni sui fatti pre e post Coronavirus che condizioneranno le auto elettriche.

CORONAVIRUS, MERCATO AUTO ED ELETTRIFICAZIONE

Il Coronavirus ha bloccato aziende automotive ferme in EU e USA, proprio all’alba di quella che avrebbe dovuto essere la transizione di massa alle auto elettriche. Se il mercato dell’auto riuscirà a risollevarsi, dipenderà solo da massicci incentivi, sia per le aziende Costruttrici, sia per le Concessionarie che per i clienti. Il motivo è molto semplice: quando l’emergenza Covid-19 cesserà e torneremo alla normalità, chi avrà stretto la cinghia difficilmente deciderà di andare in concessionaria a cambiare auto. Magari non subito. Magari lo farebbe, secondo Federauto, se ci fossero degli incentivi alla rottamazione usato per usato, per auto l’acquisto di auto meno inquinanti. Questo porterebbe ossigeno anche ai concessionari, che in queste settimane annaspano nei costi finanziari e fissi esorbitanti, anche se non si vende un’auto in Italia. Secondo dati UNRAE, a marzo 2020 sono state vendute circa 27 mila auto contro 195 mila di marzo 2019.

ELETTRIFICAZIONE E INCENTIVI

Perché con il Coronavirus diremo addio all’elettrificazione e torneremo a comprare diesel? E’ vero che ci sono gli incentivi auto confermati fino al 2021 almeno in Italia, ma considerando che l’emergenza Covid-19 ha dirottato risorse su altri settori, non è affatto scontato che saranno confermati. E senza incentivi all’acquisto è matematico che le vendite di auto elettriche andranno a picco come in Cina (-79% febbraio 2020 VS 2019, dati CAAM). Senza incentivi, pochi vorranno un’auto elettrica pura e se non si venderanno auto elettriche, i Costruttori ci rimetteranno molto più di quanto avevano preventivato. Le Case auto avevano già previsto una perdita iniziale di ricavi con l’elettrificazione di massa ma nelle più rosee previsioni di crescita.

IL PIANO DI SALVATAGGIO DELL’ELETTRIFICAZIONE E’ IN CINA

Volkswagen ha investito 30 miliardi di euro nell’auto elettrica, una montagna di soldi dovuta anche agli impegni post dieselgate. “Nel 2040 non produrremo più veicoli con motore termico e questo vuol dire che ci sarà un periodo di transizione piuttosto lungo” Massimo Nordio, AD VW Italia, dichiarava all’Ansa prima del Coronavirus.Ma le auto elettriche devono scendere in campo già oggi”. Circa un mese dopo, mentre gran parte delle fabbriche auto si fermano, Herbert Diess AD VW Group dice che “stiamo esaminando i modi in cui possiamo rafforzare la nostra posizione in Cina“. Quello di Volkswagen è solo un indizio di come molti Costruttori potrebbero reagire per uscire dal tunnel. Il motivo è semplice, se l’auto elettrica non vende, si distrugge un castello costato montagne di soldi. Ma se crolla si porterà dietro anche tutte le aziende che hanno investito in tecnologie per diventare fornitori, di powertrain ma anche produttori di batterie, e tra i più grandi sono proprio in Cina.

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