Si moltiplicano le proposte di polizza collettiva auto. Sicuri di sapere come funziona? E conviene davvero sottoscriverla?
Si chiama polizza collettiva auto e sapere come funziona ha una doppia valenza. Anche per capire se conviene davvero sottoscriverla. Da una parte il proprietario del veicolo dispone di una opzione in più al momento della scelta e del preventivo assicurazione auto. Dall’altra può stipulare insieme ad altre persone una convenzione vantaggiosa con le compagnie ovvero spuntare un premio ridotto. Come lascia immaginare la stessa denominazione, il concetto di fondo è l’unione in gruppo con altri automobilisti per pagare di meno. Ottenere uno sconto sulla polizza auto è infatti un obiettivo a cui mirano tutti gli assicurati. Naturalmente è tutto in regola, tuttavia qualche precauzione è doverosa per non incorrere in spiacevoli sorprese.
COME FUNZIONA LA POLIZZA COLLETTIVA AUTO
Per capire come funziona la polizza collettiva auto possiamo osservare come viene applicata questa formula in altri settori. Avete mai sentito parlare dei Gruppi di acquisto solidale? Sono molto diffusi nelle aree del commercio e del consumo e si tratta di liberi raggruppamenti di persone. I G.A.S. assicurano al commerciante una quantità minima di vendite e in cambio ottengono una riduzione del prezzo d’acquisto. La stella polare è insomma quella del risparmio collettivo per gli iscritti. Lo stesso principio viene così trasportato nella sottoscrizione di una polizza Rca. Unendosi ad altri proprietari di veicoli, l’automobilista può stipulare una convenzione a prezzo scontato. Di interessante c’è la crescita del numero di compagnie che propongono la formula della polizza collettiva auto. Compresi i grandi nomi, regolarmente presenti negli elenchi Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni).
POLIZZA COLLETTIVA AUTO: COME ADERIRE
Anche se alcune volte sono le stesse compagnie a promuovere la formula della polizza collettiva auto, sono le associazioni dei consumatori a stringere accordi e ad andare a caccia di opportunità. L’adesione è libera e il proprietario dell’auto deve solo contattare uno dei tanti gruppi esistenti. Magari quello più vicino al proprio domicilio, da trovare con una semplice ricerca sul web per parole chiave (“Rca collettiva”, “assicurazione di gruppo”). L’accettazione di un nuovo utente non è comunque automatica poiché l’automobilista non deve essere un profilo a rischio di truffa o di “incidente facile”. I requisiti variano da una compagnia all’altra e riguardano sia il proprietario e sia l’auto da assicurare. Più alto è il numero dei partecipanti e maggiore è il costo individuale della Rca che copre i danni causati a terzi dalla circolazione del veicolo in aree pubbliche e private.
PROCEDURA PER SOTTOSCRIVERE POLIZZA COLLETTIVA AUTO: LE CLAUSOLE
Dopo aver individuato la polizza collettiva auto più aderente alle proprie esigenze occorre quindi passare alla sottoscrizione. In linea di massima le compagnie riservano questa opzione alle automobili già assicurate e mai coinvolte in frodi. Si tratta di un modo per tutelarsi e ridurre la soglia di rischio. Possono anche fissare un limite annuale di percorrenza che è in genere di 20.000 chilometri. Anche in questo caso la logica è di limitare le possibilità di un sinistro. Meno si circola e più basso è il rischio di incidenti. La società può richiedere l’installazione di una scatola nera con cui tracciare il comportamento al volante del guidatore. In questo modo diventa più facile ricostruire la dinamica dei sinistri, assegnare le responsabilità e ridurre le truffe assicurative. Infine, la polizza collettiva auto è spesso riservata agli automobilisti con esperienza. In pratica, niente neopatentati e né giovanissimi. Per neopatentati si intendono coloro che hanno conseguito la patente da almeno tre anni. Per giovanissimi chi ha meno di 26 anni. Fissati i requisiti, l’automobilista può chiedere e ricevere il preventivo. Dopodiché basta pagare, senza comunicare il cambio alla precedente compagnia di assicurazione.
CONVIENE DAVVERO LA POLIZZA COLLETTIVA AUTO?
Con la sottoscrizione della polizza collettiva auto ci guadagnano tutti. Gli automobilisti perché pagano un premio ridotto. Ma anche la società di assicurazione perché arricchisce il portafoglio di clienti. Ma siamo sicuri che conviene davvero? La risposta è generalmente affermativa ma con alcune precisazioni, perché non sempre il prezzo è tutto. In prima battuta occorre prestare attenzione alla solidità economica della compagnia di assicurazione. In caso di più incidenti gravi avrebbe la forza di risarcire i danni a tutti gli assicurati? Oltre al sito dell’Ivass, consigliamo di controllare il portale dell’Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici). Qui è infatti possibile verificare che la società sia almeno autorizzata a operare in Italia nel ramo Rca. In seconda battuta, se la sottoscrizione della Rca è legata all’installazione della scatola nera, bisogna verificare se i costi di disinstallazione sono a carico del contraente in caso di cambio anticipato della compagnia.