Una corretta manutenzione alla sonda lambda aiuta a ridurre i consumi e migliorare le prestazioni del motore: ecco alcuni consigli utili
La manutenzione auto è fondamentale per conservare a lungo l’efficienza del motore e prevenire costose riparazioni per guasti sottovalutati e interventi rimandati. L’accensione della spia motore è la più frequente che spesso è legata ad avarie e malfunzionamenti al sistema di scarico. L’ideale sarebbe controllare la sonda lambda e la marmitta almeno ogni 30 mila km o prima della revisione auto obbligatoria. Essendo componenti che richiedono attrezzature specifiche ed esperienza vi raccomandiamo di rivolgervi in officina e non improvvisare il fai da te. Molti non sanno che i vapori della benzina incombusta possono danneggiare la sonda lambda, oppure che non bisogna usare sigillante a base di silicone per gli elementi dell’impianto di scarico. Vediamo cos’è la sonda lamba, quanti tipi e alcuni errori da non commettere nella sostituzione della sonda lambda.
Aggiornamento del 3 gennaio 2024: contenuti più utili e attuali per i lettori
SONDA LAMBDA BINARIA E A BANDA LARGA: QUALI DIFFERENZE
Ma che cos’è la sonda lambda nello specifico? Si tratta di un sensore che misura la quantità di ossigeno residua nei gas di scarico. Da questo valore si può definire il rapporto tra aria e carburante nella miscela. La miscela aria-carburante è infatti regolata dalla centralina elettronica del motore che utilizza i dati della sonda lambda costantemente. Ci sono due tipologie di sonda lambda:
- sensori che utilizzano elementi in zirconio o titanio (tipologia binaria), i primi sono quelli più comuni e operano intorno ai 300 °C. Lo svantaggio di quelli in zirconio è che bisogna aspettare che si scaldino per essere completamente operativi e non è sufficiente accendere solo il motore. I secondi, quelli in titanio, sono più resistenti e non hanno bisogno di aria dall’atmosfera per funzionare.
- poi ci sono i sensori a banda larga che garantiscono letture precise ma subiscono l’effetto negativo degli sbalzi di temperatura e della condensa d’acqua.
SONDA LAMBDA RISCALDATA: DURATA E VANTAGGI
Per rendere la lettura della sonda lambda più precisa e veloce, si sono diffuse le sonde lambda riscaldate. Questi sensori raggiungono più rapidamente la temperatura ottimale di funzionamento e hanno una durata di circa 100 mila km. La durata della sonda lambda non riscaldata invece può essere tra 50.000 e 80.000 km, raggiungendo la temperatura operativa grazie al contatto con gas di scarico caldi. Tuttavia sono meno diffuse visto il loro tempo eccessivo per scaldarsi.
DIFETTI E CAUSE DI MALFUNZIONAMENTO SONDA LAMBDA
Il modo più efficace per allungare la durata della sonda lambda è evitare che l’impianto si surriscaldi, controllando il sistema di accensione frequentemente ed effettuando una messa a punto se necessaria, come consiglia anche uno dei principali produttori. Per queste operazioni è fondamentale rivolgersi a un’officina di fiducia per varie ragioni:
- quando si installa un sensore nuovo bisognerà pulire la zona di montaggio;
- utilizzare una chiave dinamometrica per la corretta coppia di serraggio della sonda lambda nuova.
Inoltre, l’utilizzo di additivi non approvati dal produttore del veicolo, l’avviamento del motore a spinta, l’usura di guarnizioni a tenuta per l’olio motore e delle fasce elastiche dei pistoni, possono contribuire a danneggiare prematuramente la sonda lambda. Come riconoscere i difetti della sonda lambda? Il motore perderà potenza, con maggiori consumi e prestazioni sensibilmente peggiorate.
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