Decreto Ristori: indennizzi anche per taxi e NCC, ecco quali Il percorso per ottenere la licenza taxi è piuttosto tortuoso

Decreto Ristori: indennizzi anche per taxi e NCC, ecco quali

Approvato il Decreto Ristori: previsti indennizzi anche per taxi e NCC, ecco quali sono e quando arriveranno sul conto corrente degli interessati

28 Ottobre 2020 - 01:10

Il Decreto Ristori approvato dal Governo a sostegno delle attività chiuse o danneggiate dalle ultime misure anti-Covid prevede indennizzi anche ai taxi e agli NCC. Lo ha annunciato in anteprima la ministra delle Infrastrutture e del Trasporti Paola De Micheli, affermando che tassisti e operatori del servizio di noleggio con conducente meritano di essere risarciti perché gli ultimi provvedimenti nazionali e regionali per contenere il Coronavirus penalizzano pesantemente la loro attività. Tuttavia le associazioni di settore ritengono insufficienti questi indennizzi e per tale motivo hanno deciso di confermare lo sciopero previsto il prossimo 6 novembre 2020.

DECRETO RISTORI: QUALI INDENNIZZI PER TAXI E NCC?

Alle parole della De Micheli sono seguiti i fatti e nel testo definitivo del Decreto Ristori (decreto-legge n. 137 del 28 ottobre 2020), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 29/10/2020,  taxi e NCC rientrano effettivamente tra le categorie che beneficeranno dei rimborsi.  Per loro è previsto un indennizzo pari al 100% (ossia uguale) di quanto hanno già ottenuto con il Dl Rilancio. Le risorse saranno erogate direttamente sui conti correnti degli aventi diritto. “I rappresentanti di taxi e NCC”, ha dichiarato la ministra De Micheli, “nel corso di un incontro presso il MIT hanno giustamente fatto presente che l’attività del servizio di trasporto pubblico non di linea, seppur non sospesa, lo è di fatto dopo le 18, considerate le chiusure del DPCM del 24 ottobre 2020. Senza contare i vari coprifuochi regionali, come in Lombardia e in Campania, che di fatto inibiscono la circolazione nelle ore notturne”.

DECRETO RISTORI: INDENNIZZI TAXI E NCC NON SUFFICIENTI?

Queste affermazioni della titolare del MIT non hanno però raffreddato gli animi decisamente accesi dei sindacati dei tassisti, che hanno definito ‘insufficienti’ le misure contenute nel Decreto Ristori e confermato lo sciopero di taxi e NCC già previsto per il 6 novembre. “È un primo timido segnale positivo, ma non ancora sufficiente”, si legge infatti in una nota congiunta delle associazioni di categoria,I tassisti aspettano ancora il ristoro di 1000 euro previsto dal decreto approvato ad agosto, e oggi hanno la necessità di avviare un confronto reale con le istituzioni governative affinché possa essere messo in campo un pacchetto di misure collettive che sostengano il settore. Per questi e per altri motivi finché non avremo risposte concrete ai quesiti posti, continueremo a protestare e lo faremo il prossimo 6 novembre, sotto le finestre dei competenti ministeri”.

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DECRETO RISTORI: COME E QUANDO SARANNO EROGATI GLI INDENNIZZI

Ora però bisogna capire come e in quanto tempo gli indennizzi del Decreto Ristori arriveranno nelle tasche di tassisti e operatori NCC. In base all’art. 1 comma 5 del decreto, per i soggetti che hanno già beneficiato del contributo a fondo perduto del decreto Rilancio, il rimborso sarà corrisposto dall’Agenzia delle Entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo (a livello di tempistiche il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha assicurato che i soldi arriveranno entro il 15 novembre). Invece il successivo comma 6 dispone che per i soggetti che non hanno presentato alcuna domanda ai tempi del Dl Rilancio, l’indennizzo sarà corrisposto previa presentazione di un’apposita istanza esclusivamente tramite il canale dedicato della stessa Agenzia dell’Entrate. I soldi, in questo caso, arriveranno più tardi, probabilmente a dicembre.

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