
Scaldare il motore in inverno è davvero indispensabile? Ecco cosa fare e come regolarsi prima di partire con il motore freddo
Riscaldare il motore in inverno prima di partire è un’abitudine che si tramanda da generazioni, anche tra i proprietari di auto moderne. Un tempo dava molti vantaggi, oggi invece, con motori moderni più efficienti, non solo è inutile, ma rischia di compromettere la salute del motore. L’ADAC (Automobile Club Tedesco) ci aiuta a fare chiarezza su questo mito: quanto è davvero utile riscaldare il motore da fermo e quanta benzina si consuma per scaldare il motore a -10°C.
Aggiornamento del 16 gennaio 2025: contenuti più utili e attuali per i lettori
- Scaldare il motore prima di partire
- Quanto tempo per scaldare il motore in inverno
- Consumo benzina per scaldare il motore in inverno
- Scaldare il motore in inverno: come fare
SCALDARE IL MOTORE PRIMA DI PARTIRE
Partiamo con un piccolo e breve riepilogo di come funziona un motore a combustione moderno nel momento in cui viene avviato. I fattori maggiormente coinvolti sono:
- le temperature di esercizio del motore;
- le parti meccaniche in movimento;
- i fluidi lubrificanti e refrigeranti.
Molti componenti, come i cilindri, i pistoni e le valvole, sono composti da materiali differenti, che lavorano a temperature di esercizio diverse. Questo è un fattore cruciale, perché gli attriti all’interno della camera di combustione creano un improvviso innalzamento delle temperature di questi componenti, portando ad una deformazione controllata del pezzo.
Perché è una fase particolarmente critica? Perché all’interno del motore, diversi parti devono ancora raggiungere la loro “forma” ottimale, che deve essere opportunamente calcolata in fase di progettazione onde evitare guasti e rotture. Il compito di riscaldare il motore a freddo è riservato principalmente al lubrificante che deve anche diminuire al massimo gli attriti.
QUANTO TEMPO PER SCALDARE IL MOTORE IN INVERNO
L’ADAC fornisce alcuni dati per capire quanto si scalda realmente il motore in inverno. Dopo 4 minuti di funzionamento del motore da fermo a una temperatura esterna di -10 °C, l’olio motore ha raggiunto una temperatura di -7 °C. E’ chiaro che spesso si resta fermi non solo per riscaldare il motore, ma anche per scaldare l’abitacolo e sbrinare i vetri. Ma anche in questo caso, almeno per le auto meno nuove, disappannare i vetri in inverno da fermo tentando di scaldare il motore è un’impresa difficile.
CONSUMO BENZINA PER SCALDARE IL MOTORE IN INVERNO
Restare fermi in attesa che il motore si riscaldi non serve neppure al comfort dei passeggeri. Durante i primi 4 minuti, l’aria del riscaldamento avrà raggiunto solo i 13 °C secondo l’ADAC. Durante questa fase di riscaldamento da fermo:
- il motore consuma 0,1 litri di benzina al minimo per 4 minuti di funzionamento;
- l’olio lubrificante invece impiega più tempo a scaldarsi con l’auto ferma e in questa fase il motore è sottoposto a maggiori attriti finché non arriva alla temperatura di funzionamento corretta.
Non è così per il liquido refrigerante, che invece sale di temperatura molto prima. I motori moderni si riscaldano più velocemente di quelli meno efficienti del passato, grazie ai materiali utilizzati e a progettazioni mirate. Proprio per queste motivazioni utilizzare la vecchia abitudine di riscaldare il motore non solo è inutile, ma addirittura controproducente e illegale in Italia, secondo l’articolo 157 del CDS. Quindi come fare?
SCALDARE IL MOTORE IN INVERNO: QUANDO HA SENSO FARLO?
Potremmo dire che “la verità è nel mezzo”, o meglio, che bisogna saper equilibrare i tempi tra il riscaldamento da fermo e la partenza. La miglior cosa da fare è attendere alcuni secondi dopo l’avviamento del motore prima di inserire la marcia e partire.
Una volta partiti è sconsigliato sforzare il motore, ma anzi dosare a dovere l’acceleratore e il cambio, per mantenere una marcia uniforme e dolce. Una volta che tutti i componenti in gioco hanno raggiunto le temperature di esercizio ideali – anche grazie ai sistemi di raffreddamento del motore, sarete liberi di usare gas e cambio a proprio piacimento – ma sempre nei limiti del buonsenso e della legge.