
SERMI in Italia rimandato ancora: la denuncia di ADIRA
La denuncia di ADIRA, Associazione Distributori Indipendenti Ricambi Autoveicoli, sul ritardo dell'implementazione dello schema SERMI in Italia
La denuncia di ADIRA, Associazione Distributori Indipendenti Ricambi Autoveicoli, sul ritardo dell'implementazione dello schema SERMI in Italia
Le dichiarazioni che Jan-Willem van der Linden, Co-chair dell’Associazione SERMI, ha rilasciato a SICURAUTO.it non sono passate inosservate, avendo chiarito la posizione del SERMI riguardo i reali motivi del ritardo dell’implementazione dello schema SERMI in Italia, unico Paese europeo (ed uno dei 4 major markets) che manca all’appello insieme alla Polonia. Motivi che riguardano le cosiddette ispezioni cross-country, cioè transnazionali, da parte dei CAB (Conformity Assessment Body) che sono già stati accreditati nel Paese d’appartenenza, inizialmente ammesse in deroga e poi bloccate essendo emersa un’interpretazione più restrittiva della norma. Così facendo si è stoppato il lavoro anche di un CAB straniero (Kiwa) che era pronto all’accreditamento in Italia fin dallo scorso maggio. In tale contesto, ricordando che la situazione è in divenire e che potrebbero esserci novità in merito già nella prima metà di settembre, ADIRA, l’Associazione Distributori Indipendenti Ricambi Autoveicoli, ha ritenuto opportuno rilasciare un comunicato nel quale denuncia questa situazione paradossale che sta penalizzando il nostro Paese, auspicando una rapida soluzione e aggiungendo un ulteriore tassello rispetto alla vicenda.
Aggiornamento del 29 novembre 2024: è stata ufficializzata la partenza del SERMI in Italia dal 1° febbraio 2025.
RITARDO SERMI IN ITALIA: COSA DENUNCIA ADIRA
Che cosa ha aggiunto ADIRA? Il vero motivo dell’inceppamento è che un NAB (National Accreditation Body, in Italia Accredia) non italiano si è di fatto opposto all’adozione da parte dell’Associazione SERMI, in deroga al regolamento SERMI (2021/1244), al cosiddetto accreditamento cross-country in forza del quale un CAB accreditato da un NAB di un determinato Stato membro, poteva validamente operare anche in altri. Il che ha creato la situazione che abbiamo ricostruito insieme a Jan-Willem van der Linden.
Pertanto ADIRA denuncia la determinazione, a seguito della decisione assunta da SERMI di bloccare le ispezioni transnazionali (su input appunto di un NAB non italiano), di una situazione di evidente discriminazione tra l’Italia e i Paesi che erano già attivi al momento dello stop ma nei quali, essendo lo stop NON retroattivo, continuano regolarmente a operare CAB accreditati in cross-country insieme ad altri di accreditamento nazionale. Denuncia altresì il fatto che, nonostante le pressioni esercitate negli ultimi mesi, ad oggi SERMI non stia tenendo nella dovuta considerazione né l’importanza del nostro Paese nel sistema aftermarket europeo (secondo mercato aftermarket d’Europa per volumi e primo per numero di operatori), né il lavoro svolto da oltre un anno dalle associazioni e dalla stessa ADIRA per ottenere la più rapida ed estesa applicazione dello schema SERMI in Italia.
LA RICHIESTA DI ADIRA: RICOMPORRE UNA SITUAZIONE DI EQUITÀ SUL SERMI
ADIRA chiede pertanto che si proceda rapidamente a ricomporre una situazione di equità tra i vari Paesi consentendo immediatamente l’attivazione di tutti i CAB accreditati in cross-country, e fissando fin d’ora le date tecnicamente più vicine per l’implementazione dello schema SERMI nei Paesi ‘stoppati’. L’associazione può confermare che l’Italia, intesa sia come la comunità degli operatori interessati, sia come CAB per il rilascio dell’accreditamento, è pronta e operativa dallo scorso mese di maggio.
ADIRA LAVORA ANCHE PER L’AMPLIAMENTO DELLO SCHEMA SERMI
Inoltre ADIRA dichiara che ha lavorato, lavora e lavorerà affinché l’implementazione dello schema SERMI in Europa possa avvenire nel modo più ampio possibile per consentire alle federazioni europee dell’IAM di ottenere l’ampliamento dello schema SERMI oltre il perimetro attualmente previsto delle sole informazioni tecniche relative alla sicurezza del veicolo. A questo fine, collabora e collaborerà con i propri associati, con tutti gli operatori del settore interessati, con le altre associazioni della filiera IAM e con i CAB attuali e futuri per determinare il risultato in premessa. Su questo SICURAUTO.it è assolutamente al fianco di ADIRA e qualsiasi altro soggetto che vorrà perseguire questa finalità, perché noi sosteniamo (e sosterremo sempre) l’Aftermarket indipendente, utilissimo per far risparmiare gli automobilisti italiani e mantenere in perfetta efficienza – e sicurezza – le loro auto.
RINA E’ PRIMO CAB SERMI PER L’ITALIA
Tra i tanti approfondimenti interessanti nel 4° Aftermarket Report presentato il 10 ottobre 2024 in anteprima presso la sede di LKQ RHIAG, abbiamo parlato anche del SERMI con RINA, che ci aveva anticipato di essere alle battute finali del processo di accreditamento presso ACCREDIA. Oggi possiamo confermare l’ufficialità di RINA Service come primo CAB SERMI per l’Italia, autorizzato al rilascio del certificato SERMI per le officine e RSS che ne fanno richiesta.