Info Riparazione: l’Aftermarket globale si allea sull’accesso ai dati

Info Riparazione: l’Aftermarket globale si allea sull’accesso ai dati

Le associazioni dell’Independent Aftermarket automotive nel mondo serrano i ranghi e sottoscrivono i 10 principi sull’accesso equo ai dati di riparazione RMI

28 Aprile 2023 - 17:00

Le associazioni automobilistiche globali dell’Independent Aftermarket hanno firmato una dichiarazione per sostenere il diritto fondamentale alla riparazione. Lo ha annunciato ADPA (Associazione europea degli editori di dati automobilistici indipendenti) tra le varie associazioni che hanno assunto una netta posizione sul diritto alla riparazione stabilendo 10 principi per lo sviluppo di un quadro normativo che tenga conto della digitalizzazione e della connettività nell’IAM.

QUANTO VALE L’AFTERMARKET AUTOMOBILISTICO IN EUROPA E NEL MONDO

L’ADPA spiega che a livello globale, l’aftermarket automobilistico mantiene in circolazione 1,5 miliardi di veicoli contribuendo con 1,6 trilioni di euro all’economia. Le officine indipendenti effettuano il 70% delle riparazioni dopo la scadenza della garanzia sul veicolo. In media già dopo 3 anni la metà degli automobilisti non fa più manutenzione in Concessionaria. Per comprendere meglio le dimensioni dell’IAM nell’Unione Europea, ADPA le riassume così:

  • riunisce oltre 500.000 aziende (molte delle quali PMI) e 4,3 milioni di persone;
  • offre servizi, soluzioni innovative e competitive per la sicurezza e l’assistenza tecnica di oltre 320 milioni di veicoli utilizzati da privati, aziende ed enti pubblici.

La mancanza di verticalità con una norma specifica per l’automotive, rispetto al Data-Act che stabilisce norme generali sull’accesso ai dati generati da dispositivi connessi, rischia di porre in vantaggio le Case automobilistiche. Una situazione che riguarda anche l’IAM negli USA in attesa di una sentenza che potrebbe aprire una breccia a favore della concorrenza equa tra OES e IAM.

10 PRINCIPI FONDAMENTALI PER L’IAM SULL’ACCESSO AI DATI DI RIPARAZIONE

I 10 principi sottoscritti dalle associazioni IAM mondiali stabiliscono delle linee guida sulle best practice per la definizione di quadro normativo che potrà essere adattato in base alle giurisdizioni. In particolare, i punti chiave riguardano:

  • accesso equo alle informazioni tecniche di riparazione (RMI). I produttori di veicoli/fornitori OE devono fornire alle officine indipendenti certificate, stessi informazioni, strumenti e software di riparazione forniti a rivenditori/fornitori di servizi autorizzati a condizioni ragionevoli;
  • norme più chiare sulla telematica. Solitamente, gli autoriparatori hanno accesso ai dati diagnostici collegando uno strumento alla porta (OBD). Tuttavia, l’OBD non è più il solo mezzo per ottenere informazioni;
  • pass thru. Le case automobilistiche non possono costringere i riparatori a utilizzare strumenti proprietari come precondizione per l’accesso ai servizi generali e informazioni sulla riparazione. L’accesso alle RMI deve avvenire in una modalità pratica e ragionevolmente accessibile;
  • condizioni di abbonamento. Il fornitore di dati deve offrire le informazioni a termini e condizioni che soddisfano le esigenze commerciali delle officine in particolare riguardo alla durata dei permessi;
  • prezzo di mercato equo per l’accesso alle informazioni determinato facendo riferimento al ragionevole recupero dei costi sostenuti per produrre e fornire le informazioni e/o al prezzo addebitato per la fornitura di informazioni simili all’estero;
  • accesso in tempo reale alle informazioni tecniche di riparazione. Le informazioni su assistenza e riparazione devono essere fornite in tempo reale con l’introduzione del veicolo nel mercato o allo stesso tempo in cui sono disponibili per un fornitore di servizi autorizzato;
  • responsabilità. Dovrebbero essere istituiti meccanismi di risoluzione delle controversie e servizi di mediazione anche tramite un ufficio che sia in grado di rispondere rapidamente ed efficacemente alle violazioni della legge, prevedendo anche multe a scaglioni;
  • deroghe al diritto di riparazione. Le norme dovrebbero impedire alle Case automobilistiche di utilizzare qualsiasi mezzo come scappatoia;
  • operatività. Le norme dovrebbero consentire la creazione di infrastrutture per supportare l’accesso dei riparatori indipendenti alle informazioni necessarie per riparazioni relative alla sicurezza specifiche del veicolo;
  • trasparenza. La legislazione dovrebbe imporre a ogni casa automobilistica di pubblicare i termini di abbonamento su una piattaforma comune e di aggiornare le informazioni entro 48 ore dalla variazione dei termini.

ADPA SULL’ACCESSO ALLE INFORMAZIONI TECNICHE DI RIPARAZIONE

“L’intero aftermarket multimarca in tutto il mondo è desideroso di poter offrire nuove soluzioni digitali che soddisfino le aspettative dei propri clienti” ha dichiarato Ralf Pelkmann, presidente di ADPA. Pierre Thibaudat, Direttore Generale dell’ADPA, ha aggiunto: Nell’Unione Europea sono stati compiuti alcuni progressi legislativi, ma non ancora sufficienti per avere un ‘effetto faro’ come abbiamo fatto in passato. Dobbiamo agire ora!”.

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