Guardrail in cattive condizioni: chi paga i danni in un incidente Auto va fuori strada sulla Salaria e si schianta contro un albero

Guardrail in cattive condizioni: chi paga i danni in un incidente

Con una importante ordinanza la Corte di Cassazione ha stabilito chi paga i danni in un incidente nel caso di guardrail in cattive condizioni

3 Settembre 2020 - 03:09

Anche nel caso del guardrail in cattive condizioni è bastata un’ordinanza per mettere in discussione certezze acquisite. Se l’istinto suggerisce che a pagare i danni in un incidente sia sempre l’automobilista che l’ha provocato, la realtà è diversa. Non dimentichiamo che le norme che disciplinano il comportamento su strada sono in continua evoluzione. E laddove non è il legislatore ad aggiornarle e a fissare regole per i casi particolari, ci pensano i tribunali. Succede anche nel caso di un’auto che urta contro un guardrail che non garantisce le condizioni di sicurezza. La pronuncia dei giudici della Corte di Cassazione sta facendo storia assegnando nuove responsabilità.

GESTORE DELLA STRADA RESPONSABILE DEL GUARDRAIL IN CATTIVE CONDIZIONI

Se volessimo sintetizzare la questione del guardrail in cattive condizioni in termini pugilistici potremmo dire che la Cassazione ha assegnato un punto a favore degli automobilisti. Chiamata a pronunciarsi sul caso, ha stabilito che spetta al gestore della strada (comune, provincia, regione o Anas) pagare i danni, in tutto o in parte. E per danni si intendono tutte le spese, sia quelle per la riparazione del veicolo e sia quelle mediche per eventuali lesioni fisiche. Non solo, ma riconosce la responsabilità anche nel caso in cui l’automobilista abbia commesso una infrazione. Ad esempio un sorpasso non consentito o lo sforamento dei limiti di velocità. Se la barriera in acciaio o in calcestruzzo non è stata in grado di assolvere alla sua funzione, l’automobilista ha diritto all’indennizzo.

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QUANDO L’ENTE GESTORE PAGA I DANNI PER GUARDRAIL IN CATTIVE CONDIZIONI

I casi di guardrail in cattive condizioni sono numerosi e vanno ricondotti alla mancata capacità di garantire sicurezza. Per definizione devono riuscire a evitare l’uscita di strada dei veicoli come in questo test live con video. E allo stesso tempo non devono rappresentare un ostacolo per gli automobilisti. Già, perché succede anche che la vegetazione eccessiva con cui sono a volte ricoperte invada la strada. La conseguenza è il restringimento della carreggiata libera e dunque una maggiore difficoltà di guida per chi è al volante. Un caso ancora più eclatante di guardrail in cattive condizioni sono le cuspidi senza protezione. Si trasformano così in pericolose punte di lancia in grado di trafiggere l’auto che sbanda a forte velocità. Il guardrail è considerato poco sicuro anche nei casi di presenza di pieghe anomale della struttura, di bulloni di qualità scadente e di ruggine. Sono tutte situazioni concrete in cui gli enti gestori delle strade possono essere chiamati a pagare i danni per scarsa manutenzione.

GUARDRAIL IN CATTIVE CONDIZIONI, IL RUOLO DEL PERITO

Non è così semplice per i giudici scrivere la parola fine sui casi d’incidente per guardrail in cattive condizioni e poco sicuri. I casi del passato dimostrano infatti come siano numerose le componenti che entrano in gioco. Pensiamo ad esempio alla presenza di olio sull’asfalto, a una buca che ha costretto il guidatore a una manovra avventata oppure al terriccio che ha reso sdrucciolevole la strada. Ecco quindi che le responsabilità possono essere condivise. Magari tirando in ballo anche una terza persona, ad esempio il conducente dell’auto o del camion che ha provocato la macchia d’olio sull’asfalto da cui è nato l’incidente. Un ruolo centrale è ricoperto dal perito nominato dal tribunale per stabilire le percentuali di responsabilità. E se il sinistro ha causato anche lesioni fisiche, i tempi del processo si allungano. In tutti i casi, dopo la sentenza di primo grado, possono seguire il ricorso in appello e quello successivo in Cassazione.

INCIDENTE CON GUARDRAIL IN CATTIVE CONDIZIONI, COSA FARE

In caso di incidente con guardrail in cattive condizioni, la prima cosa da fare è valutare le proprie condizioni e quelle dei passeggeri. Quindi chiamare le forze dell’ordine e fornire le indicazioni richieste, dal luogo del sinistro fino al coinvolgimento di auto e persone. Si ricorda che il verbale è un documento fondamentale per il risarcimento danni. Se l’automobilista è nelle condizioni per farlo è utile scattare foto per documentare lo stato del guardrail al momento dell’incidente. Proprio dall’attento esame delle immagini possono saltare fuori le inadempienze dell’ente gestore.

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COME CHIEDERE IL RISARCIMENTO PER GUARDRAIL IN CATTIVE CONDIZIONI

Per chiedere il risarcimento per guardrail in cattive condizioni occorre spedire una raccomandata all’ente gestore della strada. Nella busta è necessario allegare il verbale delle forze dell’ordine, le foto del guardrail e i certificati medici, naturalmente se sono stati prodotti. Se l’ente riconosce le proprie responsabilità provvederà al risarcimento. In caso contrario è necessario farsi affiancare da un avvocato per trovare un accordo senza andare in giudizio. Oppure per iniziare una lunga battaglia legale.

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