Parabrezza con e senza logo: cosa cambia?

Parabrezza con e senza logo: cosa cambia?

Probabilmente in pochi avrebbero creduto che il parabrezza, da elemento ausiliario (vedi come è nato il parabrezza sulle prime automobili) fosse in grado, a distanza di circa un secolo, di salvare vite umane attraverso la sua evoluzione tecnologica. Se si confrontano due auto con 10-20 anni di differenza, i cristalli sembreranno molto simili, ma allora […]

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18 Febbraio 2019 - 07:02

Probabilmente in pochi avrebbero creduto che il parabrezza, da elemento ausiliario (vedi come è nato il parabrezza sulle prime automobili) fosse in grado, a distanza di circa un secolo, di salvare vite umane attraverso la sua evoluzione tecnologica. Se si confrontano due auto con 10-20 anni di differenza, i cristalli sembreranno molto simili, ma allora cosa è cambiato nei parabrezza oltre alle dimensioni e alla forma? Nel video che segue di #SicurEDU scopriremo con Lamberto Ingrà, Direttore Operativo e Supply Chain di Carglass Italia, perché il parabrezza è fondamentale nella sicurezza dell’auto in caso d’incidente. Cosa succede se un parabrezza viene montato male? I vetri senza il logo della Casa costruttrice dell’auto sono sicuri o sono vetri di seconda scelta? Guarda il video sotto per scoprire come la tecnologia ha rivoluzionato i parabrezza con telecamera e quanto i sistemi di sicurezza ADAS – vedi i test in pista dei sistemi di sicurezza avanzati Bosch – abbiano influenzato anche le procedure di riparazione del parabrezza.

SE IL PARABREZZA HA LA TELECAMERA – Quando, su un’auto dotata di dispositivi ADAS, si effettua un intervento di sostituzione del parabrezza è indispensabile effettuare la ricalibratura, ovvero rielaborare il setting dei dispositivi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems). Per i sistemi ADAS più semplici (pioggia e luce), il problema è facilmente risolvibile poiché, se opportunamente gestiti in fase di sostituzione del parabrezza da un tecnico specializzato, questi sensori rimangono perfettamente calibrati, in quanto non scollegati dalla centralina. Le cose cambiano se invece parliamo di dispositivi ADAS più complessi (come AEB, ACC e LKA). Solo una piccola parte di quelli attualmente in dotazione sul parco circolante, infatti, si “autoricalibrano” a seguito della sostituzione del parabrezza. La quasi totalità necessita di un intervento tecnico, successivo all’intervento sul parabrezza, per ripristinarne il corretto funzionamento. In questo caso la ricalibratura è un’operazione molto più complessa e inevitabile che possiamo  riassumere in 5 step che Lamberto Ingrà spiega anche nel video sotto:

  • Inserimento dei dati della vettura nello strumento di diagnosi
  • Diagnosi preventiva tramite OBD della vettura
  • Posizionamento della vettura di fronte al pannello di calibratura CSC, secondo le 4 misure che permettono di rilevare la sua posizione nello “spazio”: distanza , centratura, parallelismo e altezza
  • Avvio procedura di ricalibratura tra lo strumento di diagnosi palmare e la centralina dell’auto
  • Verifica riuscita della ricalibratura e stampa dei parametri corretti.

VETRI ORIGINALI , AFTERMARKET E RISPARMIO – Molti componenti di una vettura (tra cui i vetri) non vengono prodotti direttamente dalle case automobilistiche ma da aziende terze. Questi produttori forniscono sia le case automobilistiche per il cosiddetto “mercato di primo impianto” (cioè la prima installazione che avviene in fabbrica) sia le aziende dell’aftermarket. Ma cosa distingue un ricambio originale da uno aftermarket? Ce lo chiarisce la Direttiva Monti. Il regolamento (CE) n.1400/2002 della Commissione Europea, noto come “Direttiva Monti”, definisce chiaramente i pezzi di ricambio originali:”si intendono i pezzi di ricambio la cui qualità è la stessa di quella dei componenti usati per l’assemblaggio dell’autoveicolo e che sono fabbricati secondo le specifiche tecniche e gli standard di produzione forniti dal costruttore per la produzione di componenti o pezzi di ricambio dell’autoveicolo in questione, ivi compresi i pezzi di ricambio prodotti sulla medesima linea di produzione di detti componenti”.

QUAL E’ IL MARCHIO PIU’ IMPORTANTE? – Chi ha dovuto sostituire il parabrezza della sua auto per una crepa (scopri qui perché è importante riparare subito una piccola scheggiatura spendendo anche meno soldi) ha inevitabilmente pensato prima di ogni cosa che ci fosse il marchio della Casa automobilistica sul vetro nuovo, anche prima della scelta del riparatore più bravo (in questo video si capisce perché è importante una corretta installazione). Spesso è una condizione imprescindibile per gli automobilisti ed è anche comprensibile su auto di particolare valore storico o collezionistico, ma è davvero rilevante o ci sono simboli più importanti cui prestare attenzione? Nel video sopra Lamberto Ingrà ci spiega cosa indica il simbolo R43 o per esteso ECE R43, ovvero la sigla che indica se un parabrezza laminato rispetta gli standard di sicurezza per l’Europa. Ma a quali test è sottoposto un parabrezza, con o senza marchio, per potersi definire sicuro? I test condotti in Europa, Giappone, USA e nel resto del mondo sono pressoché gli stessi e comprendono prove molto severe. Sapevate, ad esempio, che un parabrezza omologato secondo la direttiva europea R43 deve superare, tra gli altri, un test antisfondamento e trattenere una sfera di 2,26 kg lasciata cadere da un’altezza di 4m? E poi ci sono il test di frammentazione (il parabrezza non deve produrre un numero massimo di schegge di specifiche dimensioni), il test di resistenza al fuoco (modalità di prova ISO 3917), il test di abrasione (modalità di prova ISO 3537), quello di ottica e trasmissione della luce (modalità di prova ISO 3538) e identificazione dei colori, per verificare che il vetro non alteri il riconoscimento dei segnali stradali. Perché un parabrezza di scarsa qualità potrebbe alterare la percezione dei colori del semaforo? Scoprilo nel prossimo video Come viene prodotto un parabrezza auto e cosa indicano i simboli.

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