
Pubblicato dal MIT il Rapporto sugli incidenti stradali 2022: i numeri sono in aumento e il ministro Salvini promette misure più severe per arginare il fenomeno
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato il Rapporto 2022 sugli incidenti stradali in Italia che analizza le statistiche sull’incidentalità nei trasporti stradali basandosi sui report presentati negli ultimi 12 mesi da Istat, Aci, Polizia Stradale, Carabinieri, MIT stesso, Aiscat e Inail. Il quadro che emerge dal rapporto è abbastanza preoccupante, con numeri in aumento pur tenendo conto dell’incidenza del Covid sulla mobilità nel biennio 2020-2021, tanto da spingere il ministro Salvini ad annunciare un prossimo riordino del Codice della Strada per introdurre regole più efficaci e severe, senza tralasciare l’esigenza di rendere le strade più sicure e moderne.
RAPPORTO INCIDENTI STRADALI 2022: I NUMERI ITALIANI
In questo e nei prossimi paragrafi riassumiamo in sintesi i numeri più importanti che sono emersi dalle indagini diffuse nel Rapporto 2022 sugli incidenti stradali, in fondo trovate poi il commento del titolare del MIT Matteo Salvini. Le cifre vanno sempre interpretate considerando la pesante riduzione della mobilità nel 2020 (soprattutto) e nel 2021 a causa della pandemia.
Non a caso, secondo il report dell’Istat sugli ‘Incidenti stradali in Italia nel 2021 e stima preliminare gennaio-giugno 2022’, la situazione pandemica e le misure per contenerla hanno fortemente influenzato l’andamento dell’incidentalità stradale e della mobilità nel 2021. Rispetto al 2020 gli incidenti e gli infortunati sono diminuiti nei mesi di gennaio e febbraio e aumentati in misura consistente nel periodo marzo-giugno, per tornare a livelli molto vicini al periodo pre-pandemia nella seconda parte dell’anno. Nel 2021 sono stati 2.875 i morti in incidenti stradali in Italia (+20,0% rispetto all’anno precedente), 204.728 i feriti (+28,6%) e 151.875 gli incidenti stradali (+28,4%), valori tutti in crescita rispetto al 2020 ma in diminuzione nel confronto con il 2019 (-9,4% vittime, -15,2% feriti e -11,8% incidenti).
Al contrario il primo semestre del 2022 è stato caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e come conseguenza anche dell’incidentalità stradale. Secondo le stime preliminari, nel semestre gennaio-giugno 2022 si è registrato, rispetto allo stesso periodo del 2021, un aumento del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (81.437, pari a +24,7%), dei feriti (108.996, +25,7%) e delle vittime entro il trentesimo giorno (1.450, +15,3%). Come atteso, l’incidentalità stradale è risultata in aumento anche rispetto al primo semestre 2020 (incidenti +64,3%, feriti +63,0%, vittime +43,2%). Nel confronto con i primi sei mesi del 2019 si è rilevato invece ancora un lieve calo: incidenti stradali -2,6%; feriti -6,8% e deceduti -5,5%.
RAPPORTO INCIDENTI STRADALI 2022: L’ITALIA A CONFRONTO CON L’EUROPA
L’indagine dell’ACI sugli ‘Incidenti stradali in Europa’ riporta che durante il 2021 nell’UE a 27 Paesi 19.855 persone hanno perso la vita a seguito di incidente stradale, 2.908 in meno rispetto al 2019, con una diminuzione del 12,8%. Rispetto al 2020 ci sono stati 994 decessi in più, per un aumento del 5,3%. L’Italia, con 2.875 decessi nel 2021 contro i 3.173 del 2019 (-9,4%), si è collocata solamente in 17^ posizione nella classifica dei Paesi più virtuosi. Il tasso di mortalità stradale (numero di morti per milione di abitanti) nell’UE è risultato di 44,7, in Italia di 48,5: meglio di noi ben 14 Stati membri. Per centrare l’obiettivo 2030 la riduzione annuale costante del numero di decessi dovrebbe essere pari al 6,1%.
Concentrando l’attenzione sugli utenti vulnerabili, nel 2021 il coinvolgimento di motocicli negli incidenti stradali in Italia ha rappresentato il 5,3% del totale dei veicoli coinvolti, di cui il 3,6% corrispondente a incidenti mortali. Sulle strade extraurbane si sono verificati incidenti anche con velocipedi, 1.416 di cui 37 con incidenti mortali, con ciclomotori, 734 di cui 13 mortali, con e-bike, 54 di cui 2 mortali e con monopattini elettrici, 39 di cui 1 mortale. 1086 gli incidenti con pedoni di cui 116 mortali.
Un deceduto su tre (il 33,5%) è morto in un incidente da solo, cioè con fuoriuscita, sbandamento o urto contro ostacoli fissi o accidentali. L’indice di mortalità per questa tipologia è particolarmente elevato, pari a 3,05 morti ogni 100 incidenti.
RAPPORTO INCIDENTI STRADALI 2022: INFORTUNI SUL LAVORO CON MEZZO DI TRASPORTO
Riportiamo adesso un estratto dell’interessante studio riguardante gli ‘Infortuni sul lavoro con mezzo di trasporto coinvolto” denunciati all’Inail nel 2021. Nell’anno oggetto dell’indagine questo tipo di infortuni sono stati 74.940, in sensibile aumento rispetto al 2020 (+25,6%), ma numericamente inferiori ai 93 mila del 2019 ante-pandemia. Ovviamente l’incremento rispetto al 2020 è giustificato dalla generale ripresa delle attività economiche e dal ritorno di molti lavoratori alla modalità di lavoro ‘in presenza’, almeno in forma prevalente. Gli infortuni ‘in itinere’ (59.179, circa l’80% del totale) sono aumentati del 28,0%, contro una crescita del 17,4% della componente ‘in occasione di lavoro’.
Relativamente ai decessi, nel 2021 le morti denunciate per infortunio sul lavoro con mezzo di trasporto coinvolto sono state 415, metà delle quali in itinere (211). In aumento rispetto al 2020 (+5,9%), il dato del 2021 resta comunque al di sotto di quanto rilevato nel 2019 (511 denunce mortali).
I dati provvisori concernenti i primi otto mesi del 2022, caratterizzati da dinamiche economiche positive rispetto all’anno precedente, hanno registrato 40.165 denunce di infortuni con mezzo di trasporto coinvolto (di cui i 3/4, quasi 32 mila, in itinere) con un significativo aumento rispetto al pari periodo del 2021 (oltre 4 mila casi in più, +12,6%) pur restando al di sotto di quanto rilevato nel 2019 ante-pandemia.
Le denunce di infortunio mortale con mezzo di trasporto coinvolto nei otto mesi del 2022 sono state, provvisoriamente, 182 (di cui 95 in itinere) in sensibile aumento rispetto ad un anno prima (+16,7%), ma ancora in calo rispetto al 2019 pre-Covid (-22,6%).
RAPPORTO INCIDENTI STRADALI 2022: IL COMMENTO (E I PROGETTI) DI MATTEO SALVINI
Nel commentare il Rapporto 2022 sull’incidentalità stradale, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini ha definito le statistiche “drammatiche e in peggioramento”, anche rispetto agli altri Paesi europei. Per questo, ha detto, è necessario impegnarsi a fondo per invertire questo tragico fenomeno, denunciato con autorevolezza anche dal Presidente della Repubblica in occasione del discorso di Capodanno.
I tecnici del MIT sarebbero già al lavoro per riaggiornare il Codice della Strada, anche alla luce di novità come l’utilizzo intensivo di monopattini elettrici e la necessità di tutelare chi, come i ciclisti, troppo spesso sono vittime di gravi negligenze altrui.
Salvini immagina regole più efficaci e severe, soprattutto per chi causa incidenti gravi sotto effetto di alcol e o droga, ma anche maggiori controlli e un miglior approccio all’educazione stradale nelle scuole. Senza dimenticare la necessità di rendere più sicure e moderne le infrastrutture.
A questo proposito Salvini ha ricordato che sono già state liberate risorse ingenti (4,55 miliardi solo per opere Anas da nord a sud), ed erogati ulteriori 13,5 milioni a favore dei 14 Comuni italiani che hanno registrato il dato peggiore rispetto alla sicurezza dei pedoni, così da consentire interventi di messa in sicurezza. Inoltre il nuovo Codice degli appalti dovrebbe ridurre i tempi di intervento per realizzare opere nell’interesse dei cittadini.