Sensore Kitas: cos’è e come funziona Cos’è il sensore Kitas

Sensore Kitas: cos’è e come funziona

Cos’è il sensore Kitas, i trucchi più diffusi per manometterlo e come la Polizia si accorge se il tachigrafo è truccato

23 Novembre 2020 - 12:11

Il sensore Kitas è diventato negli ultimi anni motivo di specializzazione della Polizia Stradale a caccia di cronotachigrafi taroccati. Come manomettere il tachigrafo e scoprire i trucchi fa parte delle competenze che gli agenti hanno imparato fiutando situazioni sospette durante i controlli su strada. Ecco come funziona il sensore Kitas e i modi più diffusi scoperti sui veicoli taroccati.

SENSORE KITAS: COME FUNZIONA E PERCHE’ VIENE MANOMESSO

Il sensore Kitas è una tipologia di sensore adottata sui sistemi di tracciamento dei periodi di guida e riposo, noto ai conducenti di veicoli per trasporto. E’ infatti questo sensore al centro delle più frequenti manipolazioni per nascondere periodi di guida e farli apparire come delle pause. Il suo funzionamento, dal cronotachigrafo al tachigrafo digitale prima e “intelligente” dal 2019, si è evoluto sempre di più. Il principio di funzionamento del sensore Kitas però è fondamentalmente lo stesso: un sensore a effetto Hall montato sul cambio di velocità legge gli spostamenti del mezzo e permette di calcolare alla velocità e quindi i tempi di guida. Non è molto diverso dai sensori dell’ABS o dal sensore di giri del motore. Ma il costante ricorso a trucchi per alterarne il funzionamento ha reso anche i tachigrafi più sofisticati e gli agenti hanno imparato a riconoscere le tracce di un potenziale tachigrafo taroccato.

Tachigrafo digitale

I TRUCCHI PER OSCURARE IL SENSORE KITAS

L’uso di una calamita è il modo più diffuso per bypassare il sensore Kitas. Un campo magnetico molto forte ne altera il funzionamento trasmettendo così un segnale di “veicolo fermo”. L’ingegno ha portato a trucchi sempre più difficili da smascherare, ma le Polizie dei vari Paesi si sono tenute al passo. Una delle tecniche più diffuse impiegate dagli agenti che sospettano una manomissione è l’uso di limatura di ferro, ad esempio, oppure di una semplice lamina metallica sottile. Ma questo metodo è stato superato ben presto da congegni elettronici integrati ben più evoluti.

sensore kitas

SENSORE KITAS MANOMESSO: LE TRACCE SOSPETTE AI CONTROLLI

Quando a un posto di controllo la Polizia rileva anomalie sul diario di bordo del conducente (esempio la velocità memorizzata dal tachigrafo scende improvvisamente a zero) gli agenti possono decidere di approfondire i controlli. Nella maggior parte dei casi si rivolgono a un’officina di zona che procederà a smontare il sensore Kitas per verificare l’eventuale esistenza di manomissioni. Il più delle volte, quando non ci sono anomalie ai sigilli o nella memoria guasti del tachigrafo, il sensore Kitas manomesso si riconosce dalla presenza di guarnizioni aggiuntive. Essendo un elemento pressofuso, una volta aperto per manometterlo bisogna proteggerlo da polvere e acqua. Come spiega uno dei maggiori produttori di tachigrafi un transistor aggiunto al sensore viene comandato comodamente dal posto di guida per “accecare” il sensore Kitas. In altri casi invece si ricorre a un sensore fantasma. Questo è nascosto e collegato fisicamente al tachigrafo, mentre quello a vista più esposto ai controlli è collegato a un cablaggio interrotto.

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