
Anche i veicoli senza tubo di scarico frenano e quindi ci chiediamo: le pastiglie dei freni per auto elettriche sono diverse da quelle che conosciamo oggi?
Sostenibilità, comfort di marcia, manutenzione ridotta e prestazioni: le auto elettriche promettono un mix che dovrebbe risultare accattivante per gli automobilisti. Ovviamente non tutto è positivo: le batterie sono pesanti e ingombranti e la loro costruzione ha un lato eticamente oscuro. Occorre poi ricordare che le emissioni di CO2 connesse alla produzione dell’elettricità e delle batterie influiscono sull’effettiva “pulizia” di un’elettrica. Quest’ultimo aspetto può comunque migliorare, per esempio grazie alla ricarica bidirezionale che aiuterebbe anche la rete durante i picchi nei consumi. Sappiamo già che le auto elettriche sono, nello stesso tempo, molto simili e molto diverse rispetto ai veicoli convenzionali e questo riguarda anche i freni. Ne avevamo già parlato nel post dedicato alla frenata a recupero d’energia e ora approfondiamo il discorso focalizzandolo sui materiali d’attrito, le pastiglie.
FRENI A RIPOSO, O QUASI
La conversione dell’energia cinetica in elettricità che carica le batterie permette di rallentare le auto elettriche e ibride senza agire sui freni. Questo accade grazie al motore di trazione che, quando funziona da generatore, sviluppa una grande coppia resistente che frena l’auto. Questo metodo è già diffuso: lo troviamo, per esempio, nei tram e nei treni e si può dire che questi ultimi usano i freni raramente. Nelle auto elettriche il discorso è simile: guidando con attenzione, e magari aiutandosi con l’e-Pedal, nel traffico cittadino si riesce a consumare pochissima elettricità. Questo lascia i freni convenzionali a riposo, che si consumano di meno ma di trovarli freddi durante le frenate d’emergenza. Si tratta di situazioni piuttosto stressanti che richiedono uno studio particolare per il materiale d’attrito.
HELLA PAGID PER LE ELETTRICHE E IBRIDE
Lo specialista Hella Pagid, nato da accordi fra TMD Friction e Hella, ha presentato pastiglie per veicoli elettrici e ibridi. Il catalogo è ricco e conta, oltre ai prodotti per Tesla Model S e X, BMW i3, la e-Golf VII e vari veicoli ibridi. Le pastiglie coprono infatti le ibride BMW i8 e 530e iPerformance, le Audi e-tron e l’A6 mild hybrid e molte Volvo ibride: le XC, V60 II, V90 II e S90 II. Queste evolute pastiglie freno soddisfano i più elevati standard riguardo prestazioni, comfort e durata e sono totalmente prive di rame, a tutela dell’ambiente. Le pastiglie Hella Pagid sono si misura per il sistema frenante e le prestazioni di ogni veicolo, considerando che i freni si azionano raramente ma intensamente.
IL BLU ELETTRICO ANCHE NELLE PASTIGLIE
Timo Krämer, Marketing Manager di Hella Pagid, ha dichiarato “la coppia di elettriche e ibride fa accelerare in breve tempo: occorrono alte prestazioni in frenata”. Anche ZF Aftermarket si è mossa e ha presentato, durante Automechanika 2018 a Francoforte, una nuova gamma di pastiglie TRW concepite appositamente per i veicoli elettrici. La linea si chiama Electric Blue e, basandosi sulle capacità d’innovazione di ZF Aftermarket, riesce a ridurre il rumore e la produzione di particolato. Questo è essenziale: le elettriche e le ibride (a motore a scoppio spento) sono silenziosissime e l’attrito delle pastiglie sui freni sarebbe quindi udibile. Ridurre le emissioni di particelle è parimenti importante: la polvere dei freni è pericolosa per i bambini nei passeggini e inficia la pulizia delle elettriche.
L’AFTERMARKET È PRONTO?
Le pastiglie TRW Electric Blue servivano i 15 veicoli elettrici più diffusi già a settembre 2018 e a dicembre la copertura raggiungeva il 97% dei modelli in Europa. Le ibride sono già abbastanza diffuse e le elettriche stanno crescendo (la nuova Peugeot e-208 potrebbe vendere molto): il nostro ricambista e il meccatronico di fiducia sa che le elettriche sono diverse anche nelle pastiglie?