Dati tecnici riparazione auto: slitta la sentenza in Massachusetts

I Costruttori USA continuano a prendere tempo contrastando la legge sull'accesso ai dati tecnici di riparazione. Il caso simbolo della lotta tra IAM e OEM
L’accesso ai dati tecnici di riparazione delle auto in Europa, visto dall’interno, sembrerebbe complesso e osteggiato dai Costruttori di veicoli. D’altronde OEM e IAM si trovano spesso alle due estremità di un mercato dove la New Ber cerca di mettere tutti d’accordo. Ma come vi abbiamo già anticipato in occasione di Autopromotec 2022, negli USA non è tutto così scontato, nonostante l’attivismo delle Associazioni di categoria che lottano per difendere diritti dei consumatori e concorrenza tra operatori. La sentenza che continua a slittare in Massachusetts è il simbolo dell’inerzia al cambiamento.
IL CASO SIMBOLO DELLA LOTTA PER L’ACCESSO AI DATI TECNICI NEGLI USA
Il caso finito in tribunale riguarda il REPAIR Act (HR 6570), il disegno di legge supportato da una coalizione di associazioni americane dell’IAM (Auto Care Association, Automotive Aftermarket Suppliers Association, Consumer Access to Repair, Specialty Equipment Market Association) per l’accesso ai dati tecnici e di riparazione dei veicoli. Una richiesta rivolta ai Costruttori di veicoli per cui nel Massachusetts il 3 novembre 2020 il 75% dei cittadini si è espresso a favore della nuova legge che obbligherebbe i Costruttori a fornire l’accesso e il controllo dei dati diagnostici e di riparazione. Ma il gruppo automobilistico Alliance for Automotive Innovation è riuscito a congelare tutto. Intentando una causa contro Maura Healey, procuratore generale del Commonwealth del Massachusetts, l’Associazione che rappresenta i produttori di automobili ha chiesto al tribunale di ribaltare il giudizio, aggrappandosi a motivazioni di sicurezza e tempi insufficienti all’adeguamento tecnologico.
LE ASSOCIAZIONI IAM RICHIAMANO LE LEGGI FEDERALI SULL’ACCESSO AI DATI TECNICI
Da quel momento in poi la corte federale continua a rimandare una sentenza e il caso giudiziario ha cominciato a naufragare. Come riporta Aftermarket News, Justin Rzepka, direttore esecutivo della CAR Coalition, ha dichiarato: “Sono passati quasi due anni da quando la gente del Massachusetts ha espresso il desiderio di avere più libertà di scelta quando si tratta di riparazioni automobilistiche. Poiché questo caso continua a trascinarsi, il Congresso non può aspettare. Deve agire in base alle disposizioni federali per il diritto alla riparazione, come REPAIR e SMART Acts”.
ACCESSO AI DATI TECNICI: LA POSIZIONE DEI COSTRUTTORI
Dal canto suo l’Alliance for Automotive Innovation ha chiesto ulteriore tempo fino al 22 settembre 2022 per rivedere la richiesta del Procuratore Generale sul caso. “Gli OEM non possono rispettare il ‘linguaggio semplice’ della legge sull’accesso ai dati senza violare i loro obblighi imposti dalla legge sulla sicurezza dei veicoli”. Facendo riferimento all’intenzione di chiarire zone grigie della nuova legge sull’obbligo di condividere i dati tecnici di riparazione, l’AAI sostiene che “Il programma proposto dal procuratore generale non lascia il tempo per un’analisi più approfondita di queste domande interpretative“. È anche vero che il procedimento va avanti da 2 anni e la prima sentenza attesa entro il 15 aprile 2022 è slittata prima a luglio 2022 e un prossimo aggiornamento si avrà probabilmente nel mese di ottobre 2022.