Il bilancio ANFIA del mercato veicoli commerciali conferma la centralità del settore nell'economia italiana: in testa Stellantis
Il mercato dei veicoli commerciali leggeri in Italia ha confermato la sua importanza strategica per l’industria automotive nel primo semestre del 2024, registrando un incremento significativo delle immatricolazioni. Secondo i dati elaborati dall’ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), sono stati immatricolati quasi 112mila veicoli commerciali leggeri, con un incremento del 17,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ecco tutti i dettagli dell’elaborazione ANFIA.
VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI: PILASTRO DELL’ECONOMIA ITALIANA
L’incremento delle vendite di veicoli commerciali leggeri in Italia non è affatto da sottovalutare, se si pensa all’andamento delle vendite di autovetture nuove. Il saldo positivo del 1° semestre 2024 è nettamente superiore rispetto alle 95.000 unità del primo semestre 2023. Il segmento dei veicoli commerciali leggeri continua quindi a rappresentare un pilastro fondamentale per l’economia e dell’industria italiana, essendo strettamente collegato alle attività di trasporto merci, logistica e servizi essenziali.
ANFIA spiega che in un contesto dove la mobilità sostenibile è al centro delle politiche industriali e ambientali, il settore dei veicoli commerciali leggeri gioca un ruolo centrale nel promuovere tecnologie a basse emissioni, in linea con le direttive europee per la riduzione dell’impatto ambientale. L’adozione di veicoli ibridi, elettrici e a gas naturale è sempre più incentivata, in parte grazie ai fondi destinati agli investimenti ad elevata sostenibilità, che prevedono uno stanziamento di 50 milioni di euro per il periodo 2021-2026.
Nel settore LCV (Light Commercial Vehicle) Stellantis è ancora capofila delle vendite per Brand di veicoli commerciali leggeri, con massa fino a 3,5 tonnellate. Ecco la Top 10 delle marche per immatricolazioni nel primo semestre 2024:
- FIAT, 26.581
- FORD, 18.396
- RENAULT, 11.080
- IVECO, 10.048
- CITROEN, 6.515
- PEUGEOT, 5.774
- VOLKSWAGEN, 4.479
- OPEL, 4.073
- MERCEDES BENZ, 3.856
- TOYOTA, 3.061
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ANALISI MERCATO VEICOLI COMMERCIALI IN ITALIA
Nonostante l’andamento positivo del mercato dei veicoli commerciali leggeri, il primo semestre del 2024 ha mostrato tendenze diverse negli altri segmenti del settore. Il mercato degli autocarri pesanti, ad esempio, ha visto un aumento delle immatricolazioni del 10,4%, con 16.769 unità registrate. Tuttavia, questo trend positivo ha subito un rallentamento a marzo, quando le immatricolazioni sono diminuite dell’1,4% rispetto allo stesso mese del 2023.
Il comparto dei veicoli trainati, come rimorchi e semirimorchi con peso totale a terra superiore a 3.500 kg, ha invece registrato una contrazione significativa. Dopo aver chiuso il 2022 con un incremento dell’11% rispetto al 2021, il settore ha visto una contrazione dell’8% nel 2023, con prospettive ancora più negative per il 2024. Nei primi sei mesi dell’anno corrente, le immatricolazioni sono diminuite del 14,5%, passando da 8.378 a 7.164 unità.
Al contrario, il comparto degli autobus con peso superiore a 3,5 tonnellate ha beneficiato dei fondi per il trasporto pubblico, registrando una crescita del 45,3% con quasi 3.500 unità immatricolate. Questo dato evidenzia l’importanza del sostegno pubblico nel promuovere il rinnovo delle flotte di trasporto pubblico, favorendo l’adozione di veicoli più moderni e meno inquinanti.
LE MISURE A SOSTEGNO DEI VEICOLI COMMERCIALI IN ITALIA
Il governo italiano ha messo in atto una serie di misure di sostegno, tra cui il “DM Investimenti ad Elevata Sostenibilità” e i “DM Incentivi Autotrasporto“, per un totale di 75 milioni di euro. Questi incentivi mirano a promuovere l’acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa e a sostenere le imprese di autotrasporto nell’adozione di tecnologie più sostenibili. Parallelamente, la filiera automotive ha avanzato ulteriori proposte per incentivare il rinnovo del parco veicoli e migliorare la sicurezza stradale. In particolare, per quanto riguarda i veicoli per trasporto merci:
- adozione di un Piano straordinario per il rinnovo del parco circolante di veicoli (tutte le tecnologie) e rimorchi (tutte le categorie);
- modifica normativa che definisca l’incremento delle revisioni periodiche obbligatorie per i veicoli ante Euro IV e dei rimorchi e semirimorchi con più di 12 anni;
- il credito d’imposta sull’acquisto di GNL e AdBlue a favore delle imprese di autotrasporto che utilizzano mezzi ad elevata sostenibilità nella loro flotta;
- diffusione dei biocarburanti e rimodulazione rimborso accise e pedaggi autostradali per favorire alimentazioni alternative;
- aggiornare il Regolamento di attuazione al CdS (D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495) all’articolo 216, comma 1, adeguandolo alle nuove disposizioni dell’articolo 61 del codice che consente la circolazione in ambito nazionale dei complessi veicolari fino a 18,75 mt;
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