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Diagnosi auto OBD e OBD 2: cosa significa?

Le differenze tra OBD, OBD 2 ed EOBD: com’è cambiato il modo di fare la diagnosi auto con i diversi standard

20 Dicembre 2023 - 17:00

La diagnosi auto è il modo più frequente con cui si prende contatto con quella che si definisce porta OBD. Un termine diventato di uso comune anche tra gli automobilisti, ma cosa significa OBD? Come vedremo in questo articolo, conoscere le differenze tra OBD, OBD2 ed EOBD, è importante soprattutto quando ci si cimenta nella diagnosi auto fai da te.

Aggiornamento del 20 dicembre 2023: contenuti più attuali e utili per i lettori

DIAGNOSI AUTO ED OBD: COSA SIGNIFICA

La porta OBD per la diagnosi auto è l’accesso centralizzato a tutte le informazioni di funzionamento di vari sistemi e a vari livelli, sempre più dettagliati e blindati. L’acronimo OBD significa proprio On Board Diagnostics, ed è diventato sempre più diffuso fin dagli anni ’80 dello scorso secolo prevalentemente negli USA, per poi trovare applicazione anche sui veicoli europei. Le prime implementazioni diagnostiche riguardavano principalmente guasti elettrici. Inoltre non erano molto dettagliate nelle informazioni fornite all’automobilista.

Le spie di avaria erano limitate e anche l’officina poteva capire cosa non andava tramite un’indagine più approfondita del componente specifico. Come si può immaginare ogni Costruttore aveva una sua porta (in forma, posizione e protocollo) per la lettura dei limitati parametri. Finché i primi interventi normativi hanno iniziato a introdurre più uniformità tra OE e Independent Aftermarket. Questo “standard” non abbracciava ancora tutti i sistemi accessori e di sicurezza attuali.

DA OBD A OBD2: COME CAMBIA LA DIAGNOSI AUTO

Nel 1996 la OBD deve obbligatoriamente cambiare in OBD2 per l’intento del California Air Resources Board di migliorare sempre di più l’efficienza delle auto attraverso una manutenzione corretta. Difatti lo standard si diffonde prevalentemente negli USA e viene recepito solo più tardi in Europa. Da molte prese OBD di forma diversa, si passa alla presa di forma trapezoidale a 16 pin (Standard SAE J1962). Con essa viene introdotto anche un codice univoco (perlomeno per i guasti ai sistemi principali) che associa le avarie al sistema elettrico e antiemissioni ai DTC (Diagnostic Trouble Codes).

Gli errori DTC guidano la riparazione in maniera più efficace, inoltre la rete diagnostica inizia a coinvolgere anche altri sistemi principali diversi dal motore. Nonostante i Costruttori auto si siano allineati sulla forma e la posizione della presa OBD2 di diagnosi, i diversi protocolli di comunicazione tra un brand e l’altro hanno costretto per anni gli automobilisti a rivolgersi presso la rete ufficiale per avarie elettroniche particolarmente complesse da decifrare.

OBD2 IN EUROPA E LA DIAGNOSI EOBD

La diagnosi auto tramite OBD2 in Europa è diventata obbligatoria per i costruttori solo con la norma anti emissioni Euro 3 e la Direttiva 98/69/CE. Lo standard si chiama E-OBD (European On Board Diagnostics), ma fa riferimento alle stesse norme ISO su connettore e comunicazione. Quindi OBD 2 (anche OBD II) e EOBD si riferiscono allo stesso standard per la diagnosi auto. Solo che in Europa è diventato obbligatorio per le nuove auto omologate M1 dal 2000 (benzina) e dal 2003 (gasolio). L’obbligo si è esteso a tutte le autovetture di nuova immatricolazione nell’UE con un anno di tolleranza.

DIAGNOSI AUTO CON BLOCCO: COME FARE

Da allora la diagnosi auto ha riguardato sempre più sistemi e centraline, con protocolli ad alta e bassa velocità di comunicazione. I sistemi di sicurezza ADAS, in particolare, richiedono però una strumentazione specifica capace di resettare e calibrare radar e telecamere, quindi molte meno officine al di fuori della rete ufficiale ne sono dotate. Ciò che non è cambiato negli anni è la tendenza dei costruttori a controllare l’accesso alla diagnosi effettuata presso le officine indipendenti.

Difatti, come abbiamo raccontato in questa indagine sulla diagnosi FCA con blocco, non basta più un sistema di diagnosi auto multimarca. Le officine devono acquistare un codice di durata variabile in base alle condizioni contrattuali di ogni Brand/Costruttore. E’ importante tenerlo in considerazione se state pensando di acquistare una periferica di diagnosi universale da usare in fai da te per un’auto piuttosto recente. Potrebbe servirvi davvero a poco, o niente.

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